Peppe Rienzo incanta con “Vita nova”


Tutto esaurito al “Don Bosco” per la presentazione del secondo disco del cantautore sannicolese


Non poteva avere un esordio migliore il tour di Peppe Rienzo. Venerdì 23 marzo, il cantautore di San Nicola la Strada è riuscito ad incantare la platea e la galleria, mai così gremite, del teatro “Don Bosco” di Caserta, con uno spettacolo di musica, di emozioni e di sentimenti che non ha tradito le attese. Rienzo ha scelto Caserta per presentare il suo secondo lavoro discografico, “Vita nova”, album meditato in otto anni di performance live, con il quale l’artista è riuscito ad espandere i suoi orizzonti musicali, che spaziano dalla tradizione popolare, dalle sonorità blues e jazz, ai ritmi afromediterranei. L’occasione Rienzo ha voluto sul palco alcuni tra i musicisti più importanti del panorama casertano: l'inseparabile Lucky Di Blasio alle percussioni, Peppe Vertaldi alla batteria, Cristian Capasso al basso, alla chitarra Francesco "Flex" Aiello e alle tastiere Luciano Pesce, che, insieme al chitarrista Fabio D'Andrea, anch'egli al "Don Bosco", è coautore dell'album. Alla band residente si sono, poi, aggiunti Mimmo Leone alle percussioni e Davide Nespolino alle tastiere. Tra il pubblico, personalità del mondo della politica, della cultura, dell’arte, della musica, dello sport e dell’imprenditoria.
«Ringrazio – afferma il cantautore – il sindaco di San Nicola Pasquale Delli Paoli, che ha inviato un suo delegato, il sindaco di Crispano Carlo Esposito, che segue la mia musica dal 2007. Grazie anche a Pino Sacripanti e a Massimiliano
Oldoini della Juve Caserta basket, ai quali ho promesso un concerto, al Gruppo Santucci, main sponsor, e ancora un grazie a
Mimmo Ciaramella, Vittorio Remino, Silvia Cucurnia e a tutti coloro, e sono tanti per fortuna, che hanno creduto nel mio progetto».
Il concerto si è aperto con il brano che dà il nome al cd, "Vita nova". In scaletta anche "Un'altra terra nel cuore", piccolo gioiello scritto per l'Unicef, "Llevt alloche", un vecchio e solido pezzo funk, che sa di pub fumosi e di birra rossa, "Chitarra mia", "Non c’è", "Viversi" e "Lasciati andare", scritta alla fine di uno dei tanti concerti a Ischia. Non sono mancati, infine, i classici di “'E 'n'ata manera", uscito nel 2004, e la cover di "Oh che sarà" di Chico Buarque De Hollanda, portata al successo da Ivano Fossati e da Fiorella Mannoia.
Con “Vita nova” Peppe Rienzo è, ormai, un artista maturo, consapevole, capace di sublimare in poesia i toni rabbiosi e viscerali degli esordi, senza svilirne l'autenticità.

(Comunicato stampa)