Santa Giulia, una dei “nostri”



Presentato il libro di Don Nunzio D’Elia che narra le opere e le virtù dell’orfanella, diventata santa, che studiò nel “nostro” Convitto. Al tavolo dell’incontro, unitamente al grande postulatore della causa di canonizzazione della Salzano, il sindaco Pascariello, il presidente Narducci e Don Pasquale Lunato. Scoperta la lapide di intitolazione a Santa Giulia del Laboratorio Comunale di Ceramica, la “Capodimonte di San Nicola”.

 


Alla presenza di un folto pubblico, ha avuto luogo martedì 4 gennaio, nel Salone delle conferenze del Real Convitto Borbonico “Madonna delle Grazie” in Piazza Municipio, l’attesa cerimonia di presentazione del libro “Santa Giulia Salzano – Donna profeta della nuova evangelizzazione” con l’intervento dell’autore, il sacerdote Don Nunzio D’Elia, postulatore della causa di santificazione della Suora che da bambina (orfana del padre, ufficiale del Re morto in battaglia) fu educata presso l’ex Orfanotrofio Borbonico di San Nicola
la Strada.
L’onore per la nostra città di avere una santa (tale fu proclamata, come noto, da Papa Benedetto XVI nell’ottobre dello scorso anno) che visse qui la sua fanciullezza è stato sottolineato prima dal presidente del consiglio comunale Raffaele Narducci, che ha riproposto con emozione i ricordi che ciascun sannicolese serba della vecchia “scuola delle Monache” condotta dalle suore del Convitto fino a pochi decenni fa, e poi dal sindaco Angelo Pascariello, che ha voluto evidenziare l’importanza del Convitto tra le opere di solidarietà introdotte dal regno borbonico. A tal riguardo, il Primo Cittadino ha letto alcuni passi del regolamento del “collegio” (ritrovato recentemente durante i continui lavori di ristrutturazione e sistemazione del monumento principale di San Nicola la Strada che da anni impegnano l’attenzione dell’amministrazione), attraverso i quali si possono facilmente ripercorrere tutti gli istanti, attimo per attimo, che hanno costellato il cammino di Giulia Salzano da piccola.
L’incontro è stato Introdotto e moderato dal responsabile dell’ufficio comunicazione Pasquino Corbelli, che ha doverosamente ricordato come la figura di Santa Giulia è stata “scoperta” e valorizzata a San Nicola la Strada grazie all’opera di divulgazione fatta da Luigi Cirillo attraverso il quotidiano on line locale Corriere di San Nicola. Grazie al Cirillo, insomma, e all’intero gruppo di devoti (E. Migliore, A.Corbo, P.De Micco e tanti altri) che sin dall’inizio si sono impegnati con fede e dedizione nell’opera di “gemellaggio” spirituale tra la comunità sannicolese e l'Istituto del Sacro Cuore di Casoria, Giulia Salzano è... una dei “nostri”: una bambina prima ospite del “nostro” Convitto, poi divenuta suora, poi beata, ora Santa, ma soprattutto “nostra”.  Sì, perché, ormai, è nel cuore e nello spirito di tutti i sannicolesi.
Dell’importanza del culto di Santa Giulia, della sua opera di evangelizzazione e dell’impegno cristiano delle Suore Catechiste del Sacro Cuore (presenti in tantissime all’incontro), ha poi parlato Don Pasquale Lunato, parroco della Chiesa Madre nella quale verranno esposte per alcuni giorni le spoglie della santa.
Lo stesso Corbelli ha poi tracciato le tappe principali della vita di Don Nunzio, nel cui successivo intervento è emersa tutta la grandezza della vita di Santa Giulia. L’emozione di Don Nunzio è stata forte: l’esaltazione delle virtù di Santa Giulia hanno spinto il suo grande postulatore a fermarsi per un attimo (incoraggiato ed applaudito dal pubblico) bloccato un momento di profonda commozione. 
Un altro momento di grande partecipazione emotiva è stata la scopertura delle due lapidi di intitolazione a Suor Giulia Salzano del Laboratorio Comunale di Ceramica (una all'esterno e l'altra all'interno del laboratorio).
Durante le fasi di questa cerimonia (svoltasi, contrariamente al programma, prima del convegno per le avverse condizioni atmosferiche) si è potuto osservare come questa struttura pubblica, fortemente voluta dal sindaco e dall’assessore Palumbo, sia veramente un fiore all’occhiello per la didattica artistica e culturale di San Nicola la Strada, pienamente rientrante
nel progetto generale di una “Una Città sicura, consapevole e partecipata” resa tale, secondo gli intendimenti, attraverso l’organizzazione di una serie di attività ed azioni integrate finalizzate ad assicurare alla cittadinanza condizioni di maggior serenità e sicurezza, avvicinando le istituzioni e intervenendo sul tessuto giovanile. Entrando per la prima volta nel Laboratorio, i sannicolesi presenti alla cerimonia hanno potuto osservare le adeguatissime attrezzature (forno, strumenti di lavorazione, ecc.) ma soprattutto gli artistici e meravigliosi “frutti” del lavoro eseguito da tutti i bravissimi partecipanti ai corsi (insegnanti ed allievi). Spontanea la definizione che il giornalista Ciaramella ha subito dato del Laboratorio, al primo impatto e poi confermata in seguito ad attenta valutazione delle opere esposte: “Ecco la Capodimonte di San Nicola!
Forse è un po’ esagerata, ma valga soprattutto come augurio!

 

Nella foto in alto, il tavolo della conferenza con Don Pasquale Lunato, Don Nunzio D'Elia, il sindaco Angelo Pascariello, il presidente del consiglio comunale Raffaele Narducci e l'addetto stampa Pasquino Corbelli. Ai lati, i momenti della scopertura delle due lapidi di intitolazione a Santa Giulia del LAboratorio di ceramica.

Sotto, altre foto della serata scattate dal giornalista Nunzio De Pinto. Tra i presenti, ricordiamo anche il nuovo segretario generale del Comune, dr. Salvatore Massi, gli assessori Palumbo, Gallo e De Lucia, l’ex assessore Magnifico, i consiglieri comunali Pasquale Delli Paoli e Mimmo Russo.