REFERENDUM, DIBATTITO per il SI

Il sindaco Marotta, il segretario Pd Annunziata, Lucia Esposito, il senatore L. Romano e P. De Luca hanno spiegato le “Ragioni del Si”.



Venerdì 11 novembre, alle ore 18, nel Salone Borbonico di San Nicola la Strada, si è tenuto un dibattito sul referendum costituzionale del 4 di dicembre, indetto e fortemente voluto dal sindaco Vito Marotta, al quale il nostro giornale è stato invitato.
Hanno partecipato Lucia Esposito, presidente del partenariato economico e sociale della Regione Campania, il Sen. Lucio Romano, vice presidente della Commissione Politiche UE e componente della Commissione Affari Costituzionali, nonché il coordinatore scientifico del Comitato Ragione Pubblica per il sì, Piero De Luca.
Il dibattito è stato aperto da una breve introduzione da parte di Lucia Esposito, che, ringraziando i presenti intervenuti, ha approfittato per ribadire l’importanza di questo referendum e quanto potrebbe, in un futuro non troppo lontano, avere effetti positivi sulla nostra regione Campania, esortando i presenti ad ascoltare con attenzione ciò che si sarebbe detto in sala.
Il Segretario del Pd sannicolese, Biagio Salvatore Annunziata, ha affermato che "Non è una riforma perfetta, ma renderebbe l'Italia a livello europeo più competitiva".
Vito Marotta ha affermato che "Bisogna spingersi oltre ed essere lungimiranti, confrontarsi con questo tema molto importante per un paese, come il nostro, che ha bisogno di una svolta positiva".
Entrando nel merito del dibattito, il relatore Sen. Lucio Romano ha spiegato in maniera molto semplice e dettagliata gli effetti positivi di questa riforma costituzionale, ribadendo che “Non verrà assolutamente intaccata la prima parte della Costituzione, dove sono racchiusi i principi fondamentali sui quali è fondata la nostra Repubblica, ma solo la seconda parte, che riguarda lo snellimento di iter burocratici per l’approvazione di leggi, rapporti tra Stato e Regioni in materia di trasporti, sanità e quant'altro, la riduzione dei senatori da 315 a 100 eletti anche in modo differente. Questa riforma costituzionale ha iniziato il suo cammino nel lontano 1983 per giungere fino ad oggi con non poche difficoltà; certo non sarà perfetta ma almeno si inizierà a portare l’Italia verso un cambiamento in tanti settori”.
A conclusione, Piero De Luca, coordinatore scientifico di questa “battaglia referendaria”, ha sollevato “l’importanza per l'Italia di avere leggi più celeri nella loro approvazione specialmente nei rapporti con altri Stati per il commercio, il turismo e per favorire più posti di lavoro, mettendo il nostro Paese al passo con l’Europa, per uno sviluppo mirato ai giovani laureati ed imprenditori per poter investire in maniera più adeguata alla tempistica di tanti paesi europei, che hanno con gli anni snellito procedure e cambiato aspetti della loro costituzione in maniera positiva”.
In sala numerosi presenti, tra i quali anche molti giovani che hanno ascoltato in maniera attenta ed interessata i vari argomenti trattati .

Giovanna Tramontano