“La manutenzione della città nel paese delle meraviglie!”


Ultimo
comunicato del comitato “Città partecipata”


Esattamente un anno fa il Comitato cittadino consegnava al Comune di San Nicola la Strada 850 firme di cittadini che chiedevano all’Amministrazione comunale di “fare proprie le richieste della popolazione”, applicando nella spesa del denaro pubblico comunale le seguenti priorità:
-Manutenzione del manto stradale e dei sottoservizi;
-Abbattimento delle barriere architettoniche lungo i percorsi pedonali;
-Manutenzione del verde pubblico; 
-Realizzazione dei loculi cimiteriali, pagati dai cittadini e non consegnati.
Ebbene, cosa è stato fatto per rispondere ad una richiesta precisa, esplicita, messa insieme dalla volontà della cittadinanza e dal lavoro volontario dell’associazione?
Nulla, assolutamente nulla, si continua ad intervenire, dopo innumerevoli telefonate di protesta dei cittadini per otturare malamente un buco qua e là, con il risultato che le strade urbane restano perennemente bucate come una gruviera, i semafori rimangono spenti per una lampadina rotta (con grave pericolo di incidenti), aiuole pubbliche e fontane sono solo fonte di sporcizia, disordine e pericolo per i passanti.
Il senso della petizione rivolta lo scorso anno all’amministrazione era di chiedere alla maggioranza di governo un serio impegno per rendere più vivibile la città: sapevamo bene che le risorse sono poche, ma siamo anche convinti che il problema non è la scarsezza di risorse, è la mancanza assoluta di volontà politica di realizzare le cose che interessano alla cittadinanza.
Facciamo un semplice ragionamento: quanto si è speso, nel 2013, per pagare tutti gli interventi “a chiamata” per otturare cento, mille buchi o per tagliare l’erba in qualche aiuola dopo disperata pressione dei cittadini?
Non lo sappiamo esattamente, ma possiamo immaginare che questi lavori siano stati pagati utilizzando danaro messo a bilancio da qualche parte. Ma quanto costa lavorare in questo modo? Facendo continui interventi spot?
Non c’è bisogno di essere un esperto in economia per intuire che in questo modo si spendono molti soldi con scarso risultato. Se si avesse l’accortezza e la volontà politica di programmare la spesa, stipulando buoni contratti con ditte vincitrici di una regolare gara, anche con i pochi soldi disponibili si potrebbe ottenere molto di più con maggiore soddisfazione della cittadinanza!
Ma è tutto vano, l’anno scorso, quando presentammo al Sindaco le firme raccolte, questi concetti li avevamo espressi tutti, ma il risultato è stato veramente deludente.
E purtroppo non è la sola delusione che il cittadino sannicolese è costretto a vivere. Ricordiamo ancora una volta al Sindaco che siamo sempre in attesa di ricevere una risposta esauriente sul consumo di Enel della piscina comunale per la quale c’era stata una promessa telefonica con il nostro addetto stampa.

La Segreteria del Comitato Cittadino San Nicola Città Partecipata, 22/5/2014


-Pubblichiamo questo comunicato, anche se non contiene notizie e/o proposte come da noi richiesto quali condizioni imprescindibili  -a cui, peraltro, tutti gli altri comunicatori si sono uniformati-  perché in esso c’è un espresso sollecito ad una precisazione che, attraverso il nostro giornale, dovrebbe fornire il sindaco su un argomento oggetto di un precedente comunicato, come ci è stato riferito dal comitato attraverso una lettera informale fattaci pervenire.
Il comunicato, comunque, oltre a non contenere, come dicevamo, “notizie” (cioè fatti nuovi non ancora pubblicati) e/o “proposte” (cioè elaborazione di idee finalizzate, per esempio, a contribuire alla risoluzione di problematiche o alla creazione di nuovi progetti per la città), fa, nella parte conclusiva, delle affermazioni piuttosto gravi (noi non entriamo nel merito perché non è quello che, come giornale, ci interessa) che, se fondate su prove concrete e non su giudizi sommari, dovrebbero, per la verità, costituire oggetto di una denuncia da presentare alla magistratura e non di un comunicato stampa. Affermazioni che, comunque, secondo noi, se non fatte quale oggetto di formale denuncia, ledono decisamente i principi del civile confronto che noi da sempre amiamo e perseguiamo. Per non parlare delle implicazioni penali che ne potrebbero conseguire. Ricordiamo, infatti, che le ultime disposizioni in materia di responsabilità prevedono l’eventualità per i direttori delle testate giornalistiche di essere coinvolti nel caso in cui una loro pubblicazione fatta sotto qualsiasi forma (articolo, intervista, comunicato stampa, ecc.) sia oggetto di querela da parte di personaggi pubblici che si ritengono offesi. Beh, ci si lasci almeno questa soddisfazione, cari signori del comitato... Davanti ai giudici potremmo anche andarci a finire... Ma per cose scritte da noi e non per aver pubblicato roba scritta da altri. Siete d’accordo?
Riteniamo, pertanto, alla luce di tutto ciò, di non essere, da questo momento, più disponibili a pubblicare comunicati stampa di codesto comitato.
Diciamo grazie al comitato perché da oggi non ci invierà più comunicati stampa (i nostri sistemi informatici hanno già cancellato gli indirizzi dai quali non vogliamo più ricevere posta, che sarà cestinata automaticamente).
E gli diciamo anche prego per il grazie che certamente vorrà tributarci per la nostra storica disponibilità sempre offerta sin dai primi centesimi di secondo di vita del comitato.
Ci dispiace. Porgiamo i nostri saluti.

Dr. Gennaro Esposito, direttore temporaneamente incaricato