Lucia Esposito più forte (e più giusta) del Pd


Si alza la protesta a favore della plurivotata candidata sannicolese, esclusa dal Parlamento in virtù di uno squallido giochino da prima repubblica perpetrato dal partito del ...”rinnovamento” e dell’ “Italia giusta”....



Il Pd, che si è presentato alle urne come “partito del rinnovamento”, “vera forza per il cambiamento”, “garante dell’Italia giusta”, con uno squallido giochino da prima repubblica ha fatto fuori dal Senato, in rappresentanza della Campania, la sannicolese Lucia Esposito, la più votata nel collegio casertano, preferendole, sempre in rappresentanza della Campania, un “paracadutato” (cioè uno da eleggere, per decisione del partito, comunque e dovunque) che dalla Campania vive molto lontano, che in Campania forse non è mai stato neanche da turista e che alla Campania mai potrà dedicare la sua attenzione.
La farsa era già cominciata alle primarie, ma nessuno se n’era accorto più di tanto, certi tutti che il sesto posto nella classifica dei candidati assegnato alla “nostra” candidata sarebbe pienamente bastato per la sua elezione. Complice del Pd, naturalmente, l’attuale iniquo sistema elettorale, che affida agli intrallazzi dei partiti piuttosto che, come sarebbe giusto e democratico, al voto dei cittadini, la scelta dei cosiddetti “rappresentanti del popolo”.
Le urne hanno detto che i senatori eletti in Campania sarebbero stati cinque e non sei. Lucia Esposito, ancora una volta, è risultata la prima dei non eletti. Come alle regionali del 2010. Ma stavolta non sono stati pochi voti in meno a decretarne la bocciatura, bensì gli assurdi giochetti di un partito che vuole portare giustizia e pulizia in Italia. Il “suo” partito.  
Da sannicolesi non si può non uscire molto amareggiati da questa incresciosa vicenda. Soprattutto delusi. Colpiti da un senso di impotenza che lascia cadere le braccia. Sì, perché sembrava finalmente la volta buona che il Parlamento potesse adornarsi dei colori anche di una città tra le più importanti di Terra di Lavoro. La nostra bistrattata San Nicola la Strada.
La protesta, comunque, non si è fatta attendere. Oltre che dagli elettori, soprattutto dai vertici del Pd casertano, che si sono espressi, a chiare lettere, con esplicite petizioni indirizzate alla dirigenza del partito, a cui si chiedono le dimissioni dell’ “intruso” (persona rispettabilissima, per carità, ma che con Caserta non c’entra un tubo) per far posto, come è giusto, alla “nostra” Lucia Esposito.
Non sappiamo quali decisioni prenderanno Bersani e C., ma una cosa in Lucia deve necessariamente prendere piede. Lucia è intelligente e lo sa: il suo rapporto con il partito deve necessariamente essere rivisto. Lucia non è un numero, mai lo è stato sin da quando è entrata in politica. Ci ha sempre messo tutto di se e della sua voglia di dannarsi l’anima per i problemi del casertano, per cercarne le soluzioni da proporre, per tenere sempre alta ed accesa l'attenzione sulla sua terra di origine. La sannicolese Lucia Esposito merita il posto in Parlamento in virtù degli elevati consensi ottenuti, dell’importanza della sua presenza come cittadina di San Nicola la Strada e della provincia di Caserta! E se, per completare i mosaici già decisi, a contrastarne la giusta elezione a Roma sono proprio i capi del “suo” partito, beh...cosa dire? E’ giunto il momento, per Lucia, di dimostrare che ella è più forte del Pd. E’ il Pd che ha bisogno di lei e non il contrario!
Questo lo sanno molto bene i rappresentanti del Pd sannicolese. Ma Vito Marotta e Lello Narducci sono persone serie, corrette, pacate, che non amano far polemiche. Va capito, apprezzato ed applaudito il tono molto “soft” del comunicato post-elettorale della sezione sannicolese, che così
evidenzia il risultato elettorale di Lucia Esposito:
«...Pur condividendo la grande amarezza per lo “scippo” subìto, riteniamo di dover sottolineare come tale questione, certamente fondamentale, non debba offuscare il dato elettorale del PD sannicolese, trascinato, anche in questa ultima competizione elettorale, da Lucia Esposito.
 Buona la percentuale del 26,72% raccolta alla Camera ma assolutamente inconfutabile è quel 34,71% per il Senato che va ben al di là di ogni confronto con qualsiasi dato nazionale, regionale e provinciale. Numeri simili discendono da una sola e semplicissima motivazione: sono stati premiati l’impegno e la passione di Lucia Esposito, a cui il popolo sannicolese ha voluto attestare un riconoscimento per il lungo percorso politico, sempre condotto nell’esclusivo interesse della cittadinanza. A ciò si aggiunge il lavoro di una grande squadra, consapevole già da anni, che il destino della nostra Città si determina anche al di fuori dei propri confini. Un plauso va agli storici militanti ma anche ai numerosi giovani che hanno lavorato senza sosta per un’intera, indimenticabile campagna elettorale
».
Considerazioni perfette, scaturite dalla intelligenza di veri e propri signori della politica locale.
Ma ad apprezzare questa analisi perfetta del risultato delle urne dovrebbe essere soprattutto il Pd, che, in tema di “cambiamento”, di credibilità ne perde veramente tanta.
Di forza, invece, di quella dote che anima i condottieri della purezza e della passione (sì, di politici puri e passionali come Lucia ce ne sono, e molti, in giro e non sono assolutamente da mandare a casa come dice qualche slogan di moda di questi tempi), ne ha certamente a iosa Lucia Esposito. Ecco come ha ringraziato pubblicamente i suoi elettori:
«Care elettrici, cari elettori, insieme con tanti di voi abbiamo cullato un sogno, ma noi sappiamo bene che per realizzare i sogni non c’è altra via che attraversare la notte. E sappiamo altrettanto bene che non sempre in questa nostra società arriva ciò che si è conquistato con sacrificio e fatica. Ma del resto, è anche per questo che una ventina d’anni fa ho scelto di impegnarmi attivamente in politica: per dare un piccolo contributo a rendere il nostro mondo più giusto. E devo dire che la fatica per le tante strade percorse in salita è stata ampiamente ripagata da un affetto e da una vicinanza che anche questa volta, e forse più che mai, non sono mancati. Penso ai tanti amici di partito, ai giovani democratici, ai sannicolesi che mi hanno sostenuta perché condividono con me l’amore per la mia Città e l’idea che bisogna, insieme, fare di più. Abbiamo provato a dare a San Nicola una rappresentanza in Parlamento. Non è andata come avremmo voluto, ma ciò non basterà a fermarci. Ho la consapevolezza che resto fortemente in debito nei confronti della mia Comunità, alla quale devo molto di più di un semplice grazie».

Lucia Esposito, in una intervista esclusiva che ha rilasciato al Corriere di San Nicola on line, ha detto -con indiscutibile determinazione dopo il torto subìto- che il suo impegno continuerà “con la stessa intensità che ho provato a metterci in questi anni”.
A cominciare da questi punti:
«Ci sono tre punti sui quali batterei in maniera particolare.Trovo semplicemente scandaloso che un automobilista del Sud debba pagare molto di più di un automobilista del Nord che, magari, ha anche al suo attivo più di un sinistro. Non siamo cittadini di serie B, e questo dovrà emergere in maniera limpida. Per quel che riguarda il reddito ai senza lavoro, credo che si possa cominciare con chi un lavoro lo ha perso per poi estendere il beneficio a tutti. Così come avviene in ogni angolo dell'Eurogruppo, con due sole eccezioni: Italia e Grecia. Le risorse si troveranno, così come sempre accade quando ci si pone degli obiettivi e si lavora seriamente per raggiungerli. C'è poi ovviamente il lavoro. Specialmente al Sud situazione drammatica, occorre fare molto e farlo anche in fretta. Per quel che riguarda l'ambiente penso di poter dire che la provincia di Caserta sia tra le aree maggiormente martoriate d'Italia: bonifica e lotta all'illegalità devono diventare due  dei temi guida».
Idee chiarissime anche in tema di smaltimento dei rifiuti: «Credo che ci si debba muovere lungo tre direttive: abbattimento della produzione dei rifiuti, differenziata ed innovazione. Non comprendo perché spesso si registri una sorta di chiusura nei confronti di ogni proposta in grado di sconvolgere gli equilibri attuali. Credo che con i necessari incentivi non soltanto si possa arrivare a risultati ottimi in tema di differenziata ma anche arrivare ad un netto abbattimento della produzione di rifiuti. E prima si comincia meglio sarà per tutti. Situazioni critiche cominciano a delinearsi anche in altre regioni oltre che in Campania».
Si parla tanto di novità e di rinnovamento...Lucia non usa mezzi termini: «Ritengo che in tema di rinnovamento ci si debba basare sul merito non dimenticando che anche l'esperienza conta. Non si può chiedere ad un medico di entrare in sala operatoria solo se non ha mai operato prima. Nemmeno se si tratta di un genio, sarebbe il disastro. In generale credo che un rinnovamento ciclico giovi alla politica, ma si rinnova anche puntando su persone che si impegnano sui territori, che hanno alle spalle un percorso. Ci si interroga spesso sui costi della politica. Al di là di una sacrosanta lotta agli sprechi, io mi interrogherei anche sulla qualità, oltre che sulle virtù morali, di coloro che chiamiamo a rappresentarci. La vera rivoluzione possiamo farla in cabina elettorale. Senza inutile demagogia e con un pizzico di sostanza in più. Il primo giudice dei cattivi politici deve diventare il cittadino. In caso contrario potremmo pagarla cara: un punto di pil in meno e vanno in fumo qualcosa come 16 miliardi di euro. Un punto di spread in più e saltano altri miliardi. Ed avremmo voglia di tagliare. Con dei buoni politici potrebbe, probabilmente, raggiungere un equilibrio virtuoso in pochi anni e lasciarci, finalmente, alle spalle questa drammatica crisi».
San Nicola la Strada, Terra di Lavoro...la "nostra" terra può dare un contributo decisivo: «Credo che ormai siamo giunti ad un punto cruciale: o si svolta o si affonda. Chi ama questa nostra città, e siamo in tanti, ha il dovere di porsi come obiettivo una sua crescita. Dalla cultura alla vivibilità, dall'ambiente alla produttività. Per finire ai particolari. Per parole come opportunismo e furbizia non ci deve essere più posto. Sediamoci attorno ad un tavolo ed assumiamo un impegno da persone d'onore in tal senso. Mettendo da parte le pur legittime ambizioni personali almeno per una volta. Credo che anche per quel che riguarda la crisi il contributo che può arrivare dai territori possa essere notevole. Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per consegnare ai nostri figli un futuro migliore. Nel caso di San Nicola, una città migliore».

Ed ora, non ci resta che aspettare un atto di buonsenso da parte di chi ha follemente sbagliato. I pidini di Caserta hanno minacciato di ritirare le proprie tessere se giustizia non sarà fatta. Lucia Esposito merita di sedere in Parlamento. Da lei potrà certamente venire un segno concreto di quel cambiamento di cui tanto si blatera in un’Italia dai contorni molto tenui ed indefiniti, dove la politica, di qualsiasi colore, ha fatto una brutta fine.
Lucia, ne siamo sicuri,
è molto più forte di chi l’ha messa vergognosamente fuori. Il Pd ha l’obbligo di dare una risposta molto chiara e precisa che dovrà arrivare anche ai sordi.
Altrimenti gli elettori, e i sannicolesi nella fattispecie, continueranno ad essere presi in giro quali vittime designate di un’ “Italia ingiusta”. Quell'Italia che tutti vogliono cambiare...continuando ad usare i mezzucci che l'hanno rovinata. 

Nicola Ciaramella


Lucia Esposito è nata a Caserta il 3 novembre 1970 ed è residente, da sempre, in San Nicola la Strada. Dal 1993 al 1997 è stata consigliere comunale prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare. Nel 1994 fondò, unitamente ad alcuni consiglieri comunali, tra cui il compianto Nicola Tiscione, il Partito Popolare a San Nicola la Strada dando ufficialmente vita al gruppo consiliare del Ppi.
Dal 1997 al 2001 ha ricoperto il ruolo di Presidente del consiglio comunale di San Nicola la Strada.
Nel 2001 è stata candidata alla carica di sindaco alla guida di due liste civiche: Popolari con Lucia e Lista Primavera. Nel 2003 ha aderito alla Margherita e poi al Partito Democratico. Nel 2006, rieletta consigliere comunale, viene chiamata a ricoprire per due volte l'incarico di assessore provinciale. Alle elezioni amministrative di Terra di Lavoro che portarono alla vittoria Alessandro De Franciscis, Lucia Esposito, con oltre 1.800 preferenze, risulterà la donna più votata in assoluto: poco dopo arriva la sua nomina ad assessore provinciale all’Università, legalità e trasparenza, una carica che lascerà circa due anni dopo, per contrasti interni al partito. Nel settembre 2008, poi, la nomina ad assessore provinciale all’Ambiente, che terrà fino alle dimissioni del presidente De Franciscis. Nel 2010 partecipa alle elezioni regionali dove risulta la prima dei non eletti con 8.323 voti.Nel dicembre del 2011 entra nel Consiglio Regionale della Campania (al posto di altro consigliere coinvolto in vicende giudiziarie) per restarci fino al novembre del 2012.