MAROTTA DOPO LA LETTERA DEL SINDACO


“E’ chi sbaglia che chiede scusa"


«Sbalordito! Questo è l’aggettivo più eloquente per definire il mio animo alla lettura degli auguri pasquali del “nostro” Sindaco.
C
on la sua lunga missiva appare come un marziano atterrato sulla terra senza conoscerne né la storia, né l’attualità, meno che mai il futuro.
Ha presentato un elenco infinito di problemi, da lui impropriamente definiti come “ereditati”, in barba al suo lungo trascorso tra i banchi della maggioranza quale artefice, nella veste di capogruppo, dell’attuale grave crisi.
A questi, noi aggiungiamo, per puro spirito “collaborativo”, un altro elenco di problemi ed incertezze ascrivibili ai due anni di suo diretto malgoverno.
Come fa a chiedere semplicemente scusa chi dallo scorso 4 luglio guida una Giunta con assessori senza deleghe (situazione probabilmente unica in Italia) a causa di uno scontro interno alla maggioranza?!
Proclama volontà di compiere “sforzi” ma da mesi non raccoglie alcuna sollecitazione che giunge dal PD, lasciando inevase numerose interrogazioni e richieste, calpestando così anche il principio ed il dovere della Trasparenza, così come avvenuto sulla vicenda “scodellatrici” e per le procedure adottate per l’affidamento dei chioschi.
Quanto alla gestione dei rifiuti, il tema è appena accennato nella nota “pasquale”, con una vaga promessa di riduzione dei costi di gestione del servizio (vedremo!). Si omette, cioè, sul capitolo più scottante dal punto di vista finanziario, ogni riferimento alla pessima e poco trasparente gestione del servizio che fino ad oggi è costato carissimo ai sannicolesi i quali, nonostante continuino a fare grandi sforzi per la raccolta differenziata, non hanno potuto beneficiare di alcuna riduzione della tariffa, dal momento che i benefici derivanti dalla differenziata continuano ad essere a totale vantaggio della ditta appaltatrice. 
Ci vuole coraggio a parlare di “casse comunali in sofferenza” dopo le dichiarazioni ufficiali del Segretario generale che parla di gravi anomalie e di bilancio sottostimato e soprattutto dopo aver sprecato denaro pubblico per realizzare il suo primo atto: la ristrutturazione del proprio costoso ufficio.
Quanto alle consulenze esterne, il Sindaco, coniugando il verbo al futuro, scrive “ridurremo” non potendo in alcun modo giustificare quanto già conferito come ad esempio l’incarico di collaborazione esterna ad un ex assessore per una spesa di 10.000 € per soli sei mesi. 
Lasci stare le grandi opere come la piscina ed i campi da tennis che cominciano ad assumere le vesti di cattedrali nel deserto. Per non parlare del teatro che si apprestare a “regalare” nonostante gli enormi sforzi economici compiuti dai sannicolesi. Si eviti, inoltre, di fare promesse in merito alle strade cittadine disastrate e non più percorribili.
Certo le responsabilità di una tale grave situazione andrebbero ripartite in primis con i suoi collaboratori politici senza “scaricarle” esclusivamente sui dipendenti. 
E’ apprezzabile che da solo chieda scusa alla cittadinanza ma sia meno generoso con i suoi compagni di viaggio che sono artefici, con lui, dell’attuale crisi cittadina.
Se proprio si sente votato al sacrificio, compia, almeno lui, un atto di serietà e si dimetta avendo tradito i suoi due principi cardini: continuità e managerialità».

(COMUNICATO STAMPA DI Vito Marotta, Segretario Partito Democratico Circolo di San Nicola la Strada)