TERRA AVVELENATA


...San Nicola non rientra fra i 47 comuni più inquinati della Campania, ma il tasso di mortalità per tumore è molto alto


Una terra malata, avvelenata, il cui futuro è stato ipotecato in nome del denaro. È noto da tempo che una parte della Campania vive un'emergenza ambientale e sanitaria di proporzioni enormi, una devastazione indicibile creata consapevolmente da traffici criminali di rifiuti pericolosi, nel colpevole silenzio istituzionale (o peggio ancora, in qualche caso nella piena connivenza). San Nicola non rientra fra i 47 comuni inquinati ma il tasso di tumori è elevatissimo e continua a crescere. Fino a quando non diventerà esecutivo il Registro dei Tumori, non sapremo mai con precisione a quanto ammonta il tasso di mortalità in Città. Tuttavia, secondo il noto oncologo e ricercatore Antonio Giordano, i dati a disposizioni dicono chiaramente che nel prossimo futuro 6 abitanti su 10 del territorio avvelenato si ammaleranno di tumore o di altre patologie gravi. Un biocidio, un'ecatombe al quale ancora non si pone l'adeguato rimedio. Il professore Antonio Giordano, direttore dello “Sbarro Institute for Cancer Research” della Temple University di Philadelphia e coautore del libro "Campania terra di veleni", torna a parlare della Terra dei Fuochi e a denunciare lo stato di emergenza sanitaria di cui è vittima l'intera area e i suoi abitanti. L'oncologo napoletano rilascia prima un'intervista a Il Mattino e poi una a Vincenzo De Luca per Rize Up nelle quali spiega senza mezzi termini che il futuro delle aree tra Napoli e Caserta, colpite dalla barbarie degli interramenti di scarti industriali nocivi (l'ultimo scoperto, in ordine di tempo, un pozzo di Caivano contenente cloruro di metilene, solvente vietato dall'UE e altamente cancerogeno) e dei roghi tossici, è molto più nero di quanto ufficialmente si voglia ammettere. Il 60 per cento della popolazione coinvolta, spiega il medico, sarà colpita da cancro o da altre patologie gravi. Sei abitanti su dieci, una cifra spaventosa: un genocidio. Cronaca di una morte annunciata da tempo. Da anni gruppi di cittadini, associazioni e comitati di San Nicola la Strada denunciano lo scempio e la crescente mortalità per tumore. Sul portale 'la terra dei fuochi' è persino presente una precisa mappa dei luoghi costantemente vittima dei roghi pericolosi. Alla naturale domanda su cosa si può fare, se esiste una soluzione al problema, il Professor Giordano risponde che non c'è altra via che la completa bonifica di tutta l'area coinvolta associata ad un programma di informazione e prevenzione sanitaria su tutta la popolazione residente. Un lavoro di stretta collaborazione tra Stato e amministrazioni locali, capillare tanto da coinvolgere Asl e medici di base. Un auspicio, per adesso, perché se è vero che un passo avanti è stato fatto con le tante scoperte che rendono sempre più difficile negare l'evidenza è pur vero che ancora ci si scontra contro grossi muri quando si parla di relazione diretta tra inquinamento da rifiuti tossici e malattie. Esempio lampante è la dichiarazione, recentissima, del ministro della Salute Lorenzin che attribuisce il picco di mortalità campana anche a cattivi stili di vita.


Nunzio De Pinto