DALLA PROVINCIA: ALIFE

Ginocchio contro il maxitruffatore:E' un padre? Che esempio darà ai suoi figli?


Sulla maxi truffa di 20 milioni di euro ad opera di noto promoter finanziario di Alife di cui vittime sono tantissime persone dei comuni matesini e del Sannio, é scesa in campo l'Ambasciatrice internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, che lancia un duro monito al “protagonista” della gravissima vicenda, appartenente ad una nota e stimata famiglia del luogo. Pare che fra le vittime, oltre 150, ci fossero anche dei suoi familiari...
«Questo fatto ha davvero dell’incredibile. Tutto ci saremmo aspettati tranne una cosa del genere»  -ha riferito Ginocchio-  «Noi ci muoviamo ogni giorno e non risparmiamo fatiche per difendere i valori della Pace, della Legalità dei Diritti, giriamo per le scuole a parlare con i ragazzi su queste tematiche, e nel contempo c’è chi invece non dorme per seminare zizzania e rovinare così tutto il nostro lavoro. Come si può arrivare a tanto? L' azione scorretta e disonesta di questo promoter da strapazzo non solo ha svergognato la sua vera identità, ma ha disonorato la sua famiglia e l'intera comunità alifana. Dove sta la coscienza, il senso del rispetto per il prossimo? Esprimo forte indignazione per l'accaduto e nel nome della Pace e dell'intera cittadina della mia comunità chiedo alle autorità competenti di fare chiarezza sull'accaduto quanto prima. Non é giusto che onesti cittadini, che lungo il corso della vita hanno condotto una vita di stenti e di sacrifici, siano ridotti al lastrico e perdano tutto all'improvviso per colpa di uno scellerato senza scrupoli. Chiedo a nome di tutti chiarezza e giustizia. Che il promoter anziché scappare e scomparire all' improvviso, commettendo perciò l'ennesima azione disonesta, assolva il suo dovere! Abbia perciò il coraggio di scendere in campo e di spiegare a tutti cosa é accaduto, perché é un diritto dei 150 e oltre cittadini del comprensorio alifano, degli altri comuni matesini e sanniti incappati in questa truffa, conoscere la sacrosanta verità sull' accaduto. Una persona del genere merita il carcere. Una persona, o meglio un essere, perché a questo punto non saprei più come definirlo, che prende in giro i suoi migliori amici e i suoi compagni di scuola per arricchirsi a danno di quel prossimo che ha creduto in lui, merita di essere disconosciuto come cittadino. E' un padre? Che esempio darà ai suoi figli? Quale educazione e quale senso di civiltà impartirà a loro? Si vergogni!».