NO ai ..."nuovi" Baraccamenti



Il sindaco Pascariello, sconcertato per la ventilata ipotesi di realizzare un centro di stazionamento degli immigrati clandestini nell’area delle ex-Casermette, scende in piazza in prima persona e scrive al governo.


Venti di guerra sulla ipotesi ventilata dal governo nazionale di costruire nell’area delle cosiddette “casermette” di San Nicola la Strada un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) istituito dalle recenti normative per arginare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.

Il sindaco Pascariello, a nome dell’intera cittadinanza, è il primo a non starci e non ha esitato ad inviare questa furente lettera alle autorità competenti ed interessate (ministro dell’Interno Maroni, sottosegretario Mantovano, sindaco di Caserta Petteruti e parlamentari di Terra di Lavoro).

Eccone il testo integrale, diffuso a mezzo di un comunicato stampa:

«La presente per significare alle SS.LL. il mio personale sconcerto e lo sconforto della comunità amministrata di San Nicola la Strada per la recente individuazione dell’ex “polveriera” sita nel Comune di Caserta ma posizionata a ridosso dell’abitato di San Nicola, quale punto o centro di identificazione ed espulsione dei clandestini.
Ovviamente nulla vi è da eccepire circa la concreta ed efficace attività posta in essere dal Governo per fronteggiare al meglio la quotidiana invasione del territorio italiano da parte di decine di migliaia di disperati, spinti sulle nostre coste dal miraggio di un benessere che tale non è più neanche per i nostri cittadini. Tuttavia, come è già accaduto con la vicenda annosa a gravosa dell’emergenza rifiuti, non è possibile che, ancora una volta, a pagarne il conto molto salato, debbano essere sempre i cittadini della Città di cui mi onoro essere Sindaco.
Il luogo individuato difatti, è posto a poche centinaia di metri dalla bellissima Reggia Vanvitelliana di Caserta, patrimonio dell’UNESCO, si affaccia sul vialone Carlo III da cui si accede al monumento e, non ultimo, insiste del tutto sull’abitato del Comune di San Nicola. Appare quindi singolare la localizzazione atteso che essa non rispetta alcun vincolo di distanza dagli abitati, che trattasi di una zona sottoposta a vincoli insormontabili a costruire o modificare l’esistente, non è idonea allo scopo per la presenza di vecchi edifici in completo abbandono denominati “casermette” assolutamente inadatti ad ospitare persone o servizi.
Sottolineo anche che l’esistente dovrebbe essere prioritariamente bonificato con la rimozione  delle attuali coperture in eternit (amianto), con costi notevolissimi, fermo restando la normativa di tutela paesistica del 18.10.2000 che impedisce qualunque intervento sull’area de quo.
Infine, in data 25 u.s, è pervenuta allo scrivente la nota della Prefettura di Caserta di sollecito della richiesta con la quale il Commissario Delegato per  l’emergenza nomadi sollecita l’individuazione di siti idonei alla realizzazione di “campi nomadi autorizzati” con tutte le problematiche che ne derivano, una richiesta alla quale, naturalmente, San Nicola tenterà di sottrarsi per ovvi motivi, avendo già dato tanto senza nulla ricevere in cambio.
Tutto ciò premesso invito il signor Ministro ed i Sottosegretario a riflettere e valutare soluzioni alternative che impediscano la realizzazione di una tale struttura al centro di una conurbazione di oltre 300.000 abitanti già provata dall’emergenza rifiuti che ha lasciato sul territorio immense bombe ecologiche quali la tristemente famosa discarica “Lo Uttaro” con la quale prima o poi occorrerà fare i conti in termini di irrinunciabile bonifica. Il Signor Sindaco di Caserta che già si è espresso nel merito in perfetta sintonia con quanto da me sottolineato, è invitato a tenere ferma la posizione assunta in difesa della collettività e del patrimonio artistico e paesaggistico del territorio con la certezza che il Sindaco di San Nicola la Strada farà altrettanto, non potendosi accettare supinamente decisioni operative che vanno sicuramente approfondite e riviste da parte del Governo della Repubblica. Angelo Pascariello».

Parole per se esplicative dell’ulteriore “guaio” che i sannicolesi stanno per passare dopo la tristemente nota vicenda della Uttaro. Avere subito al fianco il primo cittadino è una garanzia per tutti e la certezza che il governo avrà vita difficile per realizzare, dopo la “Mastroianni”, quest’altro diabolico disegno.
Del resto, e ciò non fa che aumentare la rabbia, proprio per questa area (estesa per tredicimila metri quadrati e ubicata alle spalle dell’ex Mulino Palomba) il nostro Comune sta vagliando da tempo l’opportunità di acquisirne la proprietà dal Demanio al fine di destinarla ad attività sociali, culturali e sportive.
Una curiosità: la zona è conosciuta anche come “Baraccamenti”, in virtù dei vecchi storici alloggi militari, già in uso alla Difesa, che ancora oggi fanno decrepita mostra di sé...La speranza, ovviamente, è di non doverci più...”baraccare” dentro altre cose.


-Nella foto, il sindaco Pascariello e alcune immagini di archivio dell'area "Casermette" realizzate dal Corriere di San Nicola (se ne consente l'uso se citata la fonte)