La Fontana del Carolino in odore di restauro


Continua l’impegno della Pro Loco per recuperare i simboli storici di San Nicola la Strada: dopo l’edicola della Madonna delle Grazie, è la volta della Fontana borbonica di Vicolo Mirri.


Oltre al restauro dell’edicola votiva dedicata a Santa Maria delle Grazie ubicata sulla facciata del Convitto Borbonico (i cui lavori sono iniziati proprio in queste ore), la ProLoco di San Nicola la Strada ha annunciato un intervento finalizzato al recupero di un altro grande e significativo manufatto storico della città, ovvero la Fontana borbonica posta all’incrocio tra Vicolo Mirri e Via Santa Croce. L’ente di promozione turistica sannicolese, presieduto da Carletto D’Andrea, nel sottolineare che entrambe le opere saranno realizzate a proprie spese, ha fatto sapere che, al riguardo, è in corso la presentazione di una proposta all’amministrazione comunale.

La artistica fontana fu realizzata nel 1851 dall’architetto Domenico Rossi, su commissione del sovrano borbonico, che ne fece dono alla cittadinanza.
Essa rappresentò uno dei tantissimi terminali
dell’Acquedotto Carolino, il grandioso progetto di ingegneria idraulica elaborato tra il 1753 ed il 1770 da Luigi Vanvitelli per il re di Napoli, Carlo di Borbone (in onore del quale fu così denominato), che permetteva il convogliamento di risorse idriche dalle sorgenti del Taburno per rifornire i siti reali casertani (il parco della Reggia con tutte le annesse strutture) e le popolazioni abitanti nelle zone limitrofe.
Ma oltre ad essere fonte primaria di acqua potabile per i cittadini, la fontana del Carolino, come si evince da alcune testimonianze rinvenute in documenti storici, funse per svariati anni anche come abbeveratoio per buoi e cavalli dei quali si servivano i contadini per trasportare le merci agricole dalle campagne.
Abbandonata, infine, con l’avvento della cosiddetta “modernità”, per lungo tempo, fu poi restaurata nel 1995 grazie al preziosissimo interesse dell’allora sindaco Francesco Nigro, rinomato cultore di storia e tradizioni locali.

Non si può non applaudire a queste due iniziative, che mirano dritte al recupero di quei pochi, ma meravigliosi “residuati” storici di San Nicola la Strada fortunatamente sfuggiti alla pluridecennale invasione cementificatoria che ha stravolto, fino a quasi farla scomparire, l’identità di un piccolo bellissimo ameno borgo cittadino, divenuto superpopolata e confusa metropoli senza anima e con problematiche mai prima conosciute.
 
Riscoprire i monumenti "sepolti" di San Nicola la Strada è segno di amore e di devozione nei confronti della sua storia, della nostra storia, la storia di chi qui è nato, di chi qui abita, di chi ai suoi figli vuole trasmettere i valori genuini di questa terra percossa, ma mai doma di fronte ai sempre più incalzanti pericoli dell'oblio e della negligenza.

Nicola Ciaramella

 

La Fontana del Carolino ubicata all’ingresso del Vicolo Mirri (proprio per questo denominato, in dialetto locale, “inte ‘a funtana”) come la vediamo oggi, dopo anni di abbandono e di continui atti barbarici perpetrati a suo danno (foto di Luigi Cirillo).


La Fontana dopo il restauro del ’96 fatto eseguire dall’allora sindaco Nigro. La foto è tratta da una delle quattro “cartoline della città” fatte realizzare, a sue spese, da Nicola Ciaramella nel 2005 per raccogliere fondi a favore della edificanda nuova chiesa della Rotonda. 


Particolare con la Fontana tratto da una eccezionale foto dall’alto realizzata dal Corriere di San Nicola nel 2004 (da Videogallery del sito corrieredisannicola.it)


La Fontana a dicembre 1987 (foto di Renato Ciaramella)


La lapide, anch’essa da re-sistemare, intitolata a Giuseppe Mirri all’ingresso del vicolo ad egli intitolato. Mirri, maggiore garibaldino, viene ricordato perché proprio a San Nicola la Strada, il 17 novembre 1860, stilò il rapporto sul combattimento di Castel Morrone avvenuto tra camicie rosse e borbonici in data 1° ottobre 1860. Questo il testo della iscrizione: “A RICORDO DI GIUSEPPE MIRRI MAGGIORE DEI GARIBALDINI CHE A SAN NICOLA LA STRADA IL 17 NOVEMBRE 1860 SCRISSE IL RAPPORTO SUL COMBATTIMENTO DI CASTELMORRONE DEL 1° OTTOBRE 1860”.

 

 

La targa che ricorda il restauro della Fontana eseguito nel 1996. Così c’è scritto: “FONTANA DEL CAROLINO CONCESSIONE BORBONICA SECONDA META’ XIX SECOLO RESTAURATA NEL 1996”.