Raccolta...indifferenziata, “la colpa è dei cittadini!”

Egregio Direttore,
in una lettera di qualche tempo fa (marzo 2008) un lettore sosteneva che la colpa del problema dei rifiuti era colpa dei cittadini, addossando parte delle colpe ad una popolazione di transito che scaricava sul nostro territorio anche non facendone parte.
In effetti questa è una parte del problema perchè cerca, come spesso accade, un alibi morale che ci permette di essere a posto con la coscienza, ma se andiamo ad analizzare il risultato dopo mesi dalla partenza della farsa differenziata, scopriamo che:
-Nei pochi bidoni multicolore lungo le strade sono conferiti di tutto tranne i rifiuti che dovrebbero ospitare.
-I supermecati della zona Michitto smaltiscono indifferentemente i grossi sacchi neri nei bidoni più vuoti anche se non adatti.
-Nei centri di raccolta (2 su 3 aperti presso campi sportivi, così i ragazzi si abituano) presidiati si trovano rifiuti non smaltibili come umido all'interno dei bidoni per l'organico o comunque contenuti i sacchetti di plastica.
-Fuori dai centri di raccolta negli orari e/o giorni di chiusura si forma sempre una piccola discarica, grazie al contributo dei nostri cari concittadini.
-Persone in bici che depositano sacchetti di spazzatura nei cestini posizionati lungo i marciapiedi.
Come mia abitudine voglio andare controcorrente e sostengo che la colpa del problema rifiuti è solo dei cittadini, perchè se non si riesce a correggere un comportamento così incivile neanche a fronte di un problema così grosso, così grave e così evidente, come possiamo pensare che altri non residente sul nostro territorio e che lucrano sulla nostra pelle, possa risolvere una situazione incancrenita da anni di cattiva gestione del territorio?
Spesso mi chiedo come sia possibile che non ci rendiamo conto che la corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti si basa sulla collaborazione e sulla partecipazione di tutti, spero che attraverso il suo giornale si riesca a svegliare la coscienza ed il buon senso delle persone, per evitare che i rifiuti diventino i nostri vicini di casa, più di quanto già lo siano.
A mio avviso, parallelamente alle  manifestazioni e sit-in di protesta (alcune di facciata e politicamente necessarie) bisogna affiancare una raccolta seria e differenziata dei rifiuti.
Un saluto differenziato a tutti.
Alfredo Sabatino,
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17/11/2008