“La ciliegina sulla torta”

«Dopo la torta del piano parcheggio a pagamento presentato dall’esecutivo Pascariello e votato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale (con astensione senza motivazione del PD e voto negativo del solo Panico in rappresentanza dei Comunisti sannicolesi), ecco presentare alla cittadinanza anche la ciliegina. Infatti, verrebbe prevista una spesa complessiva di oltre 17 milioni di euro (effettiva stima dei costi di Euro 17.295.909,92), da spalmare su 11 aree di parcheggio di cui ben 9 interrati. La decisione, secondo i proponenti del nuovo piano parcheggio, in esecuzione di un piano triennale della maggioranza attiva per la realizzazione di infrastrutture ad uso pubblico, rivolte in particolare alla rete viaria e alla sosta dei veicoli, verrebbe motivata dalla necessità di introdurre sul territorio sannicolese di un moderno sistema di gestione delle soste autoveicolari, al fine di arginare un problema divenuto assillante. Tutto questo dovrebbe avvenire con la realizzazione di oltre duemila nuovi spazi (in totale di 2197 posti auto) destinati a parcheggio in varie zone del paese, tra cui il centro storico, zona Michitto, Via SS. Cosma e Damiano, largo Sapienza, Pizzo della Bufala e Rotonda est.
La domanda, però, nasce spontanea. Quali sono le vere motivazioni che spingerebbero ad una tale proposizione? Le risposte più ragionevoli possono essere due.
Una prima risposta quasi sicuramente risiederebbe nell’esigenza da parte della maggioranza attiva di riparare ad errori (voluti o meno) commessi nel non programmare e far realizzare ai privati, unitamente alle lottizzazioni edificatorie di tipo residenziale a loro concesse, i necessari parcheggi. Infatti la mancata loro realizzazione ha generato un aggravio urbanistico che già oggi ci ritroviamo e che domani verrebbe ulteriormente appesantito con il completamento e l’occupazione dei palazzi ancora in corso di edificazione o da edificare.
Una seconda risposta, più capziosa, potrebbe discendere dalla grossa e appetibile torta farcita dai tanti milioni di Euro da spalmare nelle 11 aree di parcheggio da realizzare (e non solo in quelle). Sinceramente potrebbe apparire un cattivo pensiero, ma prendendo a prestito una famosa frase di un noto statista italiano novantenne non comunista, ossia il sen. G. Andreotti, “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende".
Morale della favola? Il cittadino, se si concretizzasse una tale ipotesi, sarebbe indebitato vita natural durante e condannato a pagare per sempre e tutto. Infatti, pagherebbe per realizzazione dei parcheggi, ma, peggio ancora, anche per usufruirne.
Provocatoriamente, ma non tanto, un’alternativa potrebbe essere sì la costruzione di nuovi parcheggi liberi, ma da realizzarsi nelle ex cave di tufo (zone D4) di Via Appia e di Via SS. Cosma e Damiano, destinando dette aree (con varianti per così dire “riparatrici” in sostituzione di quelle avvenute in passato per destinazioni inverse) in zone F9, indirizzate quindi a possibili espropri per pubblica utilità. Una soluzione del genere, condurrebbe ad una decongestione del centro storico e potrebbe indirizzare anche all’allettante ipotesi di istituire un’isola pedonale permanente in Piazza Parrocchia.
Meditate bene signori amministratori, prima di optare per scelte che un domani potrebbero risultare nefaste ed irreparabili e tutto a danno di chi verrà e vivrà dopo di noi!»
Il Portavoce Pdci
 Salvatore Motta, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
17/3/2009