Possiamo vantarci di avere una città degna di tale nome. Abbiamo costruito in un ambiente che era erbacce, terra abbandonata, piena di ratti, cani, serpenti, terra che sapeva di povertà, di miseria e di cose che erano la vergogna dei cittadini. Ora invece abbiamo case, piazze, fontane, servizi, scuole, infrastrutture di ogni genere. Non mancano tanti spazi per giovani, anziani e la città gode di essere la perla della provincia.
Non manca ricchezza forse in mani di pochi che hanno saputo trarre profitti considerevoli. La città, in mani di poche persone, è blindata, controllata e governata con intelligenza e astuzia. Una estensione di circa
Siamo solo al principio, il peggio verrà ancora, deve venire, e poveri noi: dovremo trovare altri posti, scappare scappare perchè qui non si potrà più vivere, parlare, dire e saremo condannati al bavaglio, saremo costretti a portare la nostra intelligenza all'ammasso perchè ci sarà impedito anche di respirare e pensare......
Che brutta situazione per chi vivrà dopo di noi, che dovrà vivere nel cemento affissiante; altro che città del pensiero, della cultura e della pace! E Dio non voglia di dover vivere come in un bunker a rimpiangere i campi e la gente di prima quando il paese era povero, ma ricco di relazioni serene e amichevoli.
Auguri, gente pensate...pensate...pensate.
Tanti saluti.
Don Oreste Farina, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
30 aprile 2009
Un ricorrente momento di aggregazione per i sannicolesi: la messa (all'aperto) della domenica delle Palme alla Rotonda (foto del 5.4.2009)