La statua del Sacro Cuore di Gesù, frutto di raffinatezza artigianale

ANGOLI SANNICOLESI: San Nicola la Strada e i suoi monumenti. Bellezze storiche ed architettoniche, visibili e nascoste, di San Nicola la Strada.

La statua del Sacro Cuore di Gesù collocata nella Chiesa di Santa Maria della Pietà non è stata eseguita da un artista importante, come si potrebbe pensare in un primo momento, quando la si osserva; né si tratta di una scultura in legno opera di maggiore importanza. Essa fa parte di quelle opere prodotte in serie ed eseguite in botteghe o in laboratori artigiani da maestri specialisti in opere di culto.
E' un manufatto in cartapesta, ma ciò non toglie merito al suo valore che si fonde nelle radici della tradizione religiosa. Va guardata con occhio predisposto all’emozione che la figura stessa suscita; per questo suo specifico carattere la statua è carica di una particolare sacralità i cui particolari, comunque ben curati, contribuiscono a conferirle.
La statua è del 1972 ed è una donazione fatta alla Parrocchia di Santa Maria della Pietà, allora retta dal compianto Don Giuseppe Bartolucci, dalla famiglia Filomena e Gigino Cicala. La sua importanza è solo religiosa, magari è il simbolo di un voto o di una particolare devozione da parte della famiglia Cicala. Sebbene non sia di autore conosciuto e non sia di materiale nobile, non bisogna però sminuire la sua importanza artistica poiché è un'opera frutto di bravura tecnica, di capacità scultoree e pittoriche che solo raffinati maestri artigiani possono eseguire.
La tecnica di realizzazione è antica come il tempo ed il procedimento è rimasto uguale nonostante oggi esistono materiali diversi (come resine e siliconi) e macchinari computerizzati che ne facilitano l'esecuzione. Mi fa piacere, però, spiegare come vengono realizzate queste opere. Una volta scelto il soggetto, si eseguono vari disegni preparatori dai quali, poi, con le proporzioni dovute, si preparano stampi in gesso riproducenti le varie parti del corpo della figura. Nelle cavità di questi stampi (ricoperte di talco e cera) vengono incollati pezzi di cartone bagnati e sovrapposti in vari strati in modo da creare uno spessore consistente; gli stampi riempiti vengono chiusi ed una volta asciugati (almeno dopo 24 ore) vengono aperti, se ne estrae l'involucro cavo di cartapesta con le forme creatasi e si lascia asciugare. Tutti i componenti riproducenti la statua vengono assemblati e rinforzati con altre strisce di carta e colla ricoprendo l'intera superficie; si lascia nuovamente ad asciugare. Intanto si prepara una miscela di polvere di gesso, acqua, colla e cartone inzuppato a mo’ di poltiglia ed il risultato che ne esce è una densa pasta adesiva che viene stesa con un pennello in modo uniforme su tutta la superficie asciutta, ripetendo l'operazione in modo che alla fine tutto diventi un corpo solido e forte. A questo punto gli artigiani, con una pasta più densa e lavorabile come la creta, scolpiscono e rifiniscono i particolari anatomici modellando tutti i dettagli (come occhi, capelli, ecc) e, una volta asciugatasi l'intera superficie viene scartavetrata, lisciata e rifinita per essere poi dipinta; si applica una mano di fondo e poi il colore di base. A questo punto entra in gioco la bravura artistica degli esecutori che con colori e smalti completano l'opera utilizzando anche lamine sottilissime di oro o argento per arricchire o risaltare i particolare e rendere così più sontuosa la statua. Questa tecnica è stata ed è tutt'ora la più utilizzata, anche se con la tecnologia avanzata vengono utilizzati calchi in vetroresina o in silicone e così anche le statue risultano essere più leggere e resistenti ai vari agenti termici. Occorre però dire che nonostante queste opere non siano fatte in legno, in bronzo o in marmo, rappresentano comunque dei grandi capolavori perché in esse sono comprese la bravura, la manualità, la fatica vera e propria, la passione e, sebbene l'evoluzione dei materiali e dei macchinari ne facilita il compito, la tecnica artistica rimane sempre tale.

Renato Ciaramella 
©Corriere di San Nicola

 
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