La strenna del dottor Sortino

Si è impreziosita di una eccezionale ultima “scoperta” la collezione culturale dell’appassionato medico sannicolese: un libro di metà Ottocento, “scovato” in una libreria di Torino, in cui è narrata la storia del Convitto Borbonico di San Nicola la Strada con una bellissima litografia antica di Piazza Parrocchia. Numerati e donati centonovantanove estratti del volume.

 

E’ nota la grande passione del Dr. Domenico Sortino, attuale assessore comunale di San Nicola la Strada, per il collezionismo culturale. Libri, documenti e stampe antiche, manufatti di arte araldica e religiosa sono, tra gli altri, i pezzi forti del suo “museo” personale a cui dedica continuamente attenzione e piacere di ricerca. In alcune occasioni anche donandone parte a persone o enti con l’intento di aprirne la conoscenza a più vaste platee possibili di amatori e curiosi. Ricordiamo, a tale riguardo, l’omaggio da egli fatto (anche nella qualità di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme) alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nel dicembre del 2010, di un reliquiario contenente una reliquia "ex ossibus" del Beato Bartolo Longo, nonché, nel marzo del 2013 e sempre alla Chiesa “Madre” di San Nicola la Strada, la donazione di una eccezionale reliquia della Santa Croce. Inoltre, nel febbraio del 2013, Domenico Sortino donò all’amministrazione provinciale di Caserta una stampa di stupefacente importanza storica raffigurante i primi agenti di polizia ambientale in epoca borbonica.

L’ultimo “ritrovato” della sua preziosa collezione è un libro dall’inequivocabile sapore sannicolese…

«Mi trovavo lo scorso anno a Torino -ci ha raccontato con la commozione tipica di uno studioso che ha appena messo le mani su una sua eccezionale scoperta- e mentre camminavo nella bellissima e caratteristica Galleria Subalpina, in pieno centro, fui attratto dalla Libreria Antiquaria Gilibert, che mi evocava immagini di un certo fascino antico al quale non seppi resistere. Entrai come spinto da qualcuno, catturato da un qualcosa che non riuscivo ancora a comprendere. Rovistando con gli occhi tra gli scaffali esposti al pubblico, fui calamitato da un libro dalla copertina in cartone nero maculato e dalla preziosa legatura coeva, cioè realizzata all'epoca della edizione, in pelle marrone con titolo e decori in oro al dorso e piatti in tela decorata a freddo. Sul frontespizio si leggeva “La tromba - strenna militare - per cura di Giuseppe Vincenzo Curcio - Anno III - 1853 - Reale Tipografia Militare Napoli” ... e, al centro, il verso di Dante “Or convien che per voi suoni la Tromba”, tratto dal canto diciannovesimo dell' “Inferno” (il “capitolo” della Divina Commedia in cui il Sommo parla della bolgia in cui sono puniti i fraudolenti, tra i quali i simoniaci, rappresentati da Simon Mago, personaggio degli Atti degli Apostoli che intendeva acquistare con il denaro la facoltà di fare prodigi e dal cui nome deriva il termine simonia –ndr). Chiesi il permesso di sfogliarlo. Mi fu concesso dal titolare del negozio con un sorriso quasi consapevole di quello che vi avrei trovato e che mi accingevo a leggere e vedere. Quel frontespizio era tutto un programma, come quella libreria a conduzione familiare dove si trovavano ingredienti allettanti per la mia fame di appassionato di libri culturali ed artistici, libri di letteratura, libri antichi, fotografie d'epoca e manoscritti antichi. Una parte del mio mondo. Poi, a pagina 25, i miei Inizio moduloi mieiiocchi smisero di roteare… Caserta - Convitto di orfane militari a S. Nicola alla Strada - Quando avrai soddisfatto in Caserta il desiderio di ammirare le delizie della Reggia maravigliosa muratavi dal III Carlo di Borbone, d’immortale ricordanza, i giardini, i boschetti, i laghi, la sorprendente cascata, e poi quel delizioso S.Leucio, che è l’Eden ammirato da tutti, gli abbellimenti e le aggiunzioni fattevi dall’avventuroso suo emulo, l’Augusto nipote Ferdinando II; quando avrai veduto come l’espressione del pensiero, la parola, corra del pensiero più ratta, mercé l’arteficio del telegrafo elettrico; volgiti a spettacolo più grato al tuo cuore, ad osservare cioè come la pietà dell’insigne Monarca abbia, anche ivi, provveduto all’altrui miseria e sventura con isvariati istituti di Beneficenza….”.
…E quindi, a seguire, come leggiamo dall’originale che il dr. Sortino ci mostra e che personalmente ci sfoglia con la visibile paura che le nostre mani possano solo semplicemente toccarlo, una elencazione delle opere pie costruite nei nostri dintorni: dalla “Casa di Mendicità fondata in Marcianise” alla “Casa di educazione gratuita delle giovinette che sulla piazza del Vescovado di Caserta sta costruendosi” e “all’ Ospedale Civile”, per dirigersi sul “cammino che mena al vicino Comune di S. Nicola alla strada”, dove la narrazione si ferma per contemplare e descrivere in tutta la sua magnificenza ed in tutto il suo significato il “Real Convitto ed Orfanotrofio della Madonna delle Grazie”: un documento storico di eccezionale rilevanza (che integralmente riportiamo a beneficio dei lettori e degli studiosi), dal quale ben si apprendono e si comprendono ampi dettagli, motivazioni, aspetti e spiegazioni atte a far conoscere in tutta la sua essenza, per quanto ancora già non si sapesse, l'opera monumentale più importante di San Nicola la Strada (oltre alla chiesa madre vanvitelliana), icona storica ed emblema di quel progetto, tanto desiderato, di iscrivere il nome della nostra città nell’ancora lontanissimo e finora soltanto agognato album delle “bellezze” elette a mèta del turismo culturale della nostra provincia.
Il sobbalzo più forte lo ebbi quando, poche pagine più avanti, i miei occhi si imbatterono in una tavola litografica, ripiegata per essere contenuta nelle misure del libro, riportante un disegno con veduta del Convitto: una testimonianza di insuperabile valore storico ed artistico della nostra Piazza Parrocchia a metà Ottocento”: il racconto di Sortino ci coinvolge, da sannicolesi qui nati ci commuove.
Il titolare della libreria -continua spedito il dottore- si accorse del mio stupore... se lo aspettava; mi aveva già letto negli occhi, sin dal primo momento in cui entrai nel negozio. Non mi ricordo quanto pagai quel libro, non mi interessa più di tanto. Ero semplicemente estasiato da cotanta bellezza. Mai mi sarei aspettato di trovare quella cosa in una vecchia libreria di Torino».
La Strenna Militare “scoperta” dal Dr. Sortino contiene, oltre alla descrizione e al disegno d’epoca del Real Convitto di orfane dei militari di San Nicola la Strada, interessanti articoli e componimenti poetici come quello dedicato al telegrafo elettro-magnetico, un sonetto per Sant'Eustachio, protettore di Matera, la Fonderia per cannoni nel Castello Nuovo, l'opificio di Pietrarsa, ecc. Fra gli autori degli scritti compaiono Michele Leoni, Nicola Ferrarelli, Francesco Silvestre, Adelaide Amendolito Chiulli ed altri.
Domenico Sortino, sannicolese non doc (qui vive e ci lavora da trentasette anni), che San Nicola la Strada ha nel cuore, ne ha estratto le pagine in cui sono menzionati il nome della nostra città ed il Real Convitto. Le ha raccolte in un opuscoletto fatto stampare in 199 esemplari. Ogni copia è numerata, come nei manoscritti e disegni d’autore. Una di esse, l’esemplare numero 60, ha voluto regalarla al Corriere di San Nicola, “notoriamente sempre attento
alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città di San Nicola la Strada .
E noi ce la teniamo stretta tra i nostri documenti più amati, non senza averla prima resa visibile, come qui facciamo, ai lettori e concittadini sannicolesi nei quali alloggia sempre più forte ed indissolubile l’amore per la nostra storia e per la nostra cultura.

Grazie, Dr. Sortino! Al prossimo, come sempre preziosissimo, regalo! 

Nicola Ciaramella

 

Immagini dal libro originale:

 

 

 

 

 

 

 

 Tutto l'estratto fatto stampare da Sortino in 199 copie:

 

 

 

 

 

 

 

 

La stupenda litografia della stupenda Piazza Parrocchia a metà Ottocento

 

 

Piazza Parrocchia oggi ...

 

 










Il dr. Domenico Sortino