Peppe Rienzo, non solo un “Progetto”…

Nuovo album per il noto cantautore sannicolese. E poi musica nelle carceri con il leader della Pfm, una audioteca pubblica a San Nicola la Strada… ma anche il Festival di Napoli.

A 47 anni ho capito che la musica oltre ad essere stata un'ottima compagna nella vita mi ha aiutato sempre a superare i momenti difficili. Penso sia un buon master da divulgare”.
I messaggi di Peppe Rienzo sono sempre pieni di contenuti importanti. In ogni nota di una sua canzone c’è una pillola di saggezza, ispirata dalle sue esperienze e non solo musicali. E come tutti quegli artisti che costruiscono sull’umiltà la loro bravura, Peppe Rienzo ha un’anima plasmata su oceani di sentimenti. Ascoltarne la musica e leggerne i testi è come mettersi sotto la pioggia senza ombrello. Non serve ripararsi, perché la tempesta è forte, quasi insuperabile. Si resta inebriati dalla potente miscellanea delle sue espressioni, del suo dialetto, della sua ironia. C’è l’arte del saper parlare dei problemi attraverso versatili decorazioni sonore. Dal blues al jazz, dal funk al folk-etnico sperimentale e al melodico mediterraneo. Tempeste di ritmi per rappresentare tempeste sociali. Un gustoso cocktail di genialità. Non importa essere esperti; orecchie semplici sanno ascoltare anche se gli occhi non leggono enciclopedie. Non c’è stornello che Peppe Rienzo canta che non abbia dentro tutti i sentimenti, tutta la rabbia, tutte le preoccupazioni, tutte le speranze della realtà che ci circonda.

Ma andiamoci un po’ più vicino a questo “Progetto Rienzo”, che dal 15 giugno sarà delizia per tutti, non più “nascosta” come il programma promozionale che da mesi ne sta “centellinando” l’uscita attraverso fugaci post su facebook.
Si tratta di una succosa “manovra” discografica che ha coinvolto, nelle registrazioni effettuate dagli inizi di febbraio presso lo studio FlexRecording di San Marco Evangelista, un esercito eccellente di musicisti nazionali ed internazionali di grosso calibro.
Finora si conosceva solo il titolo. Ora sappiamo molto di più.
Dieci pezzi di assoluta bellezza, dai titoli esplicativi di situazioni e stati d’animo che vuole proporre all’attenzione del vasto pubblico dei suoi fans: “La lista”, “Jesce sole”, “Viaggiando”, “Vorrei”, “Senso”, “Tutto facile”, “Vento caldo”, “Willy”, “Addò” e “Facc e plastic”.
Una cosa è certa, Rienzo si autoproduce (“Non lo faccio per soldi, anzi li investo”), affidando il difficile incarico di gestire la sua musica e questi sentimenti di cui tanto parla al noto maestro Lino Pariota, in preziosa collaborazione con Flex Aiello. Con loro, solo per citare una parte dell’elenco, le batterie di Mariano Barba, Carmine Landolfi Claudio Romano e Carmine De Rosa; i bassi di Fabrizio Buongiorno, Dario Dedda, Arduino Lopez e Sergio Di Gennaro; i fiati di Gianfranco Campagnoli, Gaetano Campagnoli, Pako Baldassarre, Alessandro Tedesco Tbone e Marco Zurzolo; le chitarre di Flex Aiello, Gianpaolo Ferrigno, Ciro Manna e Piero Gallo; le percussioni di Lucky Di Blasio e Paolo Bata Bianconcini; il piano del maestro Lino Pariota. Per finire, i cori affidati alla “Frankarmada” con Marilisa Amelino, Francesco Maraniello e Davide De Durante.
Uno sforzo enorme, come si capisce, senz’altro una grandiosa novità nel ricco carnet di impegni artistici e culturali di un artista che sannicolesi e casertani conoscono molto bene.

Ma non è tutto. Peppe Rienzo non poteva certamente fermarsi qui…
E’ noto che nel suo impegno c’è molta partecipazione alle problematiche sociali, anzi proprio questo è parte integrante della sua arte. La sua musica è stata spesso definita “partecipativa”: Rienzo, artista sopraffino, è attentissimo alla realtà, non è mai banale nelle scelte, è sempre arguto lettore delle ansie di chi lo ascolta. Egli è soprattutto un poeta: di quelli istintivi, di quelli immediati, di quelli fatti per dialogare; senza paura di smarrirsi tra solite chiacchiere da salotto. Gli è stato naturale, quindi, anche perché in quel mondo ci lavora da anni, portare ai detenuti il frutto della sua sensibilità artistica.
Sì, Peppe Rienzo, ispirato, da tre anni, dal grande Progetto CO2 ideato e coordinato dal Maestro Franco Mussida (lo storico leader della celeberrima “Premiata Forneria Marconi”), ha portato la musica nelle carceri.
Per chi non lo sapesse, grazie al “Progetto C02” per la prima volta la musica, come elemento trattamentale, entra nei luoghi di pena per educare all’ascolto e dare sollievo.
Quattro, sinora, gli istituti interessati: Monza, Milano-Opera, Roma-Rebibbia e Secondigliano.
Io cerco di affrontare i problemi sociali in tutte le mie canzoni, perché alla fine lo scopo è solo di portare un benessere con la musica, adoperandomi per far trasparire quel senso di altruismo e perbenismo di cui tutti abbiamo bisogno. Sono 28 anni -ci ricorda Peppe Rienzo- che lavoro presso le carceri. Ed in occasione di questo mio ultimo disco ho voluto raccogliere le sensazioni di alcuni detenuti del Penitenziario di Secondigliano che seguono, con la mia direzione, il corso CO2 di Franco Mussida, dove, in effetti, la musica viene usata quasi come misuratore e livellatore dei nostri sentimenti. Ho raccolto i loro pensieri e li ho tramutati in una canzone, che non esito a definire fantastica”.
Si intitola “Addò”; fa parte, come abbiamo scritto, dell’album “Progetto Rienzo”; sarà presentata al prossimo Festival della canzone di Napoli del 26 maggio, al quale Rienzo è stato invitato come ospite.
Se tutti i carcerati del mondo (e chi, forse senza rendersene conto, potrebbe diventarlo) ascoltassero questa canzone, la vita e la libertà acquisterebbero un valore molto più grande e soprattutto più intenso. La famiglia, l’amore, i sentimenti troverebbero più calore e più ampio spazio per potersi affermare ai sordi e agli insensibili. Con questa canzone e con queste parole nella mente e nel cuore ci si può sentire meno soli ed aver meno paura. Un capolavoro!

E neanche finisce qui…
C’è un altro progetto nei suoi programmi. “Ne ho già parlato con la Siae e con il sindaco Marotta, al quale bisogna dire grazie per la disponibilità che dimostra per ogni progetto di valenza sociale che gli viene sottoposto”.
Si tratta di istituire a San Nicola la Strada una Audioteca pubblica “con seminari per la conoscenza e l'ascolto della musica. A questo scopo, per raccogliere fondi, farò un concerto gratis, all'arena comunale, con un biglietto di 5 euro che serviranno per allestire questa piattaforma, che, credo, farebbe molto piacere soprattutto ai giovani della nostra città, ai quali rivolgo i miei più profondi ringraziamenti per l’attenzione con cui mi seguono”.
Insomma, per applaudirlo non c’è bisogno di ascoltare prima una sua canzone. Molti artisti di queste parti non sanno dire grazie. Saranno anche bravi nel suonare, ad esempio la chitarra, ma sono di una presunzione incredibile. Ingiustificata. Fastidiosa. Che distruggono in un batter di clic su facebook tutta la stima che si potrebbe nutrire per loro. Si resta profondamente delusi per la loro totale indifferenza nei confronti di chi li ascolta, li ammira e li applaude. Non hanno, insomma, umiltà. Credono di andare avanti sulle ali di una loro vecchia “fama”. Non capiscono che mantenere, consolidare la propria notorietà è molto più difficile che conquistarla. Lì potrebbe anche bastare un colpo di fortuna. Qui, invece, la capacità di essere intelligenti. Cosa che non è da tutti, chitarra o mandolino che dir si voglia da suonare. Peppe Rienzo non è di quelli! Egli è umile, intelligente, disponibile, sa dire grazie. Non è solo un artista. E’ soprattutto un uomo, a cui tributare applausi anche al di fuori di un palco o di una ribalta televisiva. Ed è quello che facciamo! Ad majora, Maestro Rienzo!

Nicola Ciaramella


Articoli del Corriere di San Nicola che parlano di Peppe Rienzo:

6/6/2009
L'ARTE E' DI TUTTI MA NON PER TUTTI... 

25/3/2012
Peppe Rienzo incanta con “Vita nova” 

14/6/2012
PEPPE RIENZO APRE "OGGIDOMANI" 2012 

22/3/2014
IL COINVOLGENTE SOUND DI PEPPE RIENZO NELL'OTTAVA DI "UBITV MUSIC TALK SHOW" 

Una "chicca" nella grandissima carriera di Peppe Rienzo


Domenica 16 marzo 2014, Teatro Pirandello di San Nicola la Strada: Peppe Rienzo con la sua band si esibisce durante l'ottava puntata dello spettacolo in diretta Tv "UbiMusicTalkShow" in onda su UbiTv 


Il VIDEO di una indimenticabile performance
(cliccare sulla freccetta)