Mai si spenga la “lummenera” !

Resiste e rivive, grazie alla Pro Loco, una delle più vecchie tradizioni popolari sannicolesi.

 

Si è svolta sabato 5 dicembre sera, come da tradizione, in un tripudio di allegria popolare, “ ‘a lummenera ‘e santu nicola” organizzata dalla Pro Loco di San Nicola la Strada in collaborazione con il nucleo della Protezione Civile e con il patrocinio del Comune.
Anche quest’anno, dunque, per la prima volta in Via Fuga, una vigilia di San Nicola all’insegna di falò, buon vino locale e gustosa “pasta e fagioli” per festeggiare il Santo in arrivo.
«‘A lummenera e Santu Nicola» è probabilmente la più vecchia delle tradizioni sannicolesi legate ad un evento religioso.
Si svolge la sera del 5 dicembre, alla vigilia dell’annuale ricorrenza di San Nicola, Santo Protettore della città, con l’accensione, su un suolo del territorio comunale, di un grosso falò realizzato con legna preparata da volontari.
La “lummenera” era, anticamente, un rito propiziatorio celebrato con la speranza di ottenere dal Santo in arrivo prosperità e gioia. La sera del 5 dicembre, “ispirati” dai versi della filastrocca “Suonno si viene, viene alla buon’ora all’ora ca’nasceva Santu Nicola”, tutti gli angoli delle principali strade del paese venivano illuminati dai falò. Al “Tuorno” e al “Trivice” (i due quartieri storici di San Nicola la Strada, ovvero la Rotonda e la Piazza) si faceva a gara a chi riusciva a realizzarli più grandi, più luminosi, più durevoli.
Ma era soprattutto un momento di gioia per gli abitanti. Tanti i racconti (i “cunti”, episodi per lo più di vita vissuta) che i vecchi e saggi anziani porgevano ai presenti; tante le nuove conoscenze che si intessevano tra gli abitanti; tanti gli assaggi di vino nuovo, tante le “mangiate” di prodotti (pasta, pettole, fagioli) dell'artigianato gastronomico locale, tante le abbuffate di dolci fatti in casa, tanti i giochi organizzati non solo dai fanciulli ma anche dalle persone adulte; tanti i balli e le tammurriate che allietavano la serata. Momenti, indubbiamente, di grande, concreta socializzazione per tutti, vissuti all’insegna della semplicità.
Una tradizione che oggi la ProLoco, in virtù di un impegno incessante teso a salvaguardare e conservare il ricco patrimonio della cultura e delle tradizioni sannicolesi, cerca in tutti i modi di non far morire. Una difesa a denti stretti che l’ente di promozione turistica presieduto da Carletto D’Andrea ha tra i suoi compiti primari.

Renato Ciaramella