Aniello Barchetta, “la cara mamma, il verso ed il violino”...



Lunedì 21 febbraio incontro commemorativo del compianto artista nel centenario della nascita. Due i momenti più emozionanti dell’evento: annullo filatelico nel segno della stima espressagli dal grande Pavarotti e presentazione di un libro incentrato sulla figura umana ed artistica di un pezzo molto significativo della storia maddalonese. In suo onore il figlio Antonio ha fondato nel 2000 un'associazione musicale molto nota e stimata anche a San Nicola la Strada.


Lunedì 21 febbraio, alle ore 18, nella sala conferenze del convitto Nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, si terrà un convegno commemorativo del centenario della nascita del grande musicista e poeta maddalonese Aniello Barchetta, scomparso nel 1985.
L’evento, promosso dalla famosa “Associazione Culturale Musicale Onlus Aniello Barchetta” fondata in suo onore nel 2000 dal figlio Antonio, musicista e direttore d’orchestra, è patrocinato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Caserta e dal Comune di Maddaloni.

Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro “Aniello Barchetta, mi resta solamente la cara mamma, il verso ed il violino” curato da Antonio Barchetta ed Irene Caliendo ed edito dalla Albus.

Ma il momento più emozionante della manifestazione sarà certamente l’annullo filatelico speciale di cartoline con il timbro postale dedicato “Ad Aniello Barchetta nel centenario della nascita” offerte dall’Associazione.
Nell’occasione, sarà ricordato, attraverso un esplicito connubio fortemente e doverosamente voluto dagli organizzatori, il maestro Pavarotti, il Grande Luciano che il 22 gennaio 1985 espresse il suo prezioso riconoscimento dell’opera di Aniello Barchetta, scrivendo queste storiche righe all’artista maddalonese: “Mi permetta di esprimere i miei più sinceri complimenti per la sua grande attività svolta, col suo lavoro, a favore di chi non avrebbe avuto, altrimenti, la possibilità di crearsi un solido bagaglio culturale, essenziale affinché un giovane possa affrontare, con sicurezza, la vita”.

Aniello Barchetta seppe, infatti, perseguire il nobilissimo intento di coniugare la passione per la musica e la poesia con l’amore verso il prossimo meno fortunato, mettendo a disposizione dei meno abbienti tutte le sue iniziative didattiche svolte per decenni nell’ambito e a corredo della sua luminosa carriera artistica.
Musicista, poeta, pittore, scultore, compositore di favole, direttore d’orchestra e tant’altro di grande nel grande mondo dell’arte, Aniello Barchetta è stato un eccezionale autodidatta per molte delle materie che poi ebbe ad insegnare, negli orari più disparati, a persone che avevano desiderio di apprendere, come le lingue antiche e straniere. Sempre e soprattutto animato, nella sua opera, da incommensurabile capacità di trasmettere le emozioni, l’impegno ed il valore dei suoi insegnamenti, volti ad educare nel segno dell’amore per riempire di virtù e di significati la propria esistenza.

Aniello Barchetta nacque il 21 febbraio del 1911 da Alfonso e Elisabetta Galasso, che abitavano nella proprietà de Sivo, tra la fabbrica della Chiesa del SS. Corpo di Cristo e la cava di proprietà di Alfredo de Sivo, ove i coniugi erano impiegati. Alfonso ed Elisabetta per vivere si preoccupavano dell’alimentazione delle fornaci con il recupero dei residui delle colture di canapa. Aniello si presentò fin da bambino con un carattere molto riservato. Il suo luogo di rifugio dove meditare, e quindi ispirarsi, era posizionato sul monte dedicato al patrono di Maddaloni, allo stesso San Michele a cui dedicherà una poesia ed una canzone. Il momento cruciale della sua vita ebbe a determinarsi, all’età di tredici anni, quando Aniello Barchetta conobbe, in un circolo culturale del capoluogo, il prof. Alberto Estrafallaces, all’ombra del quale ebbe modo di formarsi e di apprenderne gli eccelsi principi educativi. In quest’atmosfera egli si adoperò prima nel campo del disegno-pittura e della scultura, per essere in seguito attratto dalla poesia, la passione per la quale gli resterà indelebile nell’animo e nel cuore fino ad abbinarla in maniera geniale alla musica.
La sua produzione si è espressa in numerose ed apprezzate pitture, sculture, poesie, canzoni, ballabili e fiabe: un patrimonio inestimabile di ricchezza e di sentimento, a cui Maddaloni deve solo dire grazie per averne onorato ed arricchito la storia.

Saranno di pregevole contorno alla manifestazione brani musicali eseguiti al pianoforte dal giovane talento Francesco Tedesco e la lettura di versi da parte di Luca Tramontano, che condurrà l’intera serata. Interverranno il sindaco di Maddaloni Avv. Antonio Cerreto, l’Assessore alla Cultura Ing. Nicola Corbo, i curatori del volume, il prof. Enzo Elefante (docente dell’accademia alle belle arti Brera in qualità di ex allievo), il cronistorico Michele Schioppa (autore di diverse biografie su Aniello Barchetta), nonché, ovviamente, il Grande Erede Maestro Antonio Barchetta, presidente della omonima associazione musicale dedicata all’artista maddalonese (molto nota e stimata a San Nicola la Strada ed in tutta la provincia), degno continuatore di quei valori di umanità, solidarietà e cultura che furono alla base della vita del compianto papà.

Nicola Ciaramella

(Nella foto, accanto alla locandina dell'evento, due immagini di Aniello Barchetta e lo sguardo carico di sentimenti del figlio, il Maestro Antonio Barchetta, degno erede di un grande artista e presidente dell'Associazione culturalmusicale che ha lanciato bravissimi talenti della nostra provincia, tra cui il soprano sannicolese Marisa Caccavale, che sarà presente alla manifestazione)