Impariamo a scrivere il nome della nostra città !



Mamma mia, quanta confusione! Moltissimi (indigeni, immigrati vecchi e nuovi, enti, privati ed istituzioni, politici, soloni e saputelli di tutte le estrazioni che abitano qui, per non parlare degli stranieri) ancora oggi non sanno scrivere il nome della nostra cara, amata “San Nicola la Strada”! Ne leggiamo, tutti i giorni, di tutti i colori e di tutte le fantasie. Nei comunicati stampa, nelle note, nella posta dei lettori.
Il contributo, inestimabile ed irrinunciabile, dello storico Francesco Nigro ha fatto chiarezza e precisione sull’argomento.


…S.Nicola la Strada, … San Nicola La Strada, … S.Nicola LS, …S.Nicola La strada… ora addirittura SNLS... 
Dio mio, quanta confusione!
Moltissimi, purtroppo -indigeni, immigrati vecchi e nuovi, enti, privati ed istituzioni- ancora oggi non sanno scrivere il nome della nostra cara, amata città! Ne leggiamo, tutti i giorni, di tutti i colori e di tutte le fantasie.
Nei comunicati stampa, nelle note, nella posta dei lettori, arriva di tutto!!! Tutte cose che continuamente sistemo, correggo. Con santa pazienza. Ma ora non ce la faccio più. E vi prego di capire.
Moltissimi, ripeto -e dico istituzioni, partiti, parti sociali, enti, privati, addetti stampa e chi più ne ha più ne metta- NON SANNO SCRIVERE IL NOME DEL NOSTRO COMUNE!!!
Assurdo! Una mancanza di sentimenti e di identità, una spaventosa approssimazione, una vergognosa disattenzione al nome della nostra città.
Meno male, e dico grazie di vero cuore al suo eccellente autore, esiste una pubblicazione al riguardo, il preziosissimo opuscolo dello storico Francesco Nigro che, pubblicato anche dal periodico Il Ponte, diretto dal sottoscritto, negli anni ottanta, fa chiarezza e precisione sull’argomento.
Cari amici sannicolesi, vecchi e nuovi, nati qui od altrove ma qui residenti, almeno Voi, sperando che anche i non abitanti si adeguino, almeno voi, Vi prego con tutto il cuore, IMPARATE E SCRIVETE CON ESATTEZZA IL NOME DELLA NOSTRA/VOSTRA CITTA’.
Sentitevi tutti, con il cuore, con i sentimenti, con senso di appartenenza, di San Nicola la Strada, della “vostra” San Nicola la Strada.
Vi prego, non scrivete più a caso, come vi capita e come vi viene, il nome della vostra -dite tutti “amatissima”- città. Non dite di essere sannicolesi solo perché qui abitate. Vi prego, non calpestate il nome della vostra città. IMPARATE A SCRIVERLO!!!
Dottor Nigro, a Lei grazie dell’incalcolabile valore della Sua vecchia pubblicazione che, a quanto pare -ripeto, sia da parte dei privati che delle istituzioni- è rimasta sepolta tra le cose belle e meravigliose della nostra storia.
Anzi, colgo l’occasione per ripubblicarla integralmente. Scannerizzandola dall’originale e ponendola in prima pagina per giorni, giorni e giorni… Fino a che non sarà compiutamente fatta propria da quegli abitanti di questa città che parlano, discutono, si incavolano, fanno i soloni e saputelli a destra e manca e poi NON SANNO NEANCHE SCRIVERE IL NOME DELLA LORO CITTA’.
Dopo "Il Ponte", che mi onoro di aver diretto, ora il "Corriere di San Nicola": grazie, dr. Nigro, per il Suo inestimabile contributo (che, spero, sarà letto da tutti per giorni e giorni a partire da adesso) che la dice, una volta per tutte, con intelligenza e precisione, senza confusione ed approssimazioni, su COME SI SCRIVE IL NOME DELLA NOSTRA CITTA’.

Nicola Ciaramella 
©Corriere di San Nicola 





















L'esimio storico sannicolese Francesco Nigro, autore, nel 1988, del pregevole opuscolo  -pubblicato in anteprima dal periodico Il Ponte diretto da Nicola Ciaramella (nella foto in alto, i relativi spezzoni del giornale)-  nel quale è spiegato, con dovizia di fonti e considerazioni, perché San Nicola la Strada è la esatta denominazione del nostro Comune. Speriamo che ne facciano tesoro i cittadini e soprattutto tantissimi "archi di scienza" che, all'epoca, probabilmente ancora non abitavano né conoscevano la nostra città.






San Nicola la Strada prende il nome da S. Nicola, vescovo di Mira nell'Asia Minore (le cui reliquie nell' XI sec. furono trasportate a Bari, da dove il suo culto si diffuse in tutta la penisola) e

dal toponimo “la Strada”, riferito all'antica Via Appia, realizzata, nel 312 a.C., per volere del Console e Censore Appio Claudio detto il Cieco, sulla quale sorge il centro abitato.


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