LA “POLITICA” DI DON ORESTE


Il parroco della Rotonda richiama i politici e gli amministratori affinché “procurino il bene comune di tutti gli amministrati, facendosi anche servi dei più poveri e dei più bisognosi” e bacchetta duramente chi “prima ha votato il sindaco ed ora lo vuole decaduto”...


La dote della schiettezza gli è nel dna. E l’amatissimo parroco di S.Maria della Pietà, Don Oreste Farina (nella foto), sempre attento ai fatti e alle problematiche della sua città, non la lesina certamente in questa lettera inviata alla stampa, che qui pubblichiamo:

«Cari concittadini,
i preti non fanno politica; ma desiderano che i politici e gli amministratori procurino il bene comune di tutti gli amministrati, facendosi anche servi dei più poveri e dei più bisognosi. Mettere gli ultimi al primo posto sempre e comunque, con l’opzione agli emarginati e quelli che non contano. Al servizio degli uomini.
Questa è la politica che fa il prete: ama più l’uomo che Dio e invitando gli amministratori a fare la stessa cosa. Ma vengo subito al problema che propongo ai miei concittadini. Pare, si stia agitando in questa nostra città, da poco uscita dalle consultazioni elettorali che hanno visto vincente la destra con l’elezione a sindaco del dott. Pasquale Delli Paoli appoggiato da tutte le liste della destra locale. Io non sono stato tra i votanti di questo sindaco, ma nutro profondo rispetto per quello che è e rappresenta quale rappresentante del governo, eletto col suffragio popolare.
In questi giorni, giornali, incontri vari, piccole assemblee di quella coalizione che ha permesso al sindaco Delli Paoli di essere eletto, scalpita, alza la voce, si agita e si dichiara contro il sindaco perché, dicono, in tutte le salse, che non ha “rispettato” i patti che li hanno fatto decidere di votare lui. E noi cittadini siamo all’oscuro di tutto, non capiamo il perché di questo voltare le spalle da parte di chi l’ha difeso proposto e votando, sostenendo la sua persona e programmando con lui che ora invocano perché sia destituito. Ma come sono strane queste persone che prima lo votano sindaco ed ora lo vogliono decaduto togliendogli la fiducia.
E chi è questa gente? Persone monoreddite, con case, macchine, moto, figli sostenuti a studi universitari e così costosi che conducono vita godereccia e che da una vita hanno goduto il privilegio di gestire la vita amministrativa e il governo di questa città (non il servizio) cambiando partiti, alleanze e vivendo spavaldamente e perseguendo privilegi personali ed egoistici.
Minacciano la destituzione di Delli Paoli alleandosi con persone che sperano compagni di spartizione di merende. Che scopi nobili, che amministratori esemplari: nei sei mesi coalizzati in patto scellerato di sostenere la candidatura del sindaco attuale e dopo pochissimi mesi decisi a silurarlo. Sciacalli squallidi, interessati ai loro loschi affari. Battetevi per la legalità, la giustizia, la coscienza morale indispensabili al governo della città dove l’unico fiore che abbellisce la stessa città è il “crisantemo”, il fiore dei morti. C’è chi ti imbroglia, ti inganna, ti sfrutta e ti usa per i suoi interessi insaziabili. Sono uno che ama la città e ogni sera stende le mani benedicenti sul popolo onesto, laborioso, dignitoso che fa sacrifici sia per il reddito delle difficoltà di povertà di questo momento e sia per la mancanza di lavoro per i giovani e di vicinanza alle persone anziane e malate. Alcuni disgustano perché tentano di far entrare nelle loro tasche soldi, soldi, soldi, e sperano potere, ricchezze e se ne infischiano del bene comune degli altri, cui sono chiamati dalla democrazia popolare.
Vi saluto e vi abbraccio con affetto
Don Oreste»