APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE


Ok allo strumento finanziario 2012 da tutte le forze della maggioranza


Il Bilancio di Previsione 2012, lo strumento finanziario-contabile che certamente dona serenità e riferimenti concreti a chi, nel nostro caso, è chiamato ad amministrare San Nicola la Strada, è stato approvato nella seduta del consiglio comunale svoltasi tra mezzogiorno e le due del pomeriggio di venerdi 29 giugno, a poche ore dal termine ultimo previsto dalla legge.
Presenti il sindaco Pasquale Delli Paoli (nella foto), quattordici consiglieri comunali, tutti gli assessori, il segretario comunale Massi, un discreto pubblico e la stampa.
Ad alzare la mano in segno di approvazione tutti i consiglieri presenti, eccetto l’ex del Pd Santamaria (astenuto), i tre ancora del Pd e Panico.
Il Bilancio di Previsione 2012, il primo “interamente” dell’amministrazione guidata da Delli Paoli (che si insediò a giochi previsionali 2011 praticamente già fatti), ha mantenuto invariati i parametri dell’anno scorso: confermata l’addizionale comunale Irpef , la Tosap (tassa per l’occupazione degli spazi ed aree pubbliche), le tariffe idriche, quelle sulla pubblicità e la Tia. Per quanto riguarda l’Imu (fra l’altro ne è stato approvato anche il regolamento), per la prima casa l’aliquota è del 4 per mille mentre per le altre l’aliquota prevista è del 7,6 per mille: tutto ciò in attesa di possibili future diminuzioni, che si potrebbero applicare soltanto quando sarà accertato il reale gettito che il Comune incasserà rispetto alla vecchia Ici ed ai mancati versamenti da parte del Governo centrale.



Tutta la relazione che venerdi 29 giugno il Primo Cittadino Pasquale Delli Paoli ha letto ai componenti del massimo consesso civico:

RELAZIONE DEL SINDACO
BILANCIO DI PREVISIONE 2012

Sig.Presidente. Colleghi Consiglieri, Gentile Pubblico

anche quest’anno, per noi è praticamente il primo, sono a sottoporvi le linee principali che hanno ispirato la struttura di bilancio per l’esercizio finanziario 2012 e il piano triennale 2012-2014. Prima di addentrarmi nello specifico vorrei ringraziare il Presidente del Consiglio, i colleghi consiglieri e gli assessori nonché il personale dipendente per il prezioso contributo che tutti indistintamente hanno dato, arricchendo il dibattito consiliare e non solo. Un ringraziamento  a tutte le Commissioni che con costanza ed assiduità  hanno contribuito a sostenere i lavori consiliari con un dibattiti aperto, a volte acceso, ma sempre orientato all’interesse della collettività.

L’aggravarsi della crisi economica e finanziaria verso la fine del 2011 e l’avvio di una nuova fase politica con il cambiamento del Governo hanno completamente modificato gli scenari e le scelte anche per gli Enti Locali.
La situazione economico-finanziaria continua ad essere molto difficile ed incerta.
Il repentino precipitare della situazione economica, la dimensione del debito pubblico, l’attacco speculativo ai nostri titoli di stato, la negazione a livello politico della gravità della crisi, la perdita di credibilità della classe politica e il progressivo allontanamento dal Paese reale, il cambiamento di Governo, sono stati tutti elementi che non solo come è ovvio hanno influenzato anche le politiche locali, ma soprattutto hanno completamente mutato il quadro generale e le priorità.
In questi cinque mesi circa di “governo tecnico” sono stati emanati molti provvedimenti che sembrano aver fatto superare i momenti più critici, provvedimenti che hanno comportato e comporteranno sacrifici molto alti per il Paese; altri sono in itinere.
Il prezzo che il Paese dovrà pagare per tentare di uscire dalla crisi, crisi che non è solo dell’Italia ma dell’intera Europa, anche se nel nostro caso è acuita da un debito pubblico elevatissimo e da altri fattori non meno gravi, quali l’elevato grado di evasione fiscale e una corruzione molto diffusa, sarà molto alto, soprattutto per i ceti meno abbienti e per le nuove generazioni.
E’ un periodo caratterizzato da un diffuso senso di incertezza, di precarietà, di progressivo allontanamento dalla politica.
La disoccupazione è molto elevata e, per i giovani, è giunta a livelli preoccupanti.
I dati resi noti in questi giorni ci fanno capire quanto sia drammatica la situazione che stanno vivendo gran parte delle famiglie e quanto vengono penalizzate le giovani generazioni.
Il potere d’acquisto delle famiglie si è drasticamente ridotto, la recessione è ormai conclamata, molte piccole e medie imprese sono costrette a chiudere, è difficile avere fiducia nel futuro.
Per quanto fosse indispensabile attuare una manovra molto pesante vista la drammatica situazione dei conti pubblici appare evidente che, a livello europeo e non solo italiano, la difficoltà maggiore è ora quella di mettere in campo strategie che sappiano coniugare rigore e crescita mantenendo comunque sempre presente il concetto di equità. 
In questo senso anche la manovra varata dal Governo Monti, per quanto necessaria per salvare il paese,non può certo essere definita equa; in verità sino a quando continueranno ad esserci sperequazioni così evidenti in tanti settori della società, sino a quando non sarà possibile abbassare la pressione fiscale perché le tasse non vengono pagate da tutti ma per la gran parte dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, si potrà sostenere che la manovra era necessaria, ma non equa.
In tale contesto diviene difficile anche per gli enti locali essere vicini ai propri cittadini, tentare di motivare e spiegare le scelte di politica economica del governo, il perché cresce la pressione fiscale senza che vi siano servizi aggiuntivi, in particolare in un momento di crisi economica così pesante.
Le scelte comunali sono dunque solo delle conseguenze di fattori esterni.
Di fronte a emergenze di tale portata il ruolo che i Comuni possono assumere è comunque molto importante per contribuire a far rinascere quel senso di comunità, intesa quale “bene comune”, che in momenti così difficili tende ad affievolirsi.
Certo si tratta anche per i Comuni di un compito non facile, dal momento che anche gli enti locali sono stati pesantemente toccati dalla crisi e agli stessi vengono chiesti sacrifici che paiono eccessivi a fronte dei compiti loro assegnati.
Il bilancio del Comune per il 2012 contiene quindi solo scelte obbligate.
E’ ormai da anni che gli enti locali sono progressivamente soggetti a riduzioni di risorse, ma il 2012 rappresenta un anno veramente molto complesso e pieno di incognite. 
Nel corso del 2011 si sono succedute ben tre manovre economiche e tutte e tre hanno riguardato anche la finanza locale, o con ulteriori tagli ai trasferimenti o con modifiche peggiorative delle regole del patto di stabilità.
Questi tagli si aggiungono a quelli già pesanti stabiliti a partire dal 2010 con il dl 78/2010 e stanno progressivamente mettendo in discussione la capacità dei comuni di offrire ai propri cittadini i servizi indispensabili.
Nel corso degli ultimi anni i trasferimenti ai comuni sono stati progressivamente ridotti mentre, contemporaneamente, è iniziato il percorso  federalista, con l’emanazione, nel corso del 2011, di ben otto decreti legislativi, tra i quali quello sul federalismo municipale ed i fabbisogni standard.
Il processo di avvio del federalismo municipale prevedeva una fase transitoria che avrebbe dovuto entrare a regime nel 2014 e che avrebbe dovuto basarsi su una autonoma capacità di entrata e di spesa, mitigata dal cosiddetto fondo perequativo.
A due anni dall’emanazione della legge delega, la riforma federalista appare ancora largamente incompleta e contraddittoria.

Ma quali sono le principali novità in materia finanziaria per il 2012
Con l’emanazione del “decreto Monti” che ha anticipato l’IMU in via sperimentale al 2012 modificando anche l’assetto dell’imposta, e con l’ulteriore riduzione dei trasferimenti fiscalizzati, il quadro complessivo si è confuso ancora di più; per contro la SOSE, ovvero la società che per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze cura l’elaborazione dei costi standard dei Comuni, continua la sua attività in relazione ai questionari sui fabbisogni standard, senza peraltro che vi siano notizie in merito a quelli predisposti ed inviati dai Comuni nel corso del 2011.

I provvedimenti che hanno interessato gli enti locali negli ultimi due anni sono numerosissimi e i vincoli che gli stessi debbono rispettare rischiano ormai di creare la paralisi gestionale.
Nel complesso quindi il concorso dei comuni alle realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, tra riduzione dei trasferimenti e obiettivi del patto, incide notevolmente.
Con l’approvazione del decreto “salva Italia” e l’anticipo dell’IMU al 2012 nella nuova veste che include la tassazione della prima casa ed il versamento allo Stato del 50% del gettito ad aliquota standard per gli altri immobili, i trasferimenti fiscalizzati, ovvero il fondo sperimentale di riequilibrio, è stato ulteriormente ridotto.
A ciò vanno aggiunte ulteriori detrazioni, l’una compensativa del gettito IMU ( se superiore al gettito ICI), l’altra in considerazione del fatto che l’IMU, per gli immobili non locati, comprende anche l’irpef fondiaria e relative addizionali.
E’ evidente che quella descritta in estrema sintesi è una situazione molto pesante per i Comuni che sono praticamente costretti ad innalzare la pressione fiscale per pareggiare i propri bilanci e per tentare di rispettare il patto di stabilità.
Alla drastica riduzione di risorse descritta si aggiungono poi tutta una serie di ulteriori norme limitative dell’autonomia dei comuni, che vanno dagli innumerevoli limiti alle spese di personale, alla reintroduzione della tesoreria unica, norme che stanno creando seri problemi anche a livello gestionale.

ll Bilancio 2012 presenta le cifre a pareggio che vedete nelle delibere poste all’ordine del giorno e che di seguito elenco:

AREE E FABBRICATI DA CEDERE IN DIRITTI DI SUPERFICIE

Per l’anno 2012 non sono pervenute domande e quindi non sono state previste e non si cederanno aree e/o fabbricati in proprietà o diritti di superficie , ex 167.


PIANO PLURIENNALE DI COPERTURA DEL COSTO DEL SERVIZIO TIA E APPROVAZIONE QUOTE DI COPERTURA  ANNO 2012.

Al fine di poter definire la tariffa relativa all’anno 2012 per la copertura dei costi al 100% è stato predisposto il seguente piano finanziario:

Corrispettivo per il servizio

2.950.000,00

Costo smaltimento RSU

600.000,00

TOTALE

3.550.000,00

COPERTUTA AL 100%

3.550.000,00


RIPARTIZIONE TARIFFA

Utenza domestica

76%

Quota fissa

57%

Quota variabile

43%

Utenza attività

24%

Quota fissa

45%

Quota variabile

55%


Nella determinazione del rapporto percentuale dei costi attribuiti alle utenze domestiche, pari al 76%, e dei costi attribuiti alle utenze non domestiche, pari al 24% sono state tenute presenti le indicazioni ministeriali del Ministero dell’Ambiente, mentre nella determinazione della tariffa dell’utenza attività si è adottato il rapporto percentuale fra costi fissi, pari al 53% e costi variabili pari al 47%

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF
Viene confermata l’addizionale Irpef pari all’0,60%

TARIFFE IMU ANNO 2012 più approvazione regolamento
Per la 1° casa l’aliquota è del 4 per mille con le esenzioni previste.
Per la 2° casa l’aliquota prevista è del 7,6 per mille con il 50% per l’erario.

TARIFFE SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTO DI AFFISSIONE
Conferma delle tariffe in vigore nell’anno 2011  e della istituzione della relativa maggiorazione di tariffa entro il limite del 45%

TOSAP – Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche
Non ci sono stai aumenti . Tutto rimane confermato.

TARIFFE IDRICHE 2011
Viene riconfermato il canone annuo in euro 18,59+IVA e la tariffa unica per mq. pari ad euro 0,40+IVA

RICONFERMA DELLA TARIFFA PER LA TIA
Ricordo a tutti che la mancata copertura del costo del servizio al 100 per cento determinerebbe lo scioglimento del Consiglio Comunale.


Passo ad illustrare i punti salienti del bilancio di previsione 2012, rinviando per il triennale, come detto prima, alla relazione previsionale e programmatica.

Il bilancio è stato predisposto secondo i principi del T.U.f.l.267/2000:

- unità: il totale delle spese deve essere finanziato dal totale delle entrate;

- annualità: le entrate e le uscite vanno riferite all’anno in corso;
- universalità:tutte le entrate e le uscite devono essere previste nel bilancio
- integrità:le entrate e le uscite non possono prevedere compensazioni
- pareggio finanziario:il totale generale delle entrate è pari al totale della spesa
- veridicità-attendibilità: il preventivo va predisposto secondo attente valutazioni

Si sono tenuti presenti i punti previsti dai principi  dell’Osservatorio sulla contabilità degli enti locali: la programmazione e il bilancio di previsione, la gestione finanziaria, la rendicontazione.

Il bilancio preventivo è stato formulato nel rispetto del patto di stabilità, nell’erogazione dei servizi istituzionali, anche se con mezzi finanziari ridotti, nel rigore della spesa. 
Sono state, in ogni caso, previste entrate e spese idonee a garantire il raggiungimento dell’obiettivo programmatico.


PARERE DEI REVISORI DEI CONTI

Il bilancio porta il parere positivo del collegio dei revisori dei conti che attesta il rispetto del pareggio finanziario, la coerenza interna ed esterna delle previsioni, l’attendibilità e la congruenza delle previsioni annuali e pluriennali, il rispetto dei limiti di legge per l’indebitamento, la congruità delle spese per il personale, l’equilibrio di bilancio.

L’equilibrio di parte corrente relativo alla differenza tra i Titoli I, II e III dell’Entrata e il titolo I della spesa evidenzia un deficit di euro 140 che viene assorbito e/o finanziato con le entrate diverse relative a spese correnti ed in particolare con i contributi per permessi a costruire. E’ rispetto per i mutui l’equilibrio di parte capitale, vale a dire la differenza tra i titoli IV e V delle entrate e spese titolo II.


PASSIAMO AD ESAMINARE SINTETICAMENTE LE ENTRATE E LE SPESE

ENTRATE
Il totale complessivo delle entrate è pari ad euro 27.704.659,47
Il totale complessivo delle spese è pari allo stesso importo.

ENTRATE:

TITOLO I 
Tributarie  € 9.689.095,48
TITOLO II
Da trasferimenti  €1.478.089,99
TITOLO III
Extratributarie € 2.063.000,00
TITOLO IV
Da trasferimenti di capitale €7.396.250,00
TITOLO V 
Accensione di prestiti 4.255.000,00
TITOLO VI
Servizi conto terzi  2.823.224,00

SPESE:

TITOLO I
Correnti 12.230.126,89
TITOLO II
in conto capitale  8.111.250,00
TITOLO III
Rimborso prestiti 4.540.085,58
TITOLO IV
Servizi conto terzi 2.803.224,00

TOTALE ENTRATE=TOTALE USCITE: 27.704.659,47


Con i primi tre titoli della parte entrata viene finanziata la spesa corrente
.

Vediamo le principali voci di entrate e poi quelle di uscita.


Il TITOLO I° comprende le entrate aventi natura tributaria;
le più significative sono:  

I.M.U. (ICI)
anno 2010 euro 2.005.000,00
(previsioni 2012 euro 3.095.000,00                                           

IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’             
Anno 2010  euro 50.000,00
(previsioni 2012 euro 60.000,00)

IMPOSTA COMUNALE SUL CONSUMO DI ENERGIA                        
Anno 2010 euro 230.000,00
(previsioni 2012 euro 50.000,00)

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF                  
Anno 2010 euro 1.170.000,00
(previsioni 2012 euro 1.300.000,00)

TIA                                                                              
Anno 2010  euro 3.050.000,00
(previsioni 2012 euro 2.950.000,00)

TOSAP                                                                         
Anno 2010 euro 88.000,00
(previsioni 2012 euro 108.600,00)

Si continuerà con la lotta all’elusione ed evasione dell’I.C.I. e della TIA.
Il Bilancio prevede le seguenti maggiori entrate:

Keuro 195 per ICI

Keuro 200 per Tarsu-Tia

Proporrò a stretto giro ai capi gruppo ed alla commissione competente la istituzione di una Task force per il recupero dell’evasione e dell’elusione. I tributi servono per garantire tutti quei servizi che occorrono alla comunità per cui diventa indispensabile che li paghino tutti. Pagando tutti si paga meno.

TITOLO II° - Contributi dello Stato e della regione.

I contributi - trasferimenti dello Stato sono stati quantificati in euro 1.541.519,48 + Euro 314.019,99 per trasferimenti fondo sviluppo ed investimenti; quelli regionali in euro  1.164.070,00.
Per tali contributi  si è fatto riferimento alla Comunicazione del Ministero Interno visualizzata sul sito finanza locale.
I contributi  per funzioni delegate dalla regione sono pari ad euro:
Contributo per l’affitto e buono acquisto casa Euro 959.000,00
Diritto alla studio Euro 209.070,00
Museo civico Euro 5.000,00

TITOLO III° - Entrate extratributarie – 2.063.000,00

Sono stati previsti in bilancio le quote relative ai servizi a domanda individuale, quali la colonia estiva, la mensa scolastica, l’accademia musicale, il mercato;
il fitto dei locali di proprietà comunale, interessi su mutui, cointeressenza rete metano.
Acquedotto per euro 930.000,00 con copertura del servizio al 100%;
Sanzioni amministrative per violazione al codice della strada euro 150.000,00

TITOLO IV° Entrate  – 7.396.250,00

Le entrate del titolo IV contribuiscono unitamente a quelle del titolo V a finanziare le spese di investimento. Il contributo statale è pari a zero, mentre quelle della regione sono state previste in euro 6.171.250,00

Gli oneri di urbanizzazione sono stati preventivati in euro 325.000,00 di cui 140.000,00  destinati alla spesa corrente

TITOLO V° – EURO 4.255.000,00

L’anticipazione di cassa prevista è pari ad euro 3.400.000,00. Il ricorso all’anticipazione è diretta a garantire gli equilibri finanziari di cassa.

In Bilancio è riportato il valore di Euro 885.000,00 quale importo utilizzabile per l’accensione di mutui e prestiti. 
Tale importo è stato calcolato attraverso il limite di capacità di indebitamento previsto dall’Art.204 del TUEL.
Per l’anno 2012 i residui debiti (mutui) sono pari a Euro 18.287.825,00; i prestiti rimborsati sono previsti in Euro 1.125.494,00.
Mi preme osservare che l’indebitamento per abitante è previsto in diminuzione a partire già da quest’anno. Infatti tale importo è pari a Euro 808,47 per il 2012, euro 748,24 per il 2013 ed euro 686,28 per il 2014.


INDICI DI ENTRATA

Si espongono alcuni indici di entrata:

-L’autonomia finanziaria è pari all' 88,83%

-L’autonomia impositiva è pari al  73,23%

-La pressione tributaria procapite è di euro 439,77


Reddito medio procapite : dai 30 ai 33 mila euro a famiglia 


SPESA

Le entrate descritte andranno a  finanziare la gestione corrente, gli investimenti e il rimborso dei prestiti.

Il principio contabile n.1 dell’Osservatorio sulle autonomie locali dispone che la spesa vada distinta in titoli, funzioni, servizi e interventi. I titoli sono quattro:

TITOLO I°:  spese correnti per euro                12.230.126,89

TITOLO II°: spese di investimento                     8.111.250,00

TITOLO III°:spese per il rimborso                

                      del capitale di prestiti                     4.540.058,58

TITOLO IV°: spese per conto di terzi                   2.823.224,00

Le spese correnti sono state ridotte rispetto allo scorso anno coerentemente con le riduzioni degli anni precedenti.


TITOLO I° - SPESE CORRENTI

Il legislatore ha previsto 12 funzioni, ma due (giustizia 02 e turismo 07) non ci interessano.

 FUNZIONE

01 – AMMINISTRAZIONE

4.120.459,30

 

03 – POLIZIA LOCALE

661.700,00

 

04 –ISTRUZIONE PUBBLICA

951.089,33

 

05 – CULTURA E BENI CULTURALI

152.989,00

 

06 – SPORT E RICREAZIONE

283.032,66

 

08 – VIABILITA’ E TRASPORTI

664.921,50

 

09 – TERRITORIO E AMBIENTE

4.255.077,10

 

10 – SETTORE SOCIALE

1.124.458,00

 

11 – SVILUPPO ECONOMICO

16.900,00

 

12 – SERVIZI PRODUTTIVI

500,00

  

TITOLO II° - SPESE IN CONTO CAPITALE

FUNZIONE

01 – AMMINISTRAZIONE

5.347.000,00

04 – ISTRUZIONE PUBBLICA

1.187.000,00

08 – VIABILITA’ E TRASPORTI

877.250,00

10 – SETTORE SOCIALE

700.000,00


Gli interventi sono riportati nel programma annuale e triennale approvato con delibera di G.C. n.15 del 15.3.2012

TITOLO III° - SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI

Rimborso quote capitale mutui          1.140.058,58

Anticipazione di cassa           3.400.000,00


TITOLO IV° - Trattasi di partita di giro


INDICI DI SPESA

Gli indici sono riportati nella relazione tecnica ed ad essi si rinvia per eventuali approfondimenti circa la lettura del bilancio

PERSONALE

La spesa prevista è di euro 3.215.000,00  in riduzione del 7% rispetto al 2011.


Per concludere l’amministrazione

-
si è attenuta al rigore nella spesa

-ha mantenuto l’erogazione dei  servizi degli anni passati, dove rispetto a tanti altri comuni limitrofi  lo standard è più alto

-ha ridotto i costi della politica con la riduzione del numero dei consiglieri comunali, ha rispettato il saldo obiettivo (patto di stabilità), ha contenuto le spese di rappresentanza,le spese per le missioni,le spese per gli automezzi nonché quelle previste per legge per il personale e delle consulenze. Sta procedendo al contenimento dei costi generali di gestione, alla ricerca di razionalizzazione di tutte le spese relative alle prestazioni,servizi,forniture, ecc. Sulle ultime gare è stato conseguito un “saving” di circa il 20%.

Le amministrazioni comunali devono fare scelte critiche, rigorose e non più, ritengo, con venature tese alla ricerca del consenso, pur legittimo, elettorale. Il denaro pubblico oggi vale molto di più. E’ una risorsa da centellinare  e utilizzare con attenzione. E’ con tale mutato scenario che sono certo i nostri cittadini comprenderanno ed apprezzeranno il fatto che per il 2012 quest’amministrazione non ha previsto aumenti dei costi tributari e/o tariffari a carico dei cittadini stessi.

Per quanto esposto in relazione ai principi di bilancio seguiti per il 2012  e che perseguiremo anche i prossimi anni sono stati di rigoroso controllo dei costi, ponendo in ogni caso la massima attenzione al fabbisogno della collettività, chiedo alla mia maggioranza il voto favorevole sul Bilancio di previsione del 2012 ed ai consiglieri di opposizione un atto di discontinuità, un voto favorevole, un voto consapevole per affrontare il momento difficile che sta vivendo la nostra comunità.