“A San Nicola per viverci, non per dormirci”


 

Giuseppe Brandi, ex coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, già candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali, ha aderito ad Azione Nazionale e creato un nuovo gruppo pubblico di facebook: La città in cui siamo nati o dove abbiamo scelto di vivere deve essere innanzitutto un’occasione di partecipazione”.  


"Sono qui perché innamorato di questa città
. Il mio vuole essere un contributo per risolvere i problemi di San Nicola la Strada e restituirle luminosità”: con queste semplici, esplicative parole, Giuseppe Brandi ebbe ad annunciare, in una videointervista al Corriere di San Nicola rilasciata agli inizi dello scorso maggio, la sua candidatura a sindaco di San Nicola la Strada, alla guida della lista “Fratelli d’Italia”.
Era la sua prima volta nella nostra città. L’affermato avvocato, infatti, 47 anni, cittadino sannicolese dal settembre 2010, reduce da impegni politici svolti nella sua natìa Napoli, non aveva mai partecipato a precedenti elezioni comunali di San Nicola la Strada.
Tutto lì. Solo l’ufficializzazione di una decisione. Campagna elettorale niente. Nessuna convention, nessun incontro alla presenza di politici dai nomi altisonanti. A diffonderne il pensiero e le idee non conferenze stampa o incontri pubblici come hanno fatto quasi tutti gli altri, ma semplicemente il suo profilo facebook ed il suo social gruppo. Tutto detto con la tastiera, magari anche con errori di battuta per la fretta di scrivere e comunicare con immediatezza e spontaneità. Senza formalismi, senza pregiudizi. Con schiettezza e genuinità. Con la tipicità classica di chi ha personalmente da dire e non da far dire.
Del resto, erano state queste le caratteristiche del personaggio che più avevano impressionato l’intervistatore quella mattina in Via XX Settembre, dove tanti anni fa aveva abitato e lavorato il calzolaio più famoso e simpatico della vecchia San Nicola, “Tianella”, e dove, a pochissime decine di metri, in una stanzetta da letto con pareti un po’ umide, lo stesso, nostalgico intervistatore, sessantatre anni prima, era nato.
Giuseppe Brandi ha un modo tutto particolare di discorrere. Parla di tutto e di più, come se a San Nicola la Strada ci fosse sempre stato, con una facilità impressionante, con un linguaggio estremamente semplice. Non vuole complicare mai i suoi messaggi a chi lo ascolta: niente fronzoli e tanti sorrisi; giovialità a iosa, quasi a tagliarla a pezzi per portarsene poi un po’ a casa; niente parole difficili, tutto detto a parole sue, senza nulla copiare ed incollare.
Poi le elezioni. Giuseppe Brandi prese 227 voti, pari quasi al 2%. Prima di lui, in classifica, tutti gli altri sette candidati. Un buon risultato, considerata la totale assenza di una campagna elettorale. Che non volle fare. Perché amò presentarsi nel modo più semplice, con la sua faccia, con la sua onestà intellettuale, con la sua coinvolgente simpatia. E a dimostrazione di quanto non valgono poi granché spersonalizzanti congressi o cosiddette “discese” tra la gente, propagande scelte e preferite da altri, soltanto pochissimi voti in più di lui prese chi, invece, aveva letteralmente fatto un investimento sulla sua candidatura a sindaco, con alle spalle estese famiglie e consolidati consensi.
Giuseppe Brandi non riuscì ad ottenere un posto in consiglio comunale, ma poco dopo, agli inizi di agosto, fu nominato Coordinatore cittadino per San Nicola la Strada di “Fratelli d’Italia”, “con viva soddisfazione di Marco Cerreto”, come ha tenuto ad evidenziarci, riferendosi al membro della direzione nazionale del partito, nonché del coordinatore provinciale Fulvio Campagnuolo. Un compito che ebbe a svolgere con cura ed attenzione alle problematiche locali, con competenza ed elaborazioni di idee continuamente sottoposte alla platea dei cittadini.
Poi, agli inizi di novembre, giungeva alla redazione del Corriere di San Nicola un comunicato stampa intitolato «
Enzo Pagano: "Sono felice di iniziare da San Nicola la Strada gli incontri ufficiali nei Circoli della Provincia”», nel quale, tra l'altro, si leggeva che "...sia Vincenzo Pagano che l’esponente Nazionale di F.d.I.-AN Gimmi Cangiano hanno voluto pubblicamente ribadire che il Coordinatore Territoriale e portavoce di San Nicola la Strada è Franco Di Spazio».

-Avvocato Brandi….., ci siamo sicuramente persi qualcosa…. Cosa è successo tra agosto e novembre 2015 nel circolo sannicolese di Fratelli d’Italia? Ma il coordinatore non era più Lei?... Perché non lo fatto sapere al nostro giornale? …

«Alle passate amministrative sono stato candidato sindaco nella lista di Fratelli d’Italia, accettando l’incarico a pochi giorni dalle elezioni. Pur nella consapevolezza di non poter competere con compagini di partiti e movimenti che si erano già bene organizzati e radicati sul territorio sannicolese, ho avvertito la necessità di trasferire entusiasmo a quella parte di elettorato di destra che si era sentito orfano di sostanziale rappresentanza e di iscrivere un’ipoteca sulla opportunità di costruire una destra unita e aperta, dove tutti potessero riconoscersi. Il risultato raggiunto, non certo strepitoso ma apprezzabile, è stato la conseguenza dell’impegno profuso da pochi “compagni di squadra” che hanno sottratto tempo e risorse economiche al proprio lavoro, all’interno di una lista scarna composta di soggetti fantasma che hanno espresso zero preferenze.Mentre gli pseudo dirigenti locali, nonostante le obiettive difficoltà, sono rimasti nelle retrovie ben nascosti piuttosto che esporsi in primis nella difficile competizione elettorale; il loro unico impegno è stato quello di promuovere solo la campagna elettorale per le elezioni regionali mediante il “sostegno” al proprio candidato di riferimento, rivelatosi davvero scarso. Questione di stile, etica, dignità e moralità, che sono quei valori che un vero leader dovrebbe infondere e trasferire. A luglio 2015 venivo legittimato ad aprire un circolo territoriale dall’ex coordinatore provinciale, Ing. Fulvio Campaguolo, in primis perché lo statuto lo consente, e in secondo luogo perché avevo presentato un numero di iscritti superiore a dieci (requisito necessario richiesto dal citato statuto) mentre il geometra Di Spazio (non si comprende la mancata candidatura di quest’ultimo e della figlia che vanta di essere consigliere provinciale del partito) non aveva né prima delle elezioni né dopo un numero di iscritti tale da legittimare un circolo su San Nicola la Strada. Inoltre, Fulvio Campagnuolo, comprensibilmente e diligentemente, aveva inteso estendere la carica di consigliere provinciale a coloro, come il sottoscritto, che si sono battuti nella difficile campagna elettorale dello scorso maggio. In data 6 ottobre 2015, abbiamo appreso che la federazione provinciale di Caserta è stata commissariata. L'arbitraria ed illegittima sostituzione del coordinatore provinciale Fulvio Campagnuolo, nonostante l'eccellente lavoro di quest'ultimo, ha determinato la mia decisione di uscire da “Fratelli d'Italia”. Ho raccolto 183 consensi ottenuti in pochissimo tempo, visto che il partito a San Nicola la Strada non lo conosceva nessuno. Credo di conoscere singolarmente tutti coloro che hanno voluto onorarmi del loro consenso. Un partito “serio” non può essere appannaggio dei “pruriti” di un singolo soggetto. Persino l’attuale coordinamento provinciale è inficiato di illegittimità per violazione delle più elementari norme statutarie. Se avessi voluto restare, né l’attuale coordinatore provinciale né, tanto meno, il portavoce di San Nicola la Strada avrebbero potuto impedirmelo. Un partito non può essere avulso dal principio di democrazia senza con ciò mortificare e amputare l’anima di quello spirito di aggregazione e libertà di pensiero, che proprio un consesso politico dovrebbe infondere. Tuttavia, gli elementi sostanziali sottesi andrebbero verificati in altra sede».

-Intanto rinasce AN. Ma non è Alleanza Nazionale. Si chiama Azione Nazionale. Si dice che non è un partito, la nuova An dei quarantenni…Ma cos’è?... Come si pone nel panorama della destra in Italia? Lei che ruolo riveste?

«Mi riconosco nei principi di una destra solidale, democratica e nazionalista. Il progetto di Marco Cerreto, dirigente nazionale del movimento di Azione Nazionale, di cui io sono un semplice aderente, è soprattutto quello di restituire una “casa ideale” a tutti coloro si sono sentiti espropriati dei principi fondamentali di una destra identitaria, da una deplorevole deriva oligarchica che non rendeva un partito “scalabile”. Allora, ecco la necessità di creare un movimento aperto, snello. Non ci saranno messia, né padroni. Un movimento trasversale che si apre a quei giovani che (come ha affermato Cerreto) in maniera solidaristica, comunitaristica, voglia dare il proprio sostegno, con la propria passione, al servizio di questo movimento. Il vero protagonista sarà il territorio. Chiunque potrà iscriversi e partecipare in maniera democratica, con assoluta autodeterminazione e libertà, senza possibilità atti arbitrari e commissariamenti strumentali e speculari “provenienti da Roma”. Nella cornice dei valori in cui ci riconosciamo, vi sono soprattutto quello della patria e della sovranità nazionale. Tutti gli iscritti potranno partecipare alle fasi decisionali del movimento nazionale. Favoriremo la nascita di liste civiche sul territorio con le quali già competeremo alle prossime elezioni amministrative. Siamo capaci, competitivi e onesti. Nessuno si senta esclusivo detentore del valore della legalità».

Giuseppe Brandi ha creato, recentemente, un nuovo gruppo pubblico su facebook intestato "A N - San Nicola la Strada", che ha già raggiunto oltre cinquecento iscritti e che quotidianamente offre occasioni di discussione e di confronto sulle problematiche locali e non solo. 
Il Comune di San Nicola la Strada” -scrive nella presentazione del social- “ha visto negli ultimi due decenni una forte trasformazione demografica (con l'insediamento di un rilevante numero di abitanti provenienti dalla città di Napoli, ovvero dalla sua provincia), urbanistica e infrastrutturale che ha modificato sostanzialmente non solo il territorio e l’ambiente urbano ma anche le reti sociali di appartenenza civile e politica. Pur in un quadro generale di sostanziale tenuta della qualità della vita, dell’ambiente e della struttura sociale, sono presenti segnali di disagio e problematiche proprie delle società sviluppate contemporanee, non ultimo un individualismo sempre più marcato che rischia, tra l'altro, di attenuare quel sentimento civico, quella tensione verso il bene comune, che deve caratterizzare le relazioni sociali in questa città, sia nella sfera individuale sia nelle forme dell’agire collettivo. Quali pratiche partecipative sarebbero da incoraggiare? La città è un’occasione di partecipazione. La città, non solo edifici e strade ma persone e dipende da ognuno tessere la rete di relazioni per vivere la Città dove siamo nati, dove abbiamo scelto di vivere o lavorare. Insieme per essere responsabili della trasformazione della città e dei cittadini con uno strumento in più, internet. A coloro che, come chi scrive, provengono dalla provincia di Napoli ed hanno (condivisibilmente) scelto di vivere e crescere i propri figli a San Nicola la Strada, è rivolto l’invito forte ad una indispensabile azione di partecipazione anche mediante la costituzione di comitati spontanei e organizzazioni volte alla realizzazione di progetti di interesse generale in nome di rivendicazioni particolaristiche che non vanno oltre al “perché non io”. San Nicola la Strada non deve e non può essere una “città dormitorio”. Non restiamo avulsi da ogni partecipazione e disegno politico rivolto a pochi!

Sembra che non ci siano dubbi. Giuseppe Brandi, sannicolese non “doc”, ama veramente moltissimo San Nicola la Strada, la città dove ha scelto di vivere con la propria famiglia e dove vuole che crescano i propri figli.

Nicola Ciaramella