L’ITALIA DEI PICCOLI ALLA RISCOSSA


Il commento di Salvatore Motta sulle elezioni europee


Sui media, in particolare sulle pagine locali dei quotidiani, è dato leggere esternazioni di giubilo da parte dei partiti maggiori per i risultati ottenuti nell’ultima tornata elettorale, del tipo Tizio “batte” Caio oppure Caio “affonda” Sempronio. Ma che hanno da gioire gli esponenti dei due partiti maggiori presenti in città, se a distanza di solo un anno dalle politiche del 2008, tali formazioni hanno perso entrambi in termini di consensi ricevuti? Il PDL ha avuto un calo di voti intorno al 5%, mentre il PD del 4 %! Semmai, chi ha modo di esternare ed ostentare un risultato positivo sono i partiti più piccoli (circa  + 4% l’IDV, + 3,5% l’UDC e  + 3,7 la cosiddetta Sinistra Radicale). I risultati elettorali, quindi, evidenziano un dato molto significativo, ossia i sannicolesi, come gli italiani tutti, non vogliono una politica riduttiva e relegata alle volontà decisionali di soli due partiti che periodicamente si alternano al governo. Parecchi elettori hanno indicato chiaramente che alla vita politica vi sia la partecipazione anche di altre formazioni partitiche. Hanno detto basta alle decisioni di tipo bipartisan, tese solo a favorire i poteri forti del capitalismo (Confindustria, Alta Finanza, Banche, Multinazionali, ecc.) e  contrarie alle esigenze della stragrande maggioranza degli italiani. A riprova di quanto evidenziato, anche le formazioni politiche territoriali, la Lega al Nord e l’MPA al Sud, strappano molti voti alle due formazioni maggiori. Gli italiani hanno espresso in maniera inequivocabile che il Bel Paese venga rappresentato proporzionalmente secondo le reali intenzioni di voto, manifestando una certa riluttanza verso il disegno di alcuni, teso alla realizzazione di un regime di governo esclusivo, ma presentato come forma di democrazia moderna (del tipo U.S.A. dove la Sinistra, ad esempio, non è presente nella vita politica nazionale, a seguito di anni di persecuzione maccartista). Per evitare che un piano del genere possa andare in porto è necessario cambiare la legge elettorale, riaffermando il sistema proporzionale puro che garantisca le rappresentanze politiche. La qualcosa deve essere auspicata e in maniera diversa dalle indicazioni del comitato promotore dei Referendum Elettorali del21 e 22 c.m., indirizzato solo alle abrogazioni del collegamento tra liste con attribuzione del premio di maggioranza alla lista più votata (e non alle coalizioni di liste) e della facoltà di candidature multiple. Bisogna ridare fiato e voce al popolo, se l’Italia vuole uscire da un silenzio imposto con l’inganno. 

Salvatore MOTTA, portavoce del PdCI

 

 

COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA

 

EUROPEE 2009

POLITICHE 2008

Differenza

(%)

Liste

Voti

 (%)

Liste

Voti

 (%)

IL POPOLO DELLA LIBERTA' BERLUSCONI PRESIDENTE

3424

40,63

 

IL POPOLO DELLA LIBERTA'

5.347

45,60 

- 4,61

FORZA NUOVA

30

0,36

PARTITO DEMOCRATICO

2242

26,60

 

PARTITO DEMOCRATICO

3.762

32,08

- 3,85

MARCO PANNELLA-EMMA BONINO

137

1,63

DI PIETRO-ITALIA DEI VALORI

954

11,32

 

DI PIETRO-ITALIA DEI VALORI

863

7,36

+ 3,96

CASINI- UNIONE DI CENTRO

894

10,61

 

UNIONE DI CENTRO

843

7,19

+ 3,42

RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI

370

4,39

 

LA SINISTRA L’ARCOBALENO

313

2,67

+ 3,69

SINISTRA E LIBERTA'-VERDI

204

2,42

PARTITO SOCIALISTA

53

0,45

L'AUTONOMIA LA DESTRA MPA-ALLEANZA CENTRO-PENSIONATI

81

0,96

 

AUTONOMIA SUD

76

0,65

- 1,00

FIAMMA TRICOLORE-DESTRA SOCIALE

40

0,47

LA DESTRA

209

1,78

LEGA NORD-BOSSI

30

0,36

-

-

-

-

+ 0,36

LIBERAL DEMOCRATICI RIFORMISTI CON MELCHIORRE

21

0,25

-

-

-

-

+ 0,25

ALTRI

-

-

ALTRI

260

1,78

- 2,21

Europee 2009

VOTI VALIDI

8427

ELETTORI

16217

Sezioni 20 su 20

BIANCHE

78

VOTANTI

8829

pari al    54.44%

NULLE

324

VOTI NON ASSEGNATI

0

Politiche 2008

VOTI VALIDI

11726

ELETTORI

15840

Sezioni 20 su 20

BIANCHE

104

VOTANTI

12215

pari al    77,11%

NULLE

383

VOTI NON ASSEGNATI

2