ROANO: "QUALE FUTURO PER LA DIFFERENZIATA?"


Il leader storico del Comer critica duramente la gestione del servizio da parte dell’amministrazione Pascariello


E' ormai da molti mesi che l’opposizione ha chiesto all'amministrazione comunale di individuare il luogo dove creare l'isola ecologica, importantissimo perno per una seria attuazione della raccolta differenziata.

«Possibile»  -ha affermato Antonio Roano, storico leader del Comitato per l’Emergenza Rifiuti-  «che a San Nicola non si riescano ad individuare uno o più luoghi dove, come prevede la legge, si possa effettuare la separazione all'origine dei rifiuti in modo da premiare il cittadino virtuoso accreditandogli le quote differenziate e scalandole dalla iniqua, odiosa e costosa tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani che proprio qui è tra le più alte d'Italia?”.

«Come spiega questa amministrazione»  -prosegue Roano-  «che prima della creazione dell'Unione dei Comuni il costo per la raccolta dei rsu era pari a circa un terzo di quello attuale? E' questa la famosa "economia di scala" alla quale si puntava quando si è creato il poco virtuoso  consorzio “Calatia”? E che dire della “ecoballa” raccontata dall'Amministrazione secondo la quale il Comune sarebbe “obbligato” da una disposizione regionale a praticare una raccolta mista tra porta a porta e cassonetti stradali? Da quando in qua la Regione si oppone ad amministrazioni che vogliono praticare una raccolta integrale porta a porta che è universalmente riconosciuta come quella che dà i migliori risultati? Per non parlare dei due centri di raccolta attualmente esistenti, che prima erano aperti dalle sei alle quindici e da qualche mese vedono invece il loro orario di chiusura anticipato alle dodici, anche se è prevista anche l’apertura pomeridiana. Il Comitato Emergenza Rifiuti, inoltre, non ha mai visto esaudita la sua richiesta di ottenere i modulari per capire a quanto ammonti il peso del materiale differenziato, dove esso sia trasportato, come venga smaltito e con quali risparmi. È solo sciogliendo questi nodi che l'amministrazione mostrerà di avere imboccato la strada giusta, prima che i cittadini siano costretti a far fronte ancora una volta con le proprie tasche alle immancabili multe che graveranno sulle casse comunali in quanto la legge prevede obiettivi di differenziazione ben definiti e scaglionati progressivamente nel tempo, pena l'aggravio del costo per tonnellata di materiale indifferenziato smaltito in discarica. Vogliamo realmente avere il triste primato dell'incidenza di malattie dovute alle famigerate discariche in località  Lo Uttaro e a quella Mastroianni in località Torrione?».

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