Grande musica in onore di Don Franco

Celebrato il 33.mo anniversario della ordinazione a sacerdote del parroco di Santa Maria degli Angeli con un mirabile concerto dell’Orchestra diretta dal Maestro Barchetta.


Eccezionale esibizione dell’orchestra, con solisti e coro, dell’Associazione Culturale Musicale “Aniello Barchetta, che ha reso omaggio al Parroco Don Francesco Catrame, in occasione del suo 33.mo anniversario di sacerdozio, celebrato domenica 26 marzo nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli (l’ordinazione avvenne, per la precisione, il 24 marzo del 1984 a Caserta).
La nota Ensamble musicale diretta dal Maestro Antonio Barchetta, dopo aver animato la celebrazione con musiche e canti accuratamente scelti, al termine della Messa si è resa protagonista di un concerto in cui sono stati eseguiti pezzi di assoluto valore storico ed artistico.
Tutti i fedeli accorsi in chiesa (ai quali si è unito anche il sindaco Vito Marotta), con Don Franco stesso che ha preso posto tra di essi dopo la funzione liturgica celebrata con i diaconi Don Alfonso Tiscione e Don Biagio Ferrante, hanno potuto ascoltare, infatti, l’Ave Maria di Raffaele Cimmaruta (dedicata in modo particolare a Don Franco, di cui è nota la profonda devozione alla Madonna) e alcuni brani dall’opera di Charles Acton Le ultime sette parole di Nostro Signore sulla Croce.

A spiegare l’importanza delle opere eseguite ci ha pensato Nicola Ciaramella, che
ha, innanzitutto, evidenziato la notorietà del Maestro Antonio Barchetta, icona della musica sacra casertana, apprezzato, oltre che per la sua eccellenza di musicista, riconosciutagli in tutta la regione, anche per il suo impegno di studioso e ricercatore musicale, grazie al quale sono stati riscoperti e rivalutati  autori a noi più vicini, meno noti, figli dell’arte della nostra terra, che hanno fatto, anche loro, la storia della musica.
«Uno di questi è Raffaele Cimmaruta, -ha spiegato il direttore del Corriere di San Nicola- compositore napoletano della seconda metà dell’Ottocento, autore di una stupenda “Ave Maria”, certamente meno nota di quelle più famose composte da Schubert, Schumann, Gounod, Liszt, Verdi, Rossini, Puccini ed altri, ma non per questo meno bella. Anzi, possiamo senz’altro dire che l’ “Ave Maria” di Cimmaruta è un prezioso tesoro musicale, caratterizzato dal suono di campane tubolari, la cui partitura è stata armonizzata da diversi musicisti».
La versione eseguita di quest’opera, di enorme ed indicibile bellezza, tra le poche ad essere sfuggite ad un incendio che devastò quasi tutta la produzione di Cimmaruta, è stata armonizzata e revisionata a tre voci dispari dal Maestro Antonio Barchetta ed è stata cantata dalla voce solista del soprano Marilena Montuoro con il Coro e l’Ensamble musicale dell’Associazione Barchetta composta dai musicisti Armand Priftuli al violino, Vladimir Kacaqi al violoncello e Rosaria Argenziano all’organo. 

Nella seconda parte del concerto, invece, sono stati eseguiti tre brani dall’Opera 30 di Charles (Carlo Eduardo) Acton (pianista e compositore napoletano vissuto tra il 1829 ed il 1909) “Le ultime sette parole di Nostro Signore sulla Croce, della quale l’Associazione Barchetta ha prodotto una registrazione integrale su CD. Il Maestro Antonio Barchetta nei suoi studi ha portato alla luce questo spartito edito da Francesco Lucca nel 1882 e, in seguito, dalla Casa editrice Ricordi (oggi la partitura non è più in commercio ed è registrata solo presso l’Associazione Barchetta, a scopi culturali).
Dell’Opera 30 di Acton sono stati eseguiti la Introduzione (per coro a tre voci), la Parola Prima (Solista: Angelo Casertano, tenore), la Parola Settima (per coro a tre voci più la voce solista del tenore Angelo Casertano).
Da ricordare, infine, che tra le voci soliste dell’Orchestra diretta dal Maestro Antonio Barchetta c’è anche una sannicolese “purosangue”, la soprano Marisa Caccavale, componente storico dell’Associazione.
Una serata, quella del 26 marzo, che Don Franco Catrame certamente ricorderà sempre con particolare emozione.

©Corriere di San Nicola  

 

 

 

Il VIDEO del concerto ("Le ultime sette parole...") 
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Don Francesco Catrame è nato a Recale il 7 aprile1957. Le notizie riguardanti la sua biografia sono state raccolte e pubblicate per la prima volta dal Corriere di San Nicola diretto da Nicola Ciaramella.
Entrato nel Seminario minore di Caserta, nel 1968, frequenta i primi due anni di scuola media alla Vanvitelli di Caserta; dalla terza media frequenta la Scuola dell’Istituto Salesiano di Caserta, fino alla Maturità classica.
Dopo un tempo di discernimento vocazionale, nel 1978 entra nel Pontificio Seminario Maggiore di Roma, dove inizia gli studi di Filosofia che si concludono con il Baccalaureato.
Successivamente inizia gli studi teologici.
Durante il triennio frequenta Corsi di Studio a carattere socio-psicologico.
Negli stessi anni, frequenta un corso di Medicina Pastorale per operare come Assistente spirituale nelle strutture ospedaliere.
Nei mesi estivi dal 1980 al 1982 frequenta in Germania, a Koblenz e a Bonn, corsi di lingua tedesca, conseguendo il Diploma all’Istituto “Kreuzberg” di Bonn (per la specializzazione degli Studi biblici, infatti, occorrono almeno due lingue moderne, oltre alle lingue classiche di greco e di ebraico).
Conseguito il Baccalaureato in Teologia e i relativi Attestati nelle diverse Discipline, nel 1983 viene ordinato Diacono a Roma, in S. Giovanni in Laterano.
Il Vescovo di Caserta, Mons. Vito Roberti, lo chiama in Diocesi e gli affida il ruolo di Assistente nel Seminario vescovile di Caserta.
Viene ordinato Sacerdote, insieme ad altri Diaconi, il 24 Marzo 1984.
Il primo servizio pastorale che gli viene affidato è quello di Vicario parrocchiale della Parrocchia di S. Sebastiano M. in Caserta.
Dopo pochi mesi, vista la sua competenza in Diritto canonico, riceve dal Vescovo Vito Roberti la Nomina di Notaio del Tribunale diocesano per le Cause di Nullità matrimoniale (il Vicario Giudiziale era Don Antonio Pasquariello, Parroco di S. Maria degli Angeli in San Nicola la Strada).
È nominato, inoltre, Cappellano delle Suore degli Angeli in Casagiove.
In quegli anni inizia gli Studi di specializzazione in Teologia biblica presso la Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale, in Posillipo, retta dai Gesuiti, elaborando, sotto la Guida del Prof. Vittorio Fusco, la Tesi sulla Teologia dei Vangeli Sinottici.
Nel Settembre del 1985, su richiesta di Don Antonio Pasquariello, viene nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia di S. Maria degli Angeli in San Nicola la Strada.
Tale servizio Don Francesco lo svolge fino al febbraio del 1987, quando, sebbene a malincuore, deve lasciare la Parrocchia di San Nicola per seguire la realtà pastorale dell’erigenda chiesa del SS. Nome di Maria, in Puccianiello di Caserta.
In questo periodo insegna Religione nella Scuola superiore per Ragionieri “Terra di Lavoro” in Caserta.
Sono due anni di intenso lavoro e innumerevoli fatiche e difficoltà di ogni tipo, spesi per reperire i fondi necessari per la costruzione della chiesa e per iniziare un altrettanto faticoso lavoro per formare la Comunità.
Ultimata la costruzione della nuova chiesa, nel maggio del 1989 il Vescovo Mons. Francesco Cuccarese la consacrava e la dedicava al SS. Nome di Maria, nominando Don Francesco Catrame, appena trentenne, Parroco.
Nel 1990, lascia l’insegnamento di Religione e con il parere favorevole del Vescovo Raffaele Nogaro e il benestare del Ministero della Sanità viene assunto come Assistente spirituale dell’Ospedale civile di Caserta.
In quegli anni, l’Ospedale di Caserta vive una profonda trasformazione e Mons. Nogaro, con l’apporto competente di Don Francesco, si adopera per una campagna di sensibilizzazione per la centralità del malato e la sua dignità.
Numerosi sono gli interventi, in collaborazione con il Tribunale del malato, a tutela della salute dei pazienti.
È tale la preoccupazione di Mons. Nogaro per i problemi degli ammalati, che arriva a chiedere a Don Francesco, nel 1994, un ulteriore sacrificio: quello di lasciare la Parrocchia, perché non era possibile conciliare il lavoro in Parrocchia con quello a tempo pieno dell’Ospedale.
Vista la sua competenza, il Vescovo gli affida completamente la cura pastorale e spirituale dei malati.
Viene nominato, inoltre, Direttore diocesano della Pastorale sanitaria, nonché Assistente dei Medici cattolici della Diocesi.
In quegli anni, scrive articoli per il mondo della sofferenza, a carattere spirituale e sociale, partecipa a Convegni della Pastorale sanitaria, promuove in Diocesi attività per gli ammalati, anche con l’apporto dei Medici cattolici.
È relatore sulla Sofferenza nella Bibbia, in un Convegno della Terapia antalgica, dove si inizia a parlare della Medicina in senso olistico, cioè in sinergia con tutti gli Operatori clinici, psicologici e con il supporto spirituale nella cura dei malati, come voleva S. Giuseppe Moscati.
In questi anni, frequenta anche il Corso di specializzazione dogmatica sulla Ecclesiologia sia storica che conciliare, sempre nella Facoltà di Posillipo, approfondendo temi di Pastorale familiare.
Nel 1994 si apre in Diocesi la Scuola di formazione teologica dei Diaconi permanenti e per i Ministeri istituiti per il servizio nelle Parrocchie e Don Francesco è incaricato, come Docente di Sacra Scrittura della Scuola, fino al 2004.
Nel 1996, il Vescovo Nogaro, avendo la possibilità di un nuovo Assistente spirituale per l’Ospedale, gli chiede disponibilità ad essere Parroco in S. Leucio e Vaccheria, dove rimarrà fino all’anno 2000.
La Diocesi, in quegli anni, ha numerosi problemi di carattere “pastorale”, e il Vescovo Nogaro chiede al suo sacerdote, con la “complicità” del Vicario Generale, Mons. Antonio Pasquariello, di aiutarlo in una situazione molto complessa che riguarda la Parrocchia di S. Bartolomeo in Centurano a causa dell’erigenda chiesa nel parco Cerasole, la cui costruzione, per innumerevoli problemi, è bloccata da molti anni.
Don Francesco si adopera subito e oltre a far ripartire le attività pastorali e a dare un forte impulso all’Oratorio, trova il modo di risolvere i numerosi problemi per permettere la prosecuzione dei lavori, che consentiranno di terminare la chiesa.
Nei sei anni che Don Francesco trascorre nella Parrocchia di Centurano-Parco Cerasole, egli continua la sua attività di studioso, dedicandosi alla Dottrina sociale della Chiesa e con i maggiori Gruppi culturali della Diocesi.
Presenta i Libri di grande spessore teologico di Mons. Nogaro e numerose Encicliche di vari Pontefici (la “Pacem in Terris” del Papa S. Giovanni XXIII); scrive il Commento della “Familiaris Consortio” di S. Giovanni Paolo II; in successione presenta “Fides e Ratio” e poi “Ecclesia in Europa” dello stesso Pontefice.
In seguito sviluppa le Encicliche di Papa Benedetto XVI “Deus Caritas est” e “Spes salvi” ed altri Documenti conciliari. L’ultimo lavoro, prima di lasciare Centurano, è lo studio del “Convegno di Verona”, che presenterà, in Diocesi, nella Biblioteca del Seminario vescovile, nell’ottobre del 2006.
Pochi mesi prima, ancora una volta, il Vescovo aveva chiesto a Don Francesco di servire la Diocesi, diventando Parroco a Recale, dove rimarrà per dieci anni.
In questi anni, Don Francesco Catrame, oltre a dare un forte impulso alla pastorale giovanile, si dedica con la sua esperienza e competenza alla pastorale familiare, costituendo un percorso nuovo per le famiglie, per le quali prepara testi e riflessioni per la loro formazione.
Sempre in questo decennio, completa e pubblica il libro sulla “Famiglia cristiana”, con i fondamenti biblici e magisteriali.
Nel 2016 il vescovo Mons. Giovanni D’Alise, operando un riassetto pastorale della Diocesi, lo nomina Vicario della Forania di Marcianise.
Vista, inoltre, la sua lunga esperienza in campo pastorale, lo nomina Parroco di una grande Parrocchia, come quella di Santa Maria degli Angeli in San Nicola la Strada.
L’insediamento avviene il 3 luglio 2016.
Il 2016 è un anno molto importante per Don Francesco Catrame anche come scrittore.
Da eccelso biblista, egli lavora al suo ultimo libro “L’Opera Lucana – Vangelo e Atti degli Apostoli”, un capolavoro letterario che pubblicherà nel mese di novembre, dello stesso anno, presentandolo ufficialmente il 27 dicembre presso la biblioteca diocesana di Caserta.
Come da suo forte desiderio, il libro viene presentato anche a San Nicola la Strada, nel corso di una conferenza, tenutasi nel Salone Borbonico, organizzata e condotta dal direttore del Corriere di San Nicola, Nicola Ciaramella, svoltasi il 23 febbraio 2017 con la partecipazione del relatore Don Valentino Picazio (Docente di Sacra Scrittura presso l’istituto Superiore di Scienze Religiose della Diocesi di Caserta e coordinatore Responsabile dell’Area Profetica-Evangelizzazione della Diocesi di Caserta), del sindaco di San Nicola la Strada, Vito Marotta, e dell’assessora alla cultura del Comune di San Nicola la Strada, Maria Natale, e con l’intervento del Vescovo Emerito di Caserta, Mons. Raffaele Nogaro.
Forte della sua lunga esperienza, Don Francesco si inserisce subito nel contesto socio-pastorale della Comunità di San Nicola la Strada, continuando soprattutto le attività dedicate ai giovani dell’Azione cattolica e del Gruppo scout, essendo egli Assistente dell’Agesci dal 1986.
Nella grande Parrocchia di Santa Maria degli Angeli, tra le numerose attività Don Francesco ha iniziato un nuovo percorso di Pastorale familiare, sulla scìa di uno dei principali obiettivi della sua missione spirituale, che è quello della crescita e dell’affermazione del valore della famiglia.