“Dure conseguenze per i cittadini se il PUC non verrà approvato nei termini stabiliti!”

Fine luglio data massima per l’imprimatur al piano urbanistico comunale. L’Ing. Vincenzo Russo Spena, apprezzato esperto del settore, noto per aver redatto dieci anni fa il progetto dell’attuale area mercatale, rivolge specifico invito al sindaco Marotta ed elenca i danni insorgenti in caso di mancato rispetto delle scadenze.

 

 

Noto per aver redatto il progetto della polifunzionale Area mercatale di Via Grotta con annesso teatro comunale, approvato dalla giunta comunale nel febbraio del 2005, l’ingegnere Vincenzo Russo Spena, 44 anni il prossimo agosto, di cui si ricorda anche la candidatura a consigliere comunale nelle ultime consultazioni elettorali, è uno dei professionisti più apprezzati di San Nicola la Strada.
Nell’approssimarsi della scadenza dei termini relativi alla redazione e alla approvazione del Piano Urbano Comunale (PUC), previsti per luglio di quest’anno, ed in qualità di esperto del settore, egli ha voluto esprimere il suo qualificante parere su un argomento vitale per il futuro della nostra città, dove in gioco, oltre al suo ridisegno urbanistico, c’è anche quello legato ai risvolti della sua crescita sociale.
Il piano urbanistico comunale” -ha detto Russo Spena- “è uno strumento di gestione del territorio comunale che regola la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale del Comune di pertinenza. Esso nasce dalla necessità di aggiornare ed integrare il vecchio piano regolatore generale, al fine di adeguarsi alle nuove direttive regionali in termini di coordinamento del territorio. Il nuovo PUC dovrà essere redatto da tecnici specializzati in pianificazione urbanistica, architetti e/o ingegneri specializzati, con l'aiuto di geologi e di avvocati. La competenza nella scelta di tali professionisti spetta ai comuni in base alle linee guida date dalla normativa nazionale e regionale”.
La sua attenzione è particolarmente rivolta ai termini temporali prefissati dal legislatore per la sua realizzazione: “Finora ci sono già state tre proroghe e bisogna vivamente sperare che non ce ne sia un’altra. Il nuovo PUC deve assolutamente essere redatto e pervenire al consiglio comunale, per l’approvazione, entro il 31 luglio 2016. In caso contrario sarebbero gravi le conseguenze che ricadrebbero sul cittadino medio. Infatti, se esso non venisse approvato entro questo termine, il territorio comunale, con l’esclusione dei piani urbanistici vigenti e già approvati (piani di lottizzazione convenzionata, piani di recupero, ecc.), assumerebbe la connotazione di Zona Bianca, ovvero sarebbe assoggettato alle prescrizioni di cui all’art. 9 del DpR n° 380/2001, il quale stabilisce dei forti limiti al godimento della proprietà privata dei singoli cittadini. In altre parole, non sarebbero possibili interventi edificatori, se non di modestissima entità (0,03 metri cubi per metro quadro), anche sui suoli che ad oggi risultano edificabili, con indici molto più alti, tipo le attuali zone B. Sarebbero, pertanto, possibili soltanto interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento conservativo e di restauro”.
La mancata approvazione del PUC comporterebbe, inoltre, “il decadimento del Piano Regolatore Generale e verrebbero meno i presupposti di applicazione del Piano Casa proprio perché non ci sarebbe più il presupposto di strumento urbanistico vigente. Tale decadenza comporterebbe, nel contempo, anche l’inapplicabilità della L.R. n° 15/2000, ossia, non sarebbe possibile effettuare il recupero abitativo dei sottotetti, a cui molti cittadini sono ricorsi, per sistemare una volta e per tutte l’annosa abitabilità degli stessi. A farne le spese, insomma, sarebbero principalmente i comuni cittadini, i quali non potrebbero più godere dei vantaggi per effettuare degli interventi di ampliamento dell’esistente, quali ad esempio sopraelevazioni, a cui molti capifamiglia sono ricorsi proprio sfruttando il Piano Casa al fine di poter assicurare un tetto ai proprio figli, investendo i risparmi frutti di sacrifici di una vita intera”.
Non ultime, precisa ulteriormente l’Ing. Russo Spena, “le forti ripercussioni che la mancata approvazione del Puc avrebbe sulla già martoriata economicità del nostro territorio, con gli oneri urbanistici che non sarebbero più incassati dal Comune, le cui casse, come noto, non godono certamente di buona salute”.
Si capisce bene, quindi, -conclude Russo Spena, rivolgendo un accorato appello al sindaco Marotta- che la mancata approvazione del PUC o la mancanza di ulteriore proroga che salverebbe i cittadini sannicolesi, comporterebbe un blocco totale dell’edilizia, che già versa in uno stato di profonda crisi, andando per tale ad incrementare il tasso di disoccupazione già altissimo nelle nostre zone. Chiedo, pertanto, al primo cittadino a che punto siamo con la redazione del PUC, visto che comuni a noi vicini, come San Marco Evangelista, hanno già completato l’iter, e quali siano le misure che l’amministrazione comunale intende adottare su questo argomento, e quali le linee guida ai cui questa amministrazione si ispira. Il PUC è l’occasione giusta per ridisegnare e dare lustro alla nostra amata città, dando ad essa uno nuovo slancio, non solo in termini residenziali, ma soprattutto, culturale, aggregativo e sociale”.

Rosario Feola