Lo Uttaro, “padre” di tutti i problemi...

Le forze politiche sannicolesi, capitanate dai Verdi, studiano le azioni da mettere in atto per risolvere l’annosa questione. Dopo l’incontro interlocutorio di giovedì scorso, nuovo appuntamento fissato per il 16 giugno.

Si è svolto, giovedì 9 giugno, nel salone parrocchiale della Rotonda, un incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti delle forze politiche di San Nicola e delle associazioni ambientaliste e animaliste. Presenti Antonio Roano per i Verdi, Michele Vigliotti e Vincenzo Mazzarella per i DS, Francesco Esposito per la Margherita, Gabriella D'Ambrosio per l'UDC, il parroco don Oreste Farina, Matteo Palmisani per la LIPU, Augusto Parente per l'associazione Vivere Insieme e il giornalista Nicola Ciaramella per il quotidiano on line Corriere di San Nicola, oltre a Giuseppe Russo, capogruppo della lista civica di maggioranza e rappresentante dell'amministrazione comunale.

 

La riunione ha avuto per oggetto la risoluzione del problema legato alla discarica Lo Uttaro, da mesi nella cronaca quotidiana della stampa locale e posto in evidenza dai Verdi con la manifestazione di protesta svoltasi domenica scorsa. Tale discarica, come noto, anche se nominalmente definita come sito di trasferenza e di stoccaggio, è ubicata in una zona periferica del comune di Caserta, ma a ridosso degli abitati di San Nicola la Strada, Maddaloni e San Marco Evangelista, che maggiormente risentono dei disagi provocati dai maleodoranti effluvi.

 

Nel corso dell’incontro, l'amministrazione, tramite Giuseppe Russo, ha dichiarato di aver trasmesso, con una lettera accompagnatoria, il documento prodotto dai manifestanti con la richiesta di sgombro del sito Lo Uttaro, relazionando anche sulla pregressa corrispondenza con gli enti responsabili, nella quale si contestava la scelta di tale ubicazione a causa degli ingenti quantitativi di rifiuti sistemati nelle immediate vicinanze di centri abitati.

 

Molto incisivo anche l’intervento di Ciaramella, da tempo impegnato ad evidenziare il problema attraverso ripetuti appelli sulla stampa locale, che ha invitato tutti i presenti a “servirsi” dei media da egli messi a disposizione: “Corriere di San Nicola, Corriere on line e spazi radiofonici su Prima Rete –ha ribadito con il solito tono passionale e partecipativo- sono a completa disposizione delle forze politiche, dei cittadini e di quanti hanno interesse a risolvere il problema! E’ un contributo personale che ho sempre offerto e sempre mi sentirò di offrire a chi ha a cuore i problemi di vivibilità di San Nicola”.

 

Dopo un accorato l’intervento di Ciccio Esposito (“La marcia dobbiamo farla su Roma e sui nostri rappresentanti in Parlamento!), preso atto della compattezza e dell'unità di intenti delle forze politiche e dei movimenti, appoggiati da tutta la stampa locale, l'Amministrazione si è associata ad essi e si è dichiarata disposta ad partecipare attivamente alle iniziative che si andranno a mettere in essere per far fronte all'ennesima emergenza ambientale.
Si è deciso, infine, di indire un'altra riunione per il giorno 16 c.m., sempre presso la sala parrocchiale della Rotonda, per esaminare gli sviluppi della situazione e valutare, nel caso di mancata evoluzione positiva dei fatti, tutte le azioni, comprese quelle legali, atte a risolvere l'emergenza, cercando nel contempo di fare pressione sugli enti preposti.
Durante la riunione i Verdi hanno richiesto all'Amministrazione di fare luce sulla operatività che dovrà avere, in tema di raccolta differenziata dei rifiuti, l'Unione dei Comuni, organismo creato dai comuni di San Nicola La Strada, San Marco Evangelista e Maddaloni, presieduto dal Sindaco Pascariello. “Ad oggi, infatti –ha affermato Roano- i cittadini non conoscono ancora tempi e modi di attuazione del nuovo servizio,  né quali siano le varie località individuate per la raccolta dei diversi tipi di materiali, nonché le modalità e i tempi di smaltimento degli stessi. Inoltre non sono stati ancora diffusi nè il costo del servizio per i cittadini nè i metodi di calcolo utilizzati”.

 

“Sarebbe opportuno –ha concluso il leader degli ambientalisti- portare a conoscenza di tutti le ragioni che hanno suggerito la scelta di uscire dal consorzio di cui il nostro comune faceva parte, optando per una gestione autonoma i cui eventuali vantaggi rimangono ancora sconosciuti ai più”.