MOTTA CONTRO I "MITI DI PLASTICA"


Il portavoce del PdCI: “Un futuro migliore risiede nel reale rinnovamento di un partito. A cominciare da San Nicola la Strada...”


Riceviamo e volentieri pubblichiamo.


«Vorrei ricominciare a scrivere dopo un periodo di silenzio e di riflessione, nonché di censure subite da alcuni giornalisti, verso cui la mia stima superava i confini professionali. Decisamente la politica a tutti i suoli livelli sta scadendo sempre più, tanto da confondere le idee e le menti dei cittadini, in particolare dei giovani che sono costretti a rincorrere falsi miti (sia a dx – es. da molto tempo Berlusconi – sia a sx – es. oggi da Vendola), che propongono, ognuno, un modello innovativo di fare politica, ma alla fine non è che dell’altra minestra riscaldata. Allora, mi si chiederà, quale sia la ricetta giusta. La risposta risiede solo nel reale rinnovamento di un partito. Rinnovamento, parola tanto cara al Mio punto di riferimento Enrico Berlinguer. Dico Mio, con la M maiuscola, perché non può appartenere se non altri ad un Comunista verace, perché è quello che reputo di essere, senza trasformismi di ogni sorta. Chi non vuole essere più Comunista, di fatto non può essere berlingueriano e, quindi, rifarsi alle suo pensiero. Pensiero che era, rimane e sarà solo ed esclusivamente Comunista, e pertanto, patrimonio di chi guarda al socialismo reale che riesca a cambiare lo stato delle cose all’insegna della falce e martello ed averlo come obiettivo da inseguire, perseguire e raggiungere. Berlinguer diceva che il Partito Comunista Italiano doveva rinnovarsi per non omologarsi agli altri partiti pseudo-democratici. Rinnovamento che innanzitutto doveva interessare i militanti, in primis la classe dirigente, per poi darne eco alle masse nelle piazze e sui luoghi di lavoro. Innanzitutto, non serviva cambiare nome o simboli ad un partito, per mostrare un radicale cambiamento nel modo di agire nella società, ma era necessario cogliere le reali situazioni e non pensare al raggiungimento di una posizione nella vita socio-politica per poi adagiarsi. Tant’è che aveva posto alla base del suo pensiero rinnovatore (tuttora di attualità) due principali punti: la questione morale, per epurare la cancrena che si era incistidata nel tessuto politico italiano e nelle istituzioni, ed il compromesso storico, da attuarsi tra le forze democratiche per contrastare l’avanzata della destra (oggi rappresentata dal PdL e dalla Lega). Questi due punti vanno oggi sviscerati e attuati ad ogni livello della vita socio-politica, se si vuole che i cittadini ricomincino a credere in quei valori, attualmente tanto bistrattati, e a pensare con la loro testa. Non servono ulteriori Don Chisciotte per delle guerre contro i mulini a vento, ma necessita solo coltivare quanto di buono pure è stato fatto o si è tentato di attuare in oltre 50 anni di repubblica prima dell’avvento e dell’instaurazione della seconda stagione di regime fascista. Queste mie poche righe vogliono essere solo un invito a quei compagni delusi e confusi per le vicissitudini politiche degli ultimi anni, ma anche a coloro (associazioni, movimenti, gruppi di persone o singole, ecc.), pur non essendo Comunisti, si ritrovano nelle mie parole. Ai primi chiedo un ripensamento e a non effettuare scelte errate, per poi doversene pentire; ai secondi chiedo un loro avvicinamento al partito comunista per attuare un percorso comune, in particolare una lotta di classe dei tempi nostri. Allora incominciamo dalla unificazione dei tanti partiti comunisti (e a non crearne altri), cosa che si sta tentando di attuare tramite la Federazione della Sinistra, e poi diamo seguito alle idee messe in cantiere dalle forze di centro–sinistra e democratiche per la costruzione un nuovo futuro migliore, a partire dal Comune di San Nicola la Strada fino ad interessare l’Italia tutta.

Io ci sto, altri pure lo sono! C’è bisogno solo di Voi per riuscirci!!!
Il Portavoce FdS-PdCI, Salvatore Motta»