BILANCIO DA RIEQUILIBRARE


Il segretario comunale evidenzia anomalie nel bilancio di previsione 2012 e utilizzi di fondi a destinazione vincolata dal 2005 ad oggi. Il Pd chiede che si spieghi tutto in consiglio e che si informi la Corte dei Conti. Lo stesso dr. Massi suggerisce la soluzione: ”E’ necessario un aggiustamento dello strumento previsionale da fare in sede di riequilibrio, sede naturale di correzione del problema”.



Un momento della conferenza stampa del Pd


Il Pd di San Nicola la Strada ha promosso una conferenza stampa tenutasi venerdi 20 luglio nella sede di Via Bronzetti. Presenti i vertici del partito con il segretario Vito Marotta, il vice Pietro Biccardi, il capogruppo consiliare Raffaele Narducci, il consigliere comunale Giovanni Motta, il consigliere regionale Lucia Esposito e altri militanti tra cui Roberto Alfuso (lo storico ideatore di “Tutte le farmacie minuto x minuto” pubblicato sul Corriere di San Nicola), Michele Vigliotti, Francesco Feola, Vittorio Puca, Nicola Gentile, Gianni Schembri. Per gli organi di informazione sono intervenuti il direttore del Corriere di San Nicola on line Nicola Ciaramella, Lucio Bernardo de Il Mattino e Ubaldo Di Leva per UbiTv.
L’argomento che ha ispirato l’incontro è stata la nota sul bilancio di previsione 2012 redatta il 10 luglio dal segretario comunale ed inviata al sindaco e ai revisori dei conti del Comune, nella quale lo stesso dr. Salvatore Massi, nella veste di sostituto dal 22 giugno del responsabile del settore finanziario dell’ente G. Perrotta, comunica che «purtroppo in questo lasso di tempo sono state riscontrate delle anomalie nell’ambito della situazione economico-finanziaria dell’Ente che è comprensiva di vari fattori che si elencano analiticamente di seguito. Previsioni di bilancio: da un primo riscontro fatto a seguito della richiesta di emissione di alcuni mandati, si è evidenziato una forte sottostima di alcune previsioni di bilancio. Esempi sono le somme appostate per la quota associativa al Consorzio ASI, la quota dovuta per l’ambito 328/00 di cui è parte l’Ente, le somme per il ricovero dei cani randagi e quelle dovute al Comune di Caserta per l’Ufficio del Lavoro e della M.O.. Inoltre, sarebbe consigliabile rivedere anche le somme appostate per il servizio di igiene ambientale, comprensivo della quota dello spazzamento, oltre a tutte le quote delle varie utenze a carico dell’Ente. In considerazione di quanto emerso, pertanto, è opportuno rivedere l’intero assetto previsionale del corrente bilancio. Somme vincolate: da quanto emerso in seguito al passaggio di tesoreria comunale, pare che vi sia un’attestazione del responsabile finanziario Sig. Perrotta e del Collegio dei Revisori che, allo stato, non vi sono somme vincolate. Tale affermazione, ove vera, è tanto più errata quanto dannosa. Infatti per legge tutte le somme provenienti da mutui accesi presso la Cassa Depositi e Prestiti devono avere una destinazione vincolata con una contabilità speciale e separata dalle entrate ordinarie al fine di evitare distrazioni delle predette somme per spese correnti. Infatti, è espressamente vietato il pagamento di spese correnti con somme prese a mutuo, cioè non si possono pagare spese correnti facendo ricorso all’indebitamento e tale divieto costituisce uno dei punti salienti per la corretta gestione delle amministrazioni locali; tale divieto, già presente nella normativa riguardante l’ordinamento contabile degli enti locali, è stato recepito nell’art. 119 novellato della Costituzione. Inoltre non sfugge il danno eventualmente derivante alle casse comunali da una siffatta circostanza, se esatta, poiché si correrebbe il rischio di utilizzare somme vincolate per spese ordinarie e, poi, comunque, di dover ripianare le somme utilizzate per pagare le imprese debitrici a fronte di mutui accesi ed erogati dalla Cassa. Utilizzo di fondi a destinazione vincolata: da una verifica degli atti d’ufficio sono emerse che le delibere di Giunta n.185 dell’anno 2005 – 147/2006 – 23/2007 – 17/2008 – 01/2009 – 161/2009 – 133/2010 – 155/2011 – 46/2012 sono tutte identiche e relative all’autorizzazione al Tesoriere all’utilizzo delle somme a destinazione vincolata, tra cui anche quelle derivanti dai mutui. L’anomalia è rappresentata dalla circostanza che non risulta che siano mai stati apposti vincoli su alcuna somma giacente presso il tesoriere, per cui è impressione dello scrivente che si possa verificare l’eventualità che somme a destinazione vincolate siano state utilizzate per spese correnti anche oltre il limite previsto per legge, per cui sarebbe opportuno un approfondimento in tal senso. Anticipazione di tesoreria: a seguito di accesso alla contabilità dell’Ente non si è potuto evincere le motivazioni e le utilizzazioni dell’anticipazione di tesoreria concessa già dal precedente tesoriere, Banco di Napoli, e, ovviamente, reiterata dall’attuale. Contabilità opere pubbliche: a fronte di molte opere pubbliche realizzate dall’Ente, si è avuto modo, durante il periodo di titolarità dello scrivente, di notare che si è sempre fatto sistematicamente ricorso all’istituto della variante in corso d’opera per attingere ai ribassi d’asta previsti nei quadri economici oltre che a delle perizie per commissionare lavori aggiuntivi alle ditte affidatarie. Non sfugge che tale circostanza, anche se legittima, comporta certamente nuovi oneri a carico del bilancio comunale e dei quali non sempre è stato possibile trovare traccia. Capitoli in partita di giro: nell’attuale bilancio di previsione vi sono alcuni capitoli in cd. “partita di giro”, cioè capitoli che trovano copertura da una corrispondente entrata. Ovviamente, la spesa non può essere effettuata se non si verifica prima l’entrata, come ad es. la vendita della Scuola Media di Via Rossini. Ebbene, si deve constatare come, invece, a volte la spesa sia stata impegnata e liquidata ancor prima dell’Entrata, irregolarità, questa, che può comportare gravi deficit strutturali al bilancio. A fronte di tutto quanto sopra rappresentato, vero è che lo scrivente ha attestato una regolarità tecnica del corrente bilancio di previsione, approvato nella seduta consiliare del 29 giugno u.s., ma deve essere messa in rilievo la circostanza che il sottoscritto ha avuto solo poche ore a disposizione per esaminare il documento contabile di cui trattasi, basandosi essenzialmente sulla relazione favorevole dei Revisori dei Conti. A riprova del fatto che sarebbe stato opportuno concedere più tempo per l’esame dello schema di bilancio, vi è la circostanza che, invece, la legge concede almeno 40 giorni di tempo ai consiglieri comunali per vagliare la proposta di bilancio, attesa la complessità e delicatezza del documento da esaminare. Pertanto, alla luce delle su esposte considerazioni, si chiede un incontro urgente con i Revisori dei Conti dell’Ente al fine di individuare la fondatezza dei rilievi fatti dallo scrivente e gli eventuali correttivi da porre in essere».

Le parole del Segretario comunale sul bilancio di previsione 2012 sono molto gravi”, ha detto Marotta in conferenza stampa e ribadito poi in un comunicato, chiedendo che il sindaco Delli Paoli ed i Consiglieri di maggioranza chiariscano subito la questione: “Vogliamo che i cittadini siano informati della crisi politica ed economica che investe la nostra città. L’approvazione del bilancio è stata subordinata al rimpasto delle deleghe di giunta e ad oggi, dopo ben quindici giorni, le stesse non sono state ancora ripartite. Inoltre, il Segretario comunale ha scritto una nota, indirizzata al Sindaco ed ai Revisori dei conti, con la quale ha denunciato la sottostima di alcune importanti previsioni di bilancio, chiedendo di rivedere l’intero assetto previsionale, oltre ad elencare ulteriori elementi che, se confermati, dovrebbero comportare anche la sospensione di alcuni mandati di pagamento.Tale stato di cose spinge l’ente verso la paralisi ed è per questo che chiediamo al Sindaco di chiarire in Consiglio i gravi fatti descritti dal Segretario comunale ed a quest’ultimo chiediamo di inviare al Prefetto ed alla Corte dei Conti le sue osservazioni e tutti gli atti necessari. Auspichiamo, altresì, che un eventuale riequilibrio di bilancio non diventi lo strumento per provare a far quadrare le continue pretese politiche derivanti dagli scontri interni alla maggioranza.”
E’ poi intervenuto il capogruppo Pd Raffaele Narducci, il quale ha affermato che “l’Amministrazione è terribilmente ferma ed è sorda rispetto alle tante sollecitazioni che giungono dalle forze di opposizione. Abbiamo espresso voto contrario sul bilancio denunciando, in anticipo rispetto al Segretario, la sottostima di alcune previsioni.”
Il consigliere comunale Giovanni Motta ha detto ai giornalisti presenti che: “la situazione debitoria delle casse comunali è davvero grave. Ciò sta determinando problemi in tutti i settori. Recentemente abbiamo presentato una interrogazione in merito ai costi gestione del campo sportivo A. Clemente appurando che il Comune è debitore, solo per la stagione agonistica 2011/2012, di circa 14.000 € per le utenze relative alla fornitura di energia elettrica e per il gas, senza che le società utilizzatrici dell’impianto abbiano contribuito a tali spese.”  
A conclusione della conferenza stampa l’intervento di Lucia Esposito:
“Le parole del Segretario impongono una riflessione seria ed approfondita circa la validità di uno strumento contabile fortemente compromesso. I consiglieri comunali di maggioranza che hanno approvato il bilancio devono spiegare sulla base di quali considerazioni lo hanno ritenuto attendibile e devono conseguentemente assumersi le necessarie responsabilità. San Nicola deve superare questa crisi con un’assunzione  di responsabilità soprattutto da parte di chi esercita funzioni di governo.”


Momenti della conferenza stampa del Pd


Ma la cronaca della vicenda è ricca anche dell’incontro tenutosi in data 17 luglio tra il segretario comunale, il sindaco che l’aveva fortemente richiesta e sollecitata, ed il collegio dei revisori. A seguito degli approfondimenti intervenuti, lo stesso segretario Massi il 20 luglio ha inviato al primo cittadino e ai revisori una ulteriore nota di approfondimento e chiarificazione, suggerendo le opportune ipotesi di soluzione, irrobustite alla luce di un importante atto della giurisprudenza recente (Corte dei Conti - Sez.Reg.le di controllo per l’Abruzzo n.91 del 12 luglio 2011).
Effettivamente"  -scrive Massi (nella foto)-  "sono emerse delle criticità del sistema finanziario dell’Ente. Esse si riscontrano essenzialmente nei fattori di seguito elencati. 1) Stanziamenti di bilancio: da un’analisi oggettiva degli stanziamenti di bilancio effettivamente si è riscontrata una sottostima degli stessi. Premesso che tale circostanza non è certamente imputabile al collegio dei revisori, essa se non debitamente corretta può comportare dei problemi nella corrente gestione finanziaria. Utilizzo dei fondi vincolati ed anticipazione di tesoreria: questi strumenti di indebitamento dell’Ente ancorché legittimi dovrebbero essere usati in forma alternativa. Invece da una prima analisi degli atti amministrativi è emerso che le forme di indebitamento di cui trattasi sono state cumulate tra loro. Inoltre non essendo stata rinvenuta alcuna apposizione di vincoli alle predette somme è probabile che queste siano state utilizzate anche oltre il limite di cui all’art.195”.

Queste le “Prime ipotesi di soluzione” suggerite dal segretario comunale: “Per quanto attiene alle sottostime di bilancio, si propone anzitutto una revisione di tutti i capitoli di bilancio che deve essere effettuata dai responsabili di P.O. competenti per materia. Successivamente si rende necessario un aggiustamento generale dell’intero strumento previsionale da fare in sede di riequilibrio ex art. 193 del D.Lgs. 267/00 e che sarebbe la sede naturale di correzione del problema di cui trattasi. Relativamente al punto due delle criticità, ove accertata la veridicità delle perplessità avanzate dal sottoscritto, si propone una generale azione di risanamento finanziario da operare principalmente attraverso tre fasi: a) un sistematico accantonamento mensile di somme anche di modesta entità che consentano un graduale rientro dall’anticipazione di tesoreria, consentendo così anche un abbattimento degli interessi passivi che il Comune paga per quest’ultima; b) una consapevolezza degli organi di vertice politico della necessità di ridurre al minimo le spese per almeno uno/due anni e prendere in considerazione la necessità di aumentare il carico fiscale sia per i servizi a domanda individuale sia per i servizi pubblici essenziali, in primo luogo il servizio di igiene urbana che deve trovare intera copertura nella Tia: c) infine necessita migliorare la fase dell’entrata patrimoniale attraverso una migliore e più puntuale gestione dei ruoli”.

Nella sostanza, quindi, giusta il suggerimento del dr. Massi, dovrebbe essere il consiglio comunale in fase di riequilibrio a sistemare il tutto, sperando che per il futuro non debbano più a ripetersi queste anomalie, la prima delle quali, come ha precisato il segretario nella sua prima nota del 10 luglio, è datata addirittura anno 2005. L’importante è, adesso, sanarle tempestivamente. Il compito dell’amministrazione è di riuscirci a tutti i costi, servendosi in misura ancora maggiore delle risorse professionali di cui è dotato l’Ente.

nc