FRONT OFFICE PER L’IMU


Iniziativa del Comune per assistere i contribuenti nel pagamento della nuova imposta


Un front office per l'Imu è stato istituito dal Comune di San Nicola la Strada allo scopo di assistere i cittadini alle prese con l’imposta di nuova istituzione.
Quattro le postazioni organizzate, con quattro preposti (Nicola Molinaro, Gioacchino Perrotta, Giovanni Feola e Franco Nigro) dislocati ai vari piani del palazzo municipale, ai quali possono rivolgersi i contribuenti sannicolesi per chiedere come e quando pagare.
Il front office per l'Imu sarà operativo secondo gli orari di apertura degli uffici comunali: il lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 12.00; il martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30, mentre il venerdì  gli uffici sono chiusi al pubblico.


-L’IMU (Imposta Municipale Unica), come noto, sostituisce praticamente la vecchia ed “odiata” ICI. Entro il 18 giugno i proprietari di immobili dovranno pagarne la prima rata in base alle aliquote indicate dal governo (4 per mille sulla prima casa, 7.6 sulla seconda e le altre abitazioni). Il cittadino potrà decidere se pagare l’IMU in due o tre rate. Per le abitazioni con rendita sino ai 1.000 euro, l'entità dell'Imu da pagare dovrebbe essere inferiore a quella dell'ultimo pagamento Ici, effettuato nel 2007, anche grazie ai 200 euro di sgravio sulle prime case e la riduzione di 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni domiciliato sotto lo stesso tetto dei genitori. Su tutti i beni che non rientrano tra le abitazioni principali lo Stato tratterrà lo 0,38 per cento, percentuale che creerà un gettito nelle casse erariali pari a circa 15,5 milioni di euro.
A San Nicola la Strada sulla prima casa sarà applicata l’aliquota base dello 0,4 per cento o 4 per mille che dir si voglia, che è praticamente identica all’aliquota della precedente Ici. La nuova disciplina nazionale impone l’utilizzo dell’aliquota agevolata esclusivamente alla prima casa, alle sue pertinenze (una per tipologia), alle abitazioni possedute da anziani domiciliati in strutture protette, se non proprietari di altro alloggio. Su tutto il resto, l’IMU sconta un’aliquota base dello 0,76 per cento (o 7,60 per mille), metà della quale, come detto, verrà versata direttamente allo Stato. La precedente aliquota dell’Ici sulla seconda casa era del 5 per mille. Se fosse stata confermata questa aliquota, al comune, in pratica, non sarebbe entrato nulla e considerato che l’ente ha perso ben 4 milioni di euro di trasferimenti statali, il 3,80 per mille che entrerà nelle sue casse servirà appunto ad attenuare i mancati trasferimento da parte dello Stato. Vengono confermati i 200 euro di sgravio sulle prime case e la riduzione di 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni domiciliato sotto lo stesso tetto dei genitori.