Attacco a FOB “Ice”, muore Michele Silvestri, 33 ani, sergente del Genio di Caserta. Altri 5 militari feriti
-di Nunzio De Pinto-
Si chiamava Michele Silvestri, aveva 33 anni e abitava a Monte di Procida (Na) il sergente del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta morto in Afghanistan ieri pomeriggio alle ore 18.00 (ore14.30 in Italia) durante un attacco a colpi di mortaio. Era spostato e aveva un bambino piccolo. Il comandante del distaccamento del 21° Genio Guastatori di Caserta, tenente colonnello Roberto D'Agostino, si è recato con alcuni suoi stretti collaboratori a Monte di Procida nell'abitazione dei genitori del Sergente Silvestri, caduto oggi in Afghanistan. Nell'abitazione si trova anche la moglie della vittima. Attivato anche, in collaborazione con il comando militare Esercito Campania, il nucleo di supporto psicologico alle famiglie e altro personale per l'immediato sostegno morale. Dei due feriti uno è stato stabilizzato. Degli altri: due hanno riportato ferite superficiali e l’ultimo ferite leggere per le quali è stato curato in loco; date le buone condizioni generali è rimasto alla FOB ICE. Gli altri sono stati trasportati all’ospedale da campo americano di Delaram nell’area di responsabilità del Regional Command South West a comando USA. Sale così a 50 il numero delle vittime italiane della missione Isaf 1 in Afghanistan dal 2004 ad oggi. L’attacco è avvenunto contro la FOB (Forward Operative Base) “ICE” in Gulistan, nel settore Sud- Est dell’area di responsabilità italiana, assegnata alla Task Force South-East, su base del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, unità incardinata nella Brigata “Garibaldi” di Caserta. L'avamposto “Ice”, secondo quanto si è appreso, era stato preso di mira anche ieri mattina, sempre a colpi di mortaio, che però erano finiti fuori dal perimetro della base. Nel primo pomeriggio, però, l'attacco è stato ripetuto e, stavolta, alcune bombe sono andate a segno. Dopo il secondo attacco, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, si sono alzati in volo degli elicotteri d'attacco Mangusta che hanno “neutralizzato” le postazioni nemiche. I 2.000 militari del contingente italiano che sta sostituendo gradualmente la Brigata “Sassari”, stanno giungendo in territorio afgano a scaglioni. Al momento non si conosce il nome della vittima e dei feriti in quanto sono ancora in corso le operazioni per avvertire i familiari, per cui, comprensibilmente il riserbo è d’obbligo. La cerimonia di saluto della “Garibaldi” alla Città di Caserta si era tenuta appena nove giorni orsono, lo scorso 15 marzo, all’interno della Caserma “Ferrari Orsi”, dove è di stanza il Comando della Brigata, l’Ottavo Reggimento Bersaglieri e il Reparto Comando e Supporti Tattici. Alla cerimonia prese parte anche il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Claudio Graziano, che, nel suo intervento, aveva espresso “...soddisfazione per i risultati finora ottenuti ed ha esortato gli oltre 2.000 militari a proseguire nell’opera di stabilizzazione e ricostruzione del Paese, concentrando gli sforzi nel miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’area a vantaggio della popolazione locale ed in totale sinergia con le forze di sicurezza afghane”. Al Comandante della Grande Unità, Generale Luigi Chiapperini, ed agli uomini e donne della Brigata Garibaldi, il Generale Graziano aveva, poi, ribadito: “L’Esercito,
(Nunzio De Pinto)