Il Gran Galà dei Premi alla Carriera

Si sono concluse le edizioni 2016 di “Ad Haustum Doctrinarum” e “Labore Civitatis” ideati dal Cav. Paone.

 

Si è svolta, sabato 26 novembre, nella splendida cornice del Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, alla presenza di un pubblico di illustri ospiti, la cerimonia di premiazione per l’anno 2016 dei noti e prestigiosi Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum” e Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis” istituiti dal Cav. Nicola Paone.

Si tratta di due tra i più importanti eventi culturali che si svolgono in Campania.

Il primo nacque nel 2006 come Premio alla Carriera (sezione aggiunta al già esistente Premio Letterario Internazionale di Narrativa edita e inedita Tra le parole e l’infinito) per onorare quanti rappresentando essi stessi e hanno concorso con il loro lavoro alla crescita e allo sviluppo Culturale e Sociale delle nostre provincie). Assunse la sua attuale denominazione nel 2007, ispirato dalla circolare di fondazione dello Studium napoletano del 1224 costituito per volontà dell’imperatore Federico II (“secondo il quale il progresso di un popolo si misura con il grado di istruzione) che nel corso dei secoli è stato sempre di più condiviso al punto tale da trovare consacrazione nella nostra Carta Costituzionale. Esso si propone, dunque, di «omaggiare tutti quelli che, rappresentando essi stessi fonte di dottrina, hanno concorso alla divulgazione del sapere e dei principi di giustizia e si sono resi testimoni della verità del pensiero di Federico II, vir inquisitor et amator sapientiae, secondo cui “Il nobile possesso della scienza non deperisce se sparso tra molti, e, distribuito in parti, non sente danno alcuno di diminuzione, anzi tanto più vive nei tempi, quanto più, con la divulgazione, diffonde la sua fecondità. Questo Premio è l’occasione per poter evidenziare dottrine e persone che con il loro agire hanno contribuito al progresso della Regione e della nostra Nazione, come luogo di aggregazione e di fermento culturale». Nel 2009, alla decima edizione di “Tra le parole e l’infinito”, il Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum“ si separò dal Premio Letterario, divenendo un Premio a sé.

Il secondo, invece, fu istituito nel 2010 «allo scopo di mettere in evidenza le alte qualità umane dell’ingegno, della laboriosità e del senso del dovere. Il Premio si prefigge ora anche di rappresentare l’impegno laborioso, fatto con etica e sacrificio, per coloro che affrontando difficoltà e fatica, e si pongono al servizio della comunità per il progresso Socio Culturale della Nazione. Questo riconoscimento si propone di evidenziare i temi eil continuo richiamo ai valori morali della società contemporanea. L’umanità sta facendo dei notevoli progressi in tutti i campi a velocità supersonica, ma i vantaggi che ne derivano fanno spesso dimenticare la necessità di capire che non sempre quello che viene dopo sarà migliore. Solo una riflessione approfondita permetterà il recupero dei valori con cui si tornerà a vivere un’esistenza più profonda. E’ così che giungeremo progressivamente, a sentire che l’altruismo e la generosità nei confronti degli altri, sono valori sublimi in se stessi, indipendentemente dall’identificazione sociale. Ed è proprio questo che ci deve fare riflettere, spesso combattiamo per la quotidianità del nulla, è necessario una rinascita civile fondata sull’equilibrio tra più saldi valori morali, senso del dovere e del sacrificio, coscienza della capacità e della dignità umana, e così che si rinsalderanno i nostri valori, nella necessità di collaborare tutti insieme per rafforzare i sentimenti di fratellanza e di solidarietà».

E’ in corso, intanto, partita da poco più di un mese, la 18.ma edizione del Premio Letterario Internazionale di poesia inedita “Tra le parole e l’infinito”, l’altra grande iniziativa promossa dal Cav. Nicola Paone, concorso insignito di due medaglie della presidenza della Repubblica e patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali. 
Tra i premiati del Concorso “Tra le parole e l’infinito” ci sono stati, in passato, anche due sannicolesi, il poeta Vincenzo Russo e il giornalista Nicola Ciaramella.

Lidia Marino