Giugliano respira e dice No alla Camorra

 

Migliaia di persone in corteo per sensibilizzare i cittadini sui temi della criminalità


In Italia non è la prima volta che si organizzano cortei contro la Camorra. L’ultimo evento si è tenuto a Locri, dove moltissime persone hanno sfilato per le strade del paese, in occasione della Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia. Un corteo organizzato da Libera, l’associazione che da anni opera per dire No alla camorra. Adulti e adolescenti hanno percorso pacificamente le strade della loro città, per testimoniare che qualcosa sta cambiando.
Anche Giugliano dice No alla camorra, anche se non è la prima volta. Il 6 marzo si è tenuta un’assemblea presso la Biblioteca comunale dove erano presenti sindacati, associazioni, commercianti e il clero intero. Durante l’Assemblea sono state ascoltate storie di vita di chi combatte ogni giorno contro la sopraffazione della camorra. Molti hanno raccontato, testimoniato che avere a che fare con certi ambienti ad ogni livello e grado è una sconfitta per tutta la società. La camorra è insita in ogni strato sociale, si insinua in ogni aspetto delle nostre vite, tanto che nessuno può dire di esserne completamente estraneo. I nostri gesti anche i più semplici sono manovrati, c’è sempre un’ombra buia che incombe sulle nostre scelte. 
La manifestazione contro la Camorra fissata per il 31 marzo 2017 è stata una conseguenza naturale del dibattito e del confronto avuti in quella occasione. Un effetto dell’impegno e dell’attività di associazioni come il Movimento Polis e l’associazione Libera Giugliano, che da settimane sono scese in piazza per sensibilizzare i cittadini sui temi della criminalità.
Il Corteo, con la presenza massiccia delle associazioni e di giovani studenti degli istituti superiori, l'assenza totale del clero e la scarsa partecipazione del mondo politico, è partito alle ore 9 da Piazza Matteotti, ha percorso Corso Campano e ha fatto la sua prima tappa nelle Palazzine di Giugliano a Via Colonne, teatro di recenti regolamenti di conti fra bande rivali. Lenzuola stese, vita quotidiana e lotta fra faide la fotografia del clou di questa giornata, in quella che sembra un’istantanea di vita reale. I manifestanti si fermano proprio nelle Palazzine, urlando slogan, mentre la radio suona “Pensa”, una canzone di Fabrizio Moro. Le note entrano nelle case, volano e si dissolvono fra questi grandi palazzi. “Prima di sparare Pensa, che puoi decidere tu”, le parole del testo diventano un inno, un invito a cambiare. Perché non è mai troppo tardi per cambiare.
Tutta la città di Giugliano esprime il suo rigetto, la repulsione, il disgusto verso la puzza della camorra, per dirla come l’indimenticabile Giudice Borsellino.
Fu proprio lui, Paolo Borsellino, il 23 Giugno 1993 a pronunciare parole meravigliose. Ve le proponiamo, eccole:
“La lotta alla mafia non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Alla luce di queste parole, una domanda preme sulla nostra coscienza: Siamo degni di quelle parole? Abbiamo abbastanza coraggio per leggerle, per amarle, per viverle? Una manifestazione è un’occasione di incontro, una piacevole passeggiata fra le vie del centro in un giorno di sole, ma dire No alla camorra non è uno slogan. Quando diciamo No all’arroganza e alla prepotenza, allora siamo veramente degni di quelle parole. Dire No alla camorra vuol dire non arrendersi ai soprusi, cercare la verità, desiderarla, perseguirla, respirarla.
Anche a Giugliano il vento sposta le foglie, sbuffa sul mare e fra le nuvole. E quando il vento soffia, nessuno può fermarlo; Tutto può cambiare direzione. Quando così tante persone scendono in piazza significa che c’è un’altra coscienza, più vera, più libera, un nuovo vento.
Come la voglia di fare la cosa più bella e naturale del mondo: Respirare.

Respira, Giugliano; continua a farlo, continua a vivere!

Giovanna Angelino