I Comunisti non si fanno attendere...


I Comunisti non si fanno attendere...Salvatore Motta risponde alle critiche mosse da un lettore in merito alla posizione assunta dal PDCI sulla pista ciclabile di Viale Carlo III


In merito alla lettera (visualizzabile cliccando qui) inviata dal sig. De Magistris ad un giornale che non è il nostro e considerato che noi siamo tra i pochissimi a rispettare e dare sempre spazio a tutti i lettori, ci pregiamo di pubblicare la pronta risposta del leader sannicolese dei CI.

«Egregio Signor Diego De Magistris, siamo grati delle Sue critiche rivolte a noi Comunisti, perché ciò sta a significare che il problema delle piste ciclo-pedonali sta a cuore non solo a noi, ma anche a parecchi cittadini. Vorrei, però, puntualizzare alcuni aspetti della problematica. Innanzitutto, è importante sapere che lo Stato cerca di tutelare il suo patrimonio artistico, architettonico e ambientale, come fa anche l’UNESCO a livello mondiale, ponendo dei seri vincoli paesaggistici. La Reggia di Caserta e le sue pertinenze (tra le quali lo Stradone e i Passeggiatoi di Viale Carlo III) sono catalogate come patrimonio mondiale e, quindi, su di esse insistono forti vincoli di carattere storico-paesaggistico, che ricadono non solo sulle aree interessate, ma anche su quelle adiacenti. Pertanto, non credo che l’iniziativa dei Comunisti Italiani sia esagerata, ma tenta di salvaguardare solo il patrimonio artistico-architettonico, nonché quello della memoria storica. Come già scritto in un articolo di chiarimento e apparso  il 4 agosto 2005 sul Corriere di San Nicola on-line (consultabile nella Ricerca Articoli del sito), secondo il mio modesto parere era possibile trovare una soluzione alternativa per la costruzione della pista ciclo-pedonale, senza che ciò fosse in contrapposizione con le esigenze dei cittadini e che, al contempo, salvaguardasse la storia, l’architettura e l’ambiente di Viale Carlo III. Infine, senza volere polemizzare ma fare soltanto delle riflessioni, penso che i canaloni di Viale Carlo III vanno sicuramente preservati dall’incuria, ma non sono le colate di cemento che risolvono il problema della spazzatura che tante persone incivili vi depositano o vi abbandonano. Se così fosse, bisognerebbe allora cementificare tutte le aree verdi rese o trasformate impropriamente a discariche dai soliti ignoti. Invece, credo che una maggiore vigilanza e una manutenzione programmata e più assida, non dico che eliminerebbero del tutto lo sconcio, ma di certo ridurlo drasticamente sarebbe possibile. Queste poche righe non hanno la pretesa di convincerLa sulle nostre ragioni, ma vogliono modestamente solo illustrare un quadro più chiaro della realtà. Restando a disposizione per ulteriori critiche e/o chiarimenti su questa problematica (ed anche su altre), cordialmente La saluto. Salvatore Motta.»


Non Le ha risposto Nigro, Egregio sig. De Magistris, ma il segretario della sezione sannicolese Salvatore Motta. A dimostrazione che le Sue osservazioni non potevano rimanere nel silenzio. Come non può essere mai negato il diritto di replica. Questa è vera democrazia! Oltre a Motta, le siamo grati anche noi. Continui a seguirci, ci contiamo. Il Corriere e San Nicola hanno bisogno di cittadini come Lei.

Nicola Ciaramella