“SI RISTORI LO UTTARO!”


Grazie all’assessore provinciale all’ambiente, la sannicolese Lucia Esposito, si ritorna a parlare di bonifica della discarica maledetta...

 

Quando venne chiamata da De Franciscis a far parte dell’esecutivo provinciale, Lucia Esposito fece molto bene, tanto da meritarsi gli elogi e le simpatie del mondo universitario (era assessore all’Università e alla Legalità). Poi venne “defenestrata” per colpa del suo partito e, dopo un anno sabbatico, De Franciscis l’ha richiamata e le ha affidato una delega che gli aveva sinora creato solo problemi: l’ambiente.
Non sappiamo se ha fatto bene ad assegnarle questo compito, per il quale si era precedentemente bruciata una esponente dei Verdi: sappiamo solo che Lucia Esposito ha iniziato con il piede giusto. Dopo i primi giorni trascorsi per aggiornarsi sulle problematiche territoriali, è andata subito ai due noccioli che interessano San Nicola e l’intero comprensorio del capoluogo: la discarica “Lo Uttaro” e la cava Mastroianni. Dietro molte sue insistenze, il presidente della Provincia, Alessandro De Franciscis, ha inviato al sottosegretario di Stato per l'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, una lettera con cui si chiede l'avvio degli interventi di recupero del sito di trasferenza e dell'area del cosiddetto "panettone" allocati presso la discarica uttarina, notoriamente una delle zone più inquinate e martoriate del pianeta. La missiva contiene anche la richiesta di un sopralluogo congiunto nell'area.
Ecco, di seguito, il testo integrale del documento:
«In data 11.11.2006 l'Amministrazione provinciale di Caserta, con il senso responsabilità che ha sempre contraddistinto la sua azione, al fine precipuo di evitare l'ulteriore acuirsi della cosiddetta emergenza rifiuti in Campania, ha proceduto, in uno con il Comune di Caserta, alla sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa con il Commissario di Governo per l'Emergenza Rifiuti nella Regione Campania (nella persona del dott. Guido Bertolaso, oggi Sottosegretario di Stato con specifica delega all'emergenza rifiuti, giusta quanto disposto dal decreto legge n. 263 del 09.10.2006 convertito nella legge n. 290 del 06.12.2006) avente ad oggetto l'apertura di una discarica ubicata presso la località "Lo Uttaro" insistente sul territorio del Comune di Caserta. Il predetto Protocollo d'Intesa prevedeva, a carico della struttura commissariale e dell'apparato statale nel suo complesso considerato, l'adozione di una molteplicità di interventi e di misure atte a ristorare le comunità e gli enti interessati dall'apertura (rectius: riapertura) della discarica de qua. Occorre evidenziare, giunti a questo punto della ricostruzione della vicenda, che gli interventi ristoratori previsti dal richiamato Protocollo, ad onta del tempo trascorso e dell'impegno profuso da tutti gli attori coinvolti, sono rimasti privi di seguito concreto in quanto l'unica parte dell'intesa cui è stata data piena ed effettiva attuazione è quella relativa all'apertura della discarica (mentre quasi tutti gli altri punti dell'accordo del novembre 2006 restano qualificabili, rebus sic stantibus, come mere dichiarazioni di intenti). Allo stato risulta che per la sola località "Foro Boario", nel territorio del Comune di Maddaloni, si sia cominciato a dare seguito a quanto fissato nell'intesa. La gestione ed il concreto esercizio della discarica in oggetto emarginata sono stati, inoltre, contraddistinti da una pluralità di presunte irregolarità ed illiceità ascrivibili, in ipotesi, a più soggetti a vario titolo coinvolti nella gestione stessa, tanto da arrivare, come è ben noto alle SS. VV., all'adozione di un provvedimento di sequestro della discarica de qua, da parte dell'autorità giudiziaria. Il descritto stato di cose appare ormai insostenibile anche per la sua evidente attitudine a diffondere, tra le collettività interessate, un crescente senso di sfiducia verso le istituzioni locali e nazionali che vengono, ormai, percepite come incapaci di assicurare risposte concrete a fronte di situazioni potenzialmente rischiose per la salute pubblica. Orbene alla luce di quel che precede, ed evidenziando ulteriormente che gli impegni assunti con il Protocollo d'Intesa del 11.11.06 si connotano per un macroscopico inadempimento ictu oculi percepibile, si ritiene quanto mai opportuno, oltre che doveroso, elencare di seguito gli interventi urgenti da porre in essere da parte delle SS. VV. per quanto di rispettiva competenza: 1) eliminare la situazione di potenziale, e per certi versi attuale, pericolo per la salute e l'igiene pubblica rappresentata dalla illegittima presenza di rifiuti solidi urbani all'interno del sito di stoccaggio e trasferenza della discarica in oggetto nonché nell'area del cd "panettone"; 2) dispiegare, con la tempestività del caso, tutte le iniziative di propria competenza affinché si addivenga al dissequestro della discarica in discorso ed alla sua integrale bonifica. Al Sottosegretario di Stato, dott. Guido Bertolaso, inoltre, si rivolge formale sollecitazione ad attivarsi in tutte le sedi competenti affinché si giunga, coerentemente agli impegni assunti con il più volte richiamato Protocollo del novembre 2006, alla cancellazione dall'elenco di siti da destinare a discarica, individuato dall'art. 9, comma 1, della legge n. 123 del 2008 di conversione del decreto legge n. 90 del 2008, della "cava Mastroianni" ubicata in Caserta in località Torrione; si evidenzia, infatti, a tale proposito che detto sito insiste, in pratica, nella stessa area della discarica denominata "Lo Uttaro" di talché appare evidente la violazione degli impegni assunti dal Commissariato di Governo con la sottoscrizione del più volte menzionato Protocollo d'Intesa. Tutto ciò premesso si avanza, altresì, formale richiesta affinché, in tempi brevissimi, si proceda ad un sopralluogo tecnico congiunto che consenta a tutte le strutture e le istituzioni coinvolte nella vicenda sopra sinteticamente descritta di acquisire consapevolezza delle reali dimensioni del problema cui dovrà fare necessariamente seguito una riunione tecnico-operativa nella quale adottare un cronoprogramma degli interventi di recupero del sito in oggetto. Lo scrivente auspica tempestivo riscontro alla presente missiva, anche al fine di recuperare il rapporto di fiducia e di credibilità tra l'Istituzione rappresentata e le popolazioni interessate, che sono le uniche e sole a pagare l'altissimo costo in termini di salute e anche di immagine per i ritardi negli interventi sin qui accumulati».

 

ndp