Il drago cattivo

 

Bisogna far fronte comune per far capire che Lo Uttaro va tenuto fuori da qualsiasi progetto di nuovi impianti

 

Il 10 ottobre ho assistito al consiglio comunale congiunto indetto per il nostro comune e per quello confinante di San Marco Evangelista per discutere e mettere al corrente i cittadini sulla questione “Lo Uttaro", ripresentatasi come un uragano nefasto nei giorni scorsi nelle nostre vite.
"Lo Uttaro”, questo …sconosciuto, per chi non lo sapesse è una località del comune di Caserta situata nella zona sud-est della città, confinante con i comuni di San Nicola la Strada, San Marco Evangelista e Maddaloni.
Di tale zona se ne parla da anni, perché lì era situata una discarica a cielo aperto, una montagna di rifiuti di ogni genere, denominata, per la sua caratteristica forma, “Il panettone”.
Ricordo che si fece tanto e tanto si parlò dell'inquinamento di quel territorio, che alla fine si ebbe la sua chiusura; ma evidentemente solo una chiusura sospesa.
Con la delibera numero 62 del 29 settembre 2016, infatti, il comune di Caserta autorizza la costruzione in tale zona già martoriata di un biodigestore per il trattamento dell'umido.
Il dibattito si è aperto con il primario intervento del nostro sindaco Vito Marotta, che si dichiara contrario, ovviamente, non alla differenziazione dei rifiuti, ma dell’ubicazione di tale impianto. Marotta non è assolutamente convinto dell'idoneità dello "Uttaro" ad ospitare tale costruzione.
Incalzante il sindaco di San Marco, Gabriele Cicala, anch’egli in totale disaccordo con questa scelta, non escludendo le vie legali per fermare tale scempio.
Si sono poi avvicendati vari consiglieri dei due comuni disquisendo ed argomentando su tale problema, trovandosi d' accordo, alla fine, sulla richiesta al comune di Caserta di ritirare la delibera.
La sala era gremita di cittadini sia di San Nicola che di San Marco che ascoltavano interessati lo svolgersi del dibattito; si sentivano commenti qua e là infervorati da un senso di impotenza rispetto alla questione che, a mio parere, è molto scottante.
La popolazione è seriamente preoccupata, già scossa in passato dal grande "Drago cattivo" che dall'alto ci osservava ed emanava dalle proprie narici veleno e dalle sue zampe ben salde nel terreno tratteneva tanta empietà.
Bisogna far fronte comune, non abbassare la guardia, scendere di nuovo in piazza per manifestare e far capire alle autorità che questa zona va tenuta fuori da tale progetto, avendo a disposizione altre località, lontano dalle abitazioni, che sarebbero idonee ad accogliere il biodigestore.
Seguirò da vicino la questione e tutto quello che su tale argomento verrà stabilito, perché da buona cittadina mi è cara la sorte del mio tanto amato paese, che non voglio rivedere di nuovo in un turbinio grigiastro di nuvole nefaste.

Giovanna Tramontano