5 dicembre, il giorno della “lummenera”

Il programma 2016 della più vecchia delle tradizioni sannicolesi.
Una staffetta dell’ “Atletica San Nicola” condurrà la fiaccola per alcune strade della città, prima dell’accensione del falò nella Villetta di S.Maria delle Grazie.


Ecco il programma completo della tradizionale “
A lummenera ‘e Santu Nicola”, edizione 2016, che si svolge lunedi 5 dicembre:

-ore 17,30: benedizione da parte del Parroco Don Franco Catrame nella Villa Comunale S.Maria delle Grazie, nella zona antistante l’Osservatorio Comunale;

-ore 17,45: partenza della fiaccola a cura dell’Atletica San Nicola, che percorrerà il tratto di Piazza Parrocchia, Via P.Bronzetti, Viale Italia, Tratto Rotonda, Via XX Settembre, Piazza Municipio, rientro nella Villetta.
Saluto delle Autorità e spiegazione del significato della manifestazione;

-ore 18,15: accensione del falò nella zona antistante l’Osservatorio Comunale;

-ore 19,00: in prossimità della zona della Protezione Civile, i volontari offriranno un piatto di pasta e fagioli ed un bicchiere di vino.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di San Nicola la Strada in collaborazione con il nucleo della Protezione Civile e con il patrocinio del Comune, è probabilmente la più vecchia delle tradizioni sannicolesi legate ad un evento religioso. Si svolge la sera del 5 dicembre, alla vigilia dell’annuale ricorrenza di San Nicola, Santo Protettore della città, con l’accensione, su un suolo del territorio comunale (lo scorso anno, per la prima volta nella storia, in Via Fuga), di un grosso falò realizzato con legna preparata da volontari.
La “lummenera” era, anticamente, un rito propiziatorio celebrato con la speranza di ottenere dal Santo in arrivo prosperità e gioia. La sera del 5 dicembre, “ispirati” dai versi della filastrocca “Suonno si viene, viene alla buon’ora all’ora ca’nasceva Santu Nicola”, tutti gli angoli delle principali strade del paese venivano illuminati dai falò. Al “Tuorno” e al “Trivice” (i due quartieri storici di San Nicola la Strada, ovvero la Rotonda e la Piazza) si faceva a gara a chi riusciva a realizzarli più grandi, più luminosi, più durevoli. Ma era soprattutto un momento di gioia per gli abitanti. Tanti i racconti (i “cunti”, episodi per lo più di vita vissuta) che i vecchi e saggi anziani porgevano ai presenti; tante le nuove conoscenze che si intessevano tra gli abitanti; tanti gli assaggi di vino nuovo, tante le “mangiate” di prodotti (pasta, pettole, fagioli) dell'artigianato gastronomico locale, tante le abbuffate di dolci fatti in casa, tanti i giochi organizzati non solo dai fanciulli ma anche dalle persone adulte; tanti i balli e le tammurriate che allietavano la serata. Momenti, indubbiamente, di grande, concreta socializzazione per tutti, vissuti all’insegna della semplicità.
Una tradizione, insomma, che oggi la ProLoco, guidata in maniera semplicemente lodevole, stupenda ed appassionata da Carletto D’Andrea, in virtù di un impegno incessante teso a salvaguardare e conservare il ricco patrimonio della cultura e delle tradizioni sannicolesi, cerca in tutti i modi di non far morire.
Una difesa a denti stretti che l’ente di promozione turistica locale ha tra i suoi compiti primari ed irrinunciabili.


Nicola Ciaramella

(nella foto: il logo della I Maratonina di San Nicola che vogliamo riproporre per il bellissimo emblema della fiaccola: saranno proprio i podisti della società sannicolese a portare il fuoco per l'accensione della "lummenera"; il presidente della ProLoco CARLO D'Andrea; alcune immagini della "lummenera" 2015 in zona Via Fuga)