“Tra le parole e l’infinito”, giurie al lavoro

Chiusa la fase delle partecipazioni, inizia il lavoro della commissione giudicatrice. Da quest’anno, contratti editoriali per i vincitori.

 


Si è chiusa la fase di partecipazione alla XVIII edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia inedita "Tra le parole e l'infinito ".
Anche p
er il 2017, sulla scia di una consolidata tradizione, ancora tantissimi autori ed autrici, stranieri ed italiani, che hanno partecipato con le loro opere giunte da tutto il mondo, a dimostrazione dell’importanza e del prestigio che riveste questa splendida realtà culturale nata in Campania, che, che nel corso degli anni ha travalicato i confini regionali e nazionali.
Nei prossimi giorni, come ha comunicato il promotore Cav. Nicola Paone, cominceranno i lavori della Commissione Giudicatrice, a cui è demandato il compito di valutare le Opere partecipanti.

Ringrazio tutti i membri della Commissione Giudicatrice per il loro impegno e dedizione che metteranno a disposizione”: questo il messaggio diffuso attraverso fb dal Cav. Paone, al cui nome sono legate le fortune ed i successi ottenuti in tutte le edizioni del Premio e nelle altre iniziative collaterali organizzate dal 2000 in poi, come i premi alla carriera “Ad HaustumDoctrinarum” e “Labore Civitatis”.
Quest’anno, come noto, l’importante novità del Concorso “Tra le parole e l’infinito” (che, ricordiamo, si pregia, nella sua storia, di due medaglie della presidenza della Repubblica) è rappresentata dalla possibilità per i vincitori di stipulare contratti con società editoriali aderenti all’iniziativa.

A seguire, ecco le tappe più importanti percorse dal Premio, tratte dalle numerose pubblicazioni del Corriere di San Nicola, giornale da sempre attentissimo al Concorso, del quale ha seguito passo passo la luminosa storia:

"Tra le parole e l’infinito"nacque nel 2000 come Premio letterario (nazionale per le prime tre edizioni e internazionale a partire dalla quarta edizione del 2003), volendo essere, come spiega il Cav. Nicola Paone, «motivo d’incontro per l’apertura di nuovi interessi ai nascosti bisogni della sfera emotivo-sentimentale dei giovani del nostro Paese, e di quanti come noi amano la lettura come la scrittura. Non è facile nascere libero da qualunque convenienza associativa o opprimente ufficiosità. Queste manifestazioni culturali, come tante altre, creano l’occasione per portare a conoscenza; fermenti e aspirazioni di quanti quotidianamente sono impegnati nell’abbattimento delle barriere sociali, per cercare di arrivare alla conquista della cosiddetta eguaglianza culturale. Già dalla prima edizione si era manifestata una notevole partecipazione nazionale, per la quale con la terza edizione si è voluto dare al premio una nuova veste. Ciò ha portato ad una numerosa adesione di autori e poeti di tutte le età e di molte nazionalità, anno dopo anno, il concorso entra a consolidare il palcoscenico internazionale, gemellandosi con diverse associazioni estere, da qui il prestigio per la nostra regione, di avere con questo Premio, un granello in più nel panorama culturale internazionale. Con grande soddisfazione si è riuscito ad oltrepassare anche quell’estremo degrado morale che si vive nelle case circondariali, avendo avuto notevoli partecipazioni di reclusi. La sensibilità di tutti gli autori traspare nelle opere decantando le gioie e la bellezza di quello che ci circonda, mentre le problematiche della vita, assai complesse, si dipanano via via nelle metafore e nelle analogie. Credere fortemente nel progetto di rinascita culturale della provincia di Napoli e non solo, e con essa del nostro paese, rafforza in noi l’entusiasmo per i successi conquistati. Essa è ormai diventata un appuntamento fisso nel panorama delle attività culturali e sociali della Regione Campania, ed è sicuramente un’occasione fondamentale per far veicolare quell’immagine di un paese che vuole rendere leggibili i suoi bisogni, la sua operosità, e la sua voglia di essere protagonista nel percorso culturale».

Nel 2006 fu introdotta la sezione “Premio alla Carriera”, istituita, come ci dice Paone, “per onorare quanti rappresentando essi stessi e hanno concorso con il loro lavoro alla crescita e allo sviluppo Culturale e Sociale delle nostre provincie”. 

Nel 2007 il Premio Letterario Internazionale “Tra le parole e l’infinito” accoglie nel suo ambito, venendone per questo ridenominato, il Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum” (“Alla Fonte delle Dottrine”). L’ispirazione, come spiega Paone, fu data dalla circolare di fondazione dello Studium napoletano del 1224 costituito per volontà dell’imperatore Federico II (“secondo il quale il progresso di un popolo si misura con il grado di istruzione) che nel corso dei secoli è stato sempre di più condiviso al punto tale da trovare consacrazione nella nostra Carta Costituzionale. “Ad Haustum Doctrinarum” -sottolinea il Cav. Paone- si propone di «omaggiare tutti quelli che, rappresentando essi stessi fonte di dottrina, hanno concorso alla divulgazione del sapere e dei principi di giustizia e si sono resi testimoni della verità del pensiero di Federico II, vir inquisitor et amator sapientiae, secondo cui “Il nobile possesso della scienza non deperisce se sparso tra molti, e, distribuito in parti, non sente danno alcuno di diminuzione, anzi tanto più vive nei tempi, quanto più, con la divulgazione, diffonde la sua fecondità. Questo Premio è l’occasione per poter evidenziare dottrine e persone che con il loro agire hanno contribuito al progresso della Regione e della nostra Nazione, come luogo di aggregazione e di fermento culturale».

Nell’anno 2008, nel Palazzetto dello Sport di Casoria, in occasione della Nona edizione svoltasi con il patrocinio del Comune di Casoria, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano conferì al Premio l’alto Onore di una Medaglia d’Argento rappresentativa.

Nel 2009, alla decima edizione di “Tra le parole e l’infinito”, il Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum“ si separò dal Premio Letterario, divenendo un Premio a sé.

Un ulteriore salto di qualità il Concorso ebbe a farlo nel 2010 con un nuovo Riconoscimento alla Carriera, “Labore Civitatis”, istituito, come ci riferisce il Cav. Paone, «allo scopo di mettere in evidenza le alte qualità umane dell’ingegno, della laboriosità e del senso del dovere. Il Premio si prefigge ora anche di rappresentare l’impegno laborioso, fatto con etica e sacrificio, per coloro che affrontando difficoltà e fatica, e si pongono al servizio della comunità per il progresso Socio Culturale della Nazione. Questo riconoscimento si propone di evidenziare i temi eil continuo richiamo ai valori morali della società contemporanea. L’umanità sta facendo dei notevoli progressi in tutti i campi a velocità supersonica, ma i vantaggi che ne derivano fanno spesso dimenticare la necessità di capire che non sempre quello che viene dopo sarà migliore. Solo una riflessione approfondita permetterà il recupero dei valori con cui si tornerà a vivere un’esistenza più profonda. E’ così che giungeremo progressivamente, a sentire che l’altruismo e la generosità nei confronti degli altri, sono valori sublimi in se stessi, indipendentemente dall’identificazione sociale. Ed è proprio questo che ci deve fare riflettere, spesso combattiamo per la quotidianità del nulla, è necessario una rinascita civile fondata sull’equilibrio tra più saldi valori morali, senso del dovere e del sacrificio, coscienza della capacità e della dignità umana, e così che si rinsalderanno i nostri valori, nella necessità di collaborare tutti insieme per rafforzare i sentimenti di fratellanza e di solidarietà».

Poi, nel 2011, nel corso della serata finale dell’edizione di quell’anno, promossa con il patrocinio del Comune di Bacoli, l’alto onore della Medaglia d’Oro rappresentativa del Presidente della Repubblica Italiana, consegnata nel Real Casino Vanvitelliano del Fusaro.

Il 28 settembre 2013 il Premio Letterario si spostò per la prima volta dalla Città di Napoli a quella di Caserta: memorabile il galà finale che si tenne, con il Patrocinio del Comune di Santa Maria Capua Vetere, nello straordinario Teatro Garibaldi. Nell’occasione, la Presidenza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere conferisce al Cav. Nicola Paone l’Onore della nomina di Socio Onorario dell’Ass. A.N.P.S.

Nel 2014, l’ultimo grande suggello ad uno dei concorsi letterari attualmente più importanti d’Italia ed in odore di riconoscimento a livello europeo: i prestigiosi patrocini del Ministero di Grazia e Giustizia e del Ministero per i beni e le attività culturali.

Giovanna Angelino, Corriere di San Nicola

Il Cav. Nicola Paone, ideatore, fondatore e presidente del Premio “Tra le parole e l’infinito”, è nato a Casoria nel 1955. Ultimati gli studi artistici accademici, intraprende, nel 1989, la sua attività di consulente e informatore all’interno del settore arti grafiche. Specializzato nelle metodologie d’applicazione pubblicitarie (master in programmazione pubblicitaria, in leadership relazionale e specializzazione in the Art of Effective Speaking), si dedica per numerosi anni all’attività di free lance. Da sempre impegnato per l’arte e la cultura, pittore “graphico surrealista informale”, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, rivestendo più volte il ruolo di componente della Commissione Giudicatrice del premio Internazionale alla Carriera Ruggiero II il Normanno. Nel 2000 dà origine al Premio Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia “Tra le parole e l’infinito”. Nel 2001 S. A. R. il Principe Cesare d’Altavilla gli conferisce la nomina di Cavaliere di Merito dell’Ordine Cavalleresco di San Giorgio D’Antioca.