IL “SORTINO PENSIERO”

Il leader della lista Ncd a sostegno di Marotta sindaco spiega le ragioni della sua scelta

 


Riceviamo dal Dr. Domenico Sortino e pubblichiamo:


«Mi sono sentito in obbligo, dopo l’abbaiare ringhioso di alcuni ed il guaire di altri, di far conoscere il “Sortino pensiero” sulle cose cittadine.
Chi mi conosce sa che sono un “combattente” e che, quando sposo un’idea o un progetto, vado avanti con tutte le forze.
Orbene, dopo le varie vicissitudini degli ultimi quarantadue mesi di amministrazione civica, conclusasi malamente per beghe e trame portate avanti soprattutto da soggetti esterni alla stessa, vengo a spiegare perché ho aderito al progetto per “Un nuovo modo di amministrare” che fa capo all’Avv. Vito Marotta.
Siamo qui tutti a piangere sul “latte versato del dissesto” che ha portato e porterà ancora aumenti di tasse e servizi.
Preoccupiamoci soprattutto del poco spazio rimasto e scampato alla selvaggia speculazione edilizia degli ultimi decenni;
-dei cosiddetti “monti” già “appetiti” e che dovranno essere urbanizzati. Come ciò avverrà, possiamo già immaginarlo;
-delle “cattedrali nel deserto” ovvero del Teatro da 600 posti, della Piscina, del Luogo del ping pong, allo stato attuale male utilizzati o addirittura inutilizzati.
A chi si deve tale dissesto? La risposta è pressoché univoca: a chi, incurante del bene comune, ha anteposto i propri interessi pensando solo ad incrementare il già cospicuo proprio patrimonio.
Non solo: anche ai tanti “servi sciocchi” e “cani fedeli” in attesa di prebende, incarichi, benefici vari o delle “briciole” che il “Re redivivo” vorrà ancora una volta dispensare con la consueta “grazia” che promanerà dalla “sovranità assoluta”.
Ma questa non è buona politica; anzi non è nemmeno politica. Ci vuole altro.

Amministrare bene non è mai anteporre i propri particolari interessi a quelli della comunità intera.
A tal proposito, mi piace, concludere queste mie considerazioni con le parole di Sandro Pertini che suonano come un monito perenne per chi aspira ad occuparsi di politica vera:
Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una sola, perbacco!, e vale per tutte le manifestazioni della vita. E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico. E’ un affarista, un disonesto!”. Domenico Sortino, “cittadino – contribuente” ».