LO UTTARO, IL “NODO” DEL DISSEQUESTRO


Roano: "Che non sia l'occasione per il riutilizzo della discarica..."


Per la discarica Lo Uttaro chiesto il dissequestro per la messa in sicurezza. L'iniziativa è di Lucia Esposito, assessore all'Ambiente della Provincia di Caserta. L'intento è buono, ma bisogna sventare il rischio che l'eventuale dissequestro offra l'occasione per un disastroso riutilizzo della discarica. Il Comitato Emergenza Rifiuti invita i cittadini e la stampa alla vigilanza e chiede la partecipazione dell'apposito “comitato dei garanti” al tavolo tecnico preliminare alla decisione del magistrato.

La messa in sicurezza di Lo Uttaro è oggi più che mai necessaria ed urgente. Quella discarica “illegittima” voluta dal Commissario Bertolaso, dal Sindaco di Caserta, dal Presidente della Provincia e messa sotto sequestro il 19 novembre 2007 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per disastro ambientale, costituisce tuttora una fonte di inquinamento preoccupante per le matrici ambientali (terreno, acqua e aria) e un pericolo serio e concreto per la salute delle 200.000 persone che vivono nei dintorni. Una “bomba chimica”, come l’ha definita il Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti senatore Roberto Barbieri. Le piogge di quest’inverno, poi, hanno ulteriormente aggravato la situazione causando un notevole incremento della quantità di percolato, nel quale ormai i rifiuti galleggiano (come si può vedere dalla foto che risale a poco più di un mese fa) e che a poco a poco sta penetrando nella falda.
Per questo apprezziamo l’iniziativa dell’assessore all'Ambiente della Provincia di Caserta, Lucia Esposito, sulla messa in sicurezza del sito, ma avvertiamo la possibilità di un rischio molto serio per i cittadini casertani. C’è il rischio che qualcuno ritenga di poter utilizzare l’eventuale dissequestro per attività diverse da una reale messa in sicurezza di Lo Uttaro. Che si possa pensare di ricoprire l’invaso fino al raggiungimento del piano di campagna non con terreno vegetale ma con altri rifiuti.
L’accanimento con il quale Guido Bertolaso, nel febbraio 2008, pur non rivestendo più la carica di Commissario straordinario, ha tentato di ottenere la revoca dell’ordinanza di chiusura del sito al fine di riutilizzarlo è segno tangibile del fatto che “l’interesse” per la zona di Lo Uttaro non è mai venuto meno. Questo non ci fa dormire sonni tranquilli nemmeno sul destino della Cava Mastroianni, tanto è vero che il quotidiano “Il Mattino” di oggi ha riportato l’intenzione del Sottosegretario di confermare l’utilizzo del gigantesco invaso.
Perciò il Com.Er. ha chiesto all’Assessore Esposito di consentire anche ai tecnici del Comitato dei garanti (organismo di controllo sulla discarica istituito a suo tempo con un’ordinanza del sub-commissario Marta De Gennaro, vice di Bertolaso) di poter partecipare al tavolo congiunto con ARPAC, Commissario alle bonifiche e Sottosegretariato sul destino di Lo Uttaro. Una richiesta simile verrà inoltrata anche al magistrato che segue gli aspetti penali della vicenda affinché, prima di adottare qualsiasi provvedimento, possa essere informato pienamente sullo stato della discarica, possa ascoltare le indicazioni provenienti da quei tecnici grazie ai quali è stato possibile individuare e denunciare tutte le irregolarità nella gestione del sito e possa consentire loro di assistere alle operazioni di messa in sicurezza. Il Comitato sarà in ogni caso vigile sulle attività che si andranno a svolgere pronto a denunciare ancora una volta chiunque tenterà di nuovamente di attentare alla salute dei cittadini.

Per il Comitato Emergenza Rifiuti
Il Presidente Antonio Roano

(foto: in alto, Antonio Roano; in articolo, Lo Uttaro oggi)