Le...borsette di studio

Appena millecinquecento miseri euro stanziati dalla ricchissima amministrazione comunale per premiare gli studenti sannicolesi...
Le domande entro il 24 settembre.


Vanno presentate entro il prossimo 24 settembre, presso la sede dell’assessorato alla Cultura e Tradizioni Popolari, le domande per partecipare all’assegnazione di nove borse di studio, relative allo scorso anno scolastico, a favore degli alunni più meritevoli. Il concorso è riservato agli studenti delle ultime quattro classi delle scuole secondarie superiori, ed è articolato in modo che esse vengano assegnate ai primi tre studenti frequentanti gli istituti ad indirizzo tecnico, tre per quelli ad indirizzo umanistico e tre per l’indirizzo professionale, purchè residenti sul territorio cittadino. Ai primi classificati delle tre “specialità” verrà assegnato un premio di 230 euro, ai tre secondi 160 euro e ai tre terzi 110 euro. Le graduatorie saranno compilate tenendo conto dei voti riportati nella sessione estiva dell’anno scolastico 2004/05 (compresi i voti in Educazione Fisica e Condotta) e, in caso di parità, sarà presa in considerazione la consistenza economica della famiglia dello studente che concorre, dando la precedenza ai meno abbienti. Per tale motivo, gli studenti partecipanti devono accludere alla domanda la situazione di famiglia, la situazione reddituale 2004 (mod. ISEE), oltre, naturalmente, al certificato di promozione alla classe successiva con la votazione riportata nelle singole materie.

Una piccola riflessione. E’ di appena tre milioni di vecchie lire lo...sforzo compiuto dai ricchissimi amministratori sannicolesi per incoraggiare e premiare l’impegno nello studio (meno della metà del montepremi assegnato dal periodico Il Ponte nel 1993 agli alunni delle medie sannicolesi). Ma, si sa, i nostri governanti sono un po’ pidocchiosi quando si tratta di mettere mano alle “proprie” tasche. I soldi, questi qui, li spendono (e quanti!!!) -ma sempre quelli degli altri- solo se a dover salire sul podio sono loro. Solo allora sanno essere facoltosi e smargiassi. Cecilia docet...

Mamma mia, che taccagni!

nc