Colombia, terra di Krassym



Il talentuoso presentatore sannicolese ci racconta la sua esperienza artistica in Sudamerica. Già noto ed apprezzato in Italia e in alcuni paesi europei, il giovane anchor-man ama crescere nel desiderio di arricchire, attraverso viaggi per il mondo, il bagaglio delle proprie esperienze artistiche ed umane.


Non si esagera di certo se si afferma che Krassym, al secolo Fabrizio De Luca, è oggi il più “internazionale” degli artisti dello spettacolo che San Nicola la Strada può vantare.
Già protagonista di performance in centinaia di città italiane ed in molti paesi europei, il giovane anchor-man è stato di recente in Colombia, lontanissimo paese in cui ha portato il suo talento e la sua passione. Il tutto condito di un entusiasmo che solo chi ama crescere con semplicità ed umiltà può avere e con la spinta dell’incessante desiderio di arricchire il bagaglio delle proprie esperienze artistiche ed umane.
A 25 anni di età sono probabilmente pochi gli artisti che oggi accettano di sobbarcarsi enormi sacrifici. Molti vogliono scalare con pochi sforzi le tappe che portano alla celebrità. Spesso si preferisce farsi guidare dal vento della moda, spesso si accettano compromessi di tutti i tipi per arrivare. Poche volte ci si accorge di mortificare le proprie capacità vestendosi di presunzione e di arroganza.
Krassym non è tra questi! Pura espressione di sana consapevolezza dei propri mezzi artistici (indubbiamente tantissimi e di elevata caratura), egli, ancora praticamente un ragazzo e con tutta una vita non solo artistica da vivere, è esemplare interprete dell’umiltà, una qualità rara da possedere e rarissima da perseguire.
Fa piacere che un giovanissimo artista sannicolese, maturato attraverso le più varie esperienze di speaker radiofonico, conduttore circense, autore di spettacoli turistici e televisivi, sia così apprezzato. La Colombia ce lo ha restituito ancora più talentuoso: con la giusta energia di chi vuole porgersi agli altri senza fronzoli e senza compromessi, animato da una carica sempre rinnovata e praticamente inesauribile. Cogliamola da questa intervista e dal video che alleghiamo in esclusiva all’articolo.

-Krassym , raccontaci del tuo viaggio...
Beh, iniziamo dalla partenza, che non è stata ottima in quanto ho trascorso una notte in aeroporto a Fiumicino perché il primo volo quello per Madrìd era alle 8 del mattino. La notte in aeroporto si è rivelata molto piacevole in quanto ho conosciuto molte persone tra cui una coppia di musicisti di Israele che avevano terminato il loro tour a Salerno. La mattina si parte e si fa primo scalo in Spagna; l’aeroporto spagnolo è talmente grande che mi perdo e dopo un’ora riesco a trovare il mio terminal per il volo di Bogotà . Finalmente salgo sul volo intercontinentale, dopo 10 ore di volo atterriamo nella capitale colombiana ovvero Bogotà, li si cambia nuovamente aereo per raggiungere Medellin. Dopo 2 giorni di viaggio arrivo in Colombia stanco e soprattutto senza aver fumato nemmeno una sigaretta, perché, come si sa, sia in aeroporto che in aereo è vietato fumare...

-Arriviamo in Colombia...cosa succede? Che emozioni hai provato?
Vedere un luogo completamente a me sconosciuto, volti nuovi, ascoltare per strada la musica colombiana sono state probabilmente le emozioni più forti. Un mondo nuovo mi si presentava  ora dopo ora davanti agli occhi. E poi l’emozione di “ablare”, cioè parlare il loro idioma, è stata pazzesca; all’inizio capivo poco lo spagnolo ma, credetemi, dopo qualche giorno iniziavo sempre di più a comprenderlo e a tradurre ciò che mi veniva detto. Superata la fase dell’apprendimento si inizia facilmente a parlare la lingua usando termini semplici e cercando di accrerscere il proprio vocabolario. L’unico disagio è stato che  per i primi giorni non potevo comunicare con l’Europa e quindi con l’Italia; il mio cellulare era bloccato e quindi potevo comunicare solo attraverso la mail. Dopo qualche giorno ho acquistato il cellulare con la scheda colombiana, la quale mi permetteva di inviare sms e soprattutto di  ricevere le chiamate dall’Italia.

-Come sono i colombiani?
Gli amici colombiani sono persone speciali. In questo mese di permanenza ho avuto la fortuna di conoscere molti locali e quindi le loro tradizioni e la loro cultura. Le abitudini culturali della Colombia hanno una  affinità con il resto dell'America Latina. La cultura della Spagna è stata storicamente la più influente, contribuendo alla loro cultura soprattutto all'introduzione della religione cattolica. La cucina colombiana offre numerose specialità, a seconda delle regioni ed è basata prevalentemente su piatti di carne suina e bovina, cotta arrosto o in umido con contorno di fagioli, riso e patate. Tra le bevande è diffuso l'uso dell'aguardiente che è un derivato  della distillazione della canna da zucchero e spesso è aromatizzata con anice. Ma il vero vanto della Colombia è rappresentato dal caffè (tinto), che è stato  importato in queste terre dagli europei e che negli anni grazie a nuove tecniche di lavorazione è considerato oggi uno dei migliori al mondo assieme a quello brasiliano. I colombiani amano molto la musica e non è un caso se la Colombia è oggi sempre più presente nel grande panorama musicale sia per la qualità delle canzoni che per i grandi interpreti e musicisti che ogni anno sfornano hits internazionali. Tra i gruppi che appartengono a questo straordinario paese vi cito Guayacan, Niche, ed una autentica star mondiale ovvero Shakjra. La Salsa e Cumbia si ascoltano in tutte le città colombiane: infatti a furia di ascoltarle ho imparato a ballarle e a cantarle . Un’altra caratteristica della Colombia è l'uso di autobus coloratissimi.

-Quali città hai visitato e soprattutto dove hai alloggiato?
Le città che ho visto sono Santa Fe de Antioquia, Medellin e San Carlos. Alloggiavo in una bellissima finca che vedrete nel video. Tutte le città colombiane hanno delle loro caratteristiche a partire dai colori delle case alle stradine, ad esempio Santa Fe de Antioquia è situata  sulla sponda occidentale del fiume Cauca, e nel 1545 ha ricevuto lo stemma e il titolo di Città di Antioquia dal Re Filippo II di Spagna ed  in passato era la capitale di Antioquia. Tutta la città è un luogo storico, basta vedere l'architettura che è sopravvissuta dall’epoca coloniale ad oggi. Medellin è paragonabile alla nostra Milano, infatti è la città della moda, della cultura e del movimento economico. Inoltre Medellin è famosa per il grande artista figurativo Fernando Botero, che tutti noi conosciamo per le sue opere che sono dotate di uno stile figurativo chiamato da alcuni "Boterismo", che dà loro un'identità inconfondibile. Nativo di Medellin, a lui è stata dedicata una piazza ovvero la Plaza Botero che, anche questa, vedrete nel video. La capitale Bogotà è come Roma, ovvero sede di Ministeri e del Parlamento.

-Come hai vissuto la tua esperienza artistica in Colombia?
La  mia esperienza artistica in Colombia parte soprattutto dal punto di vista umano e culturale e la  auguro a qualsiasi giovane sannicolese. Credo che il confronto con un nuovo mondo e quindi con una nuova cultura  sia molto utile alla propria crescita personale e artistica. Durante la mia permanenza in Colombia mi sono confrontato con molti artisti e ho avuto la fortuna di apprendere nuove metodologie artistiche che accrescono sempre di più il proprio bagaglio culturale. In breve tempo ho  imparato la  lingua colombiana, naturalmente mi esercitavo tutti i giorni con gli amici musicisti che con molta pazienza mi spiegavano tutte le parole. Il settore dello show in Colombia è in crescita, soprattutto quello cinematografico che avanza sempre di più nel mercato mondiale. Il panorama artistico colombiano offre molte possibilità ai giovani, e credo che in futuro non esiterò a rifare qualche lavoro televisivo. Per questo primo viaggio ho realizzato anche il mio primo book fotografico (lo vedrete nel video) realizzato dal grande fotografo italiano Rosario Fusco, che in Colombia ormai è diventato una griffe. Sono stato in molte manifestazioni musicali e non solo; infatti in Colombia nel periodo del Navidad, ovvero Natale, ci sono molte feste per strada, che sono caratterizzate dalle luminarie molto sceniche. E anche queste le vedrete nel video.

-E’ previsto un tuo ritorno in Colombia ?
Sicuramente! Credo di ritornare in Colombia il prossimo anno; ritorno con piacere perché credo che sia un posto tutto da scoprire e conoscere. La Colombia è un paese in forte crescita culturale. E la considero una tappa obbligata per chi desidera accrescere il proprio bagaglio artistico.

(Nicola Ciaramella)

Il video, in esclusiva per il Corriere di San Nicola, di Krassym in Colombia