Lo Uttaro, via alla bonifica!


Determinante la incessante mobilitazione dei movimenti ecologisti. Finanziata la prima fase del risanamento della maledetta discarica che ha rovinato l'ambiente di San Nicola la Strada e comuni limitrofi. Ma il Com.ER chiede ora anche una chiara pronunzia sul sito di stoccaggio deciso dalla Regione


Un vecchio squarcio del "mostro" di Via Appia: ...rinasceranno veramente i fiori?


Le associazioni ambientaliste casertane esprimono soddisfazione per l’avvio della procedura della bonifica de Lo Uttaro, emblema del disastro ambientale voluto da precedenti amministrazioni in perfetta sintonia con i vertici del governo e della Protezione civile. La mobilitazione dei cittadini della zona (San Nicola la Strada, Caserta, San Marco Evangelista e Maddaloni), attraverso continue azioni di sollecito delle autorità preposte (Comune, Provincia e Regione), ha avuto successo: la Regione Campania ha, infatti, finanziato l’appalto per la caratterizzazione della vasta area per un importo di 1,5 milioni di euro. Certo è solo un primo passo verso la successiva e necessaria bonifica della zona, ormai del tutto inquinata anche nelle falde acquifere, come dimostrano le ordinanze dei sindaci di San Nicola e Caserta che hanno vietato l’uso delle acque dei pozzi contigui a Lo Uttaro. Le migliaia di cartoline, le missive e le continue sollecitazioni inoltrate all’assessore all’ambiente hanno dato un primo risultato, annunciato in questi giorni con toni trionfalistici anche dal primo cittadino del capoluogo e da diversi organi di stampa.
Ma non basta.
Le associazioni ricordano agli amministratori che ora devono dare un segnale forte per passare dalle parole ai fatti.
Dopo il consiglio comunale di Caserta dell’8 novembre 2011, in cui  tutte le forze politiche presenti si dichiararono contrarie alla realizzazione del sito di stoccaggio autorizzato ad agosto dalla regione Campania, attraverso l’opposizione giudiziaria all’incauto decreto dirigenziale, ora a seguito della petizione popolare, firmata da circa un migliaio di cittadini, e sostenuta anche dal vescovo emerito Raffaele Nogaro, le associazioni si aspettano che il sindaco, quale massima autorità sanitaria territoriale,  vieti con una propria ordinanza  la realizzazione del sito e dia l’avvio alle procedure urbanistiche tese a rendere la zona de Lo Uttaro “off-limits” per futuri impianti di rifiuti.
Lo Uttaro e tutti i cittadini della zona hanno già pagato, e continuano a pagare, un alto dazio per le scelte scellerate precedenti ed ora hanno diritto  ad un futuro meno problematico e meno  “avvelenato”.

(Fonte: Comunicato stampa Com.E.R. - Comitato Emergenza Rifiuti – Caserta, Legambiente - Circolo di Caserta, OsservAzione – Caserta)