Un “connubio perfetto” per prevenire il “Parkinson”

Concordi i medici intervenuti al convegno svoltosi a San Nicola la Strada: “Necessario, tra l’altro, uno stile di vita sano ed una corretta e costante attività fisica".


Venerdì 27 gennaio, presso il Salone Borbonico, si è svolto il convegno sul tema “Parkinson Cafe – Approfondimenti sulla Malattia di Parkinson” organizzato dall’associazione “Il Girasole” in collaborazione con l’associazione “Parkin-Zone” e con il patrocinio del Comune di San Nicola la Strada.
In sala, oltre a volontari dei due sodalizi promotori, presenti moltissimi cittadini che hanno partecipato con interesse. Molti di loro hanno anche potuto usufruire, a fine convegno, di una visita gratuita da parte del neurofisiologo Dott. Nicola Modugno.
Ad aprire il convegno, moderato dal giornalista Lucio Bernardo, è stato il Dott. Domenico Sortino, assessore alle politiche sociali, che nel ringraziare e salutare gli intervenuti ha colto l’occasione per ricordare che San Nicola la Strada è stata negli ultimi mesi particolarmente coinvolta nelle iniziative riguardanti la prevenzione, come i progetti “Campus Salute” e “A tutta Vita”.
La dott.ssa Michela Papa, consigliera comunale e presidente della IV Commissione consiliare permanente competente anche per Igiene e Sanità, ha spiegato l’importanza della coesione tra le varie figure professionali, quali il neurologo, il fisiatra, il fisioterapista ed il volontario di associazione, che si devono interfacciare con il paziente affetto dal Parkinson al fine di migliorarne lo stile di vita.
Anche il Sindaco Vito Marotta si è detto soddisfatto degli obiettivi raggiunti dalla sua Amministrazione per aver portato a termine progetti riguardante la salute. Il tutto con un positivo coinvolgimento dei cittadini.
Significativo il pensiero che il Vescovo Emerito di Caserta, Mons. Raffaele Nogaro, ha rivolto ai volontari, i quali “donano il loro tempo disponibile al prossimo che ha bisogno di cure e conforto senza chiedere nulla in cambio, aiutando a superare quelli che possono essere momenti di difficoltà sia per il paziente sia per il familiare”.
Dopo un breve break, ci si è immersi nel vivo del convegno, che ha visto l’alternarsi di vari medici, moderati dalla oncologa Zelinda Monti, presidente della Fondazione onlus “La Città delle Verbene”.
I medici, i volontari ed i familiari -ha affermato la d.ssa Monti- devono collaborare per non far sentire solo e a disagio il paziente affetto da parkinsonismo. La struttura sanitaria che li ospita deve consentire a loro il normale svolgimento della vita quotidiana”.
Il dott. Gaetano Rivezzi, che fa parte dei medici per l’ambiente ISDE Caserta, ha spiegato che “questa patologia neurodegenerativa come il Parkinson può essere anche imputabile all’ambiente che ci circonda, l’industrializzazione, le sostanze chimiche rilasciate; la crescita della popolazione, le emergenze ambientali possono essere dei fattori scatenanti; importante lo studio del fattore dell’età che si sta studiando”.
Il dott. Nicola Modugno, neurofisiologo, ha ribadito l’importanza sia dell’ambiente circostante che la conduzione di una corretta e costante attività fisica da parte del paziente: “Tutti dovremmo seguire una dieta sana e un po’ di movimento giornaliero per avere sia i muscoli sia il cervello sempre allenati”.
Anche il dott. Claudio Briganti, responsabile C.S.D. Medicina dello sport ASL di Caserta, coinvolgendo i presenti con la proiezione di alcune slide, ha confermato l’importanza dell’attività fisica costante, considerato che più si va avanti con gli anni più le malattie neurodegenerative aumentano.
Il dott. Armando Carbonara, responsabile U.O. Fisiatri ASL di Caserta, ha spiegato le varie forme di fisioterapia e le pratiche respiratorie corrette che il paziente affetto da parkinsonismo deve effettuare.
A conclusione del convegno, il dott. Massimo Nuzzo, responsabile dell’ambulatorio Parkinson AORN Caserta, si è detto d’accordo con i suoi colleghi ribadendo ampiamente l’importanza del connubio tra stile di vita sano e corretta e costante attività fisica.
Per tutti -ha tenuto a precisare- e non solo per le persone anziane, perché si sta riscontrando l’insorgere delle malattie neurodegenerative anche in età giovane”.

Giovanna Tramontano