“Giuglianesi orgogliosi” contro i roghi

Inatteso insuccesso del flasmob organizzato dal gruppo social: “Eppure ci avevamo creduto..." 


Da giorni a Giugliano e nei paesi a nord di Napoli l’aria è irrespirabile; ettari di terreno vanno in fumo attorno al Vesuvio mentre i roghi tossici continuano ad imperversare su tutta l’area.
Le decisioni importanti che mancano devono arrivare dalla regione e dal governo, ma fino a quando questi ultimi metteranno al primo posto faccende futili, dicono i cittadini, resteremo sempre prigionieri nella terra dei fuochi. Fino a quando i mass media nazionali si occuperanno di notizie secondarie spacciandole per “prima pagina”, non cambierà mai nulla.
Il 13 luglio, in Piazza Matteotti a Giugliano, un centinaio di cittadini hanno dato vita ad un flash mob organizzato dal gruppo facebook “Giuglianesi orgogliosi”.
Le polemiche nate nei giorni scorsi relative ad un manifesto che il primo cittadino di Giugliano aveva diffuso sull’abbassamento della percentuale dei roghi tossici, sembravano assopite per dare spazio ad un senso comune di coesione e di collaborazione.
Infatti il sindaco di Giugliano Antonio Poziello, con un gesto inaspettato e ammirevole, aveva fatto sapere che l’amministrazione comunale avrebbe partecipato al flashmob di giovedì. Il sindaco aveva osato di più esortando i cittadini: «Andiamoci tutti e mobilitiamo quante più persone possibile! Intanto facciamo anche qualcosa di concreto per fermare i roghi: denunciamo chi abbandona i rifiuti e chi gli dà fuoco». Per un attimo si era creduto che fosse l’inizio di un nuovo senso di solidarietà e di consapevolezza; che stesse iniziando una nuova epoca di unione e collaborazione.
Lo si era sperato, sognando che si potessero abbandonare bandiere e padroni, egoismi, piccole ripicche, interessi personali.
Invece a Giugliano è tutto più complicato. C’è n’è per tutti i gusti. Qualcuno pensa che le manifestazioni non servano a nulla, quindi momentaneamente preferisce restare dietro a chi ama criticare; c’è chi, invece, pensa che il flashmob sia stata solo una passerella politica, per cui ha preferito disertare; c’è chi non ha partecipato per non dare soddisfazione al sindaco, "il quale non fa prevenzione e sta collaborando con De Luca, accettando il piano rifiuti, il biodigestore, l’ampliamento stir".
C’è, infine, chi pensa che basti essere pochi ma buoni. Sono stati distribuiti fischietti in piazza e all’arrivo del sindaco sono stati prontamente utilizzati. Erano presenti alcuni esponenti politici e il Vescovo Angelo Spinillo, particolarmente sensibile al tema dei roghi. Tutti i punti di vista vanno rispettati. Se il sindaco è attaccabile per le tante cose che fa e per quelle che non fa, una cosa buona l’ha detta: «facciamo anche qualcosa di concreto». La frase forse gliel’avranno suggerita, ma costringe a riflettere.
Al flash mob erano presenti piccoli, adulti e anziani e nei loro occhi si notava un’unica grande speranza. Sui loro volti c’era tanta voglia di crederci, perché quando qualcuno c’è vuol dire che ci crede e lo fa davvero. Quando c’è bisogno di dire no, bisogna farlo senza condizionamenti, senza pensare se al nostro fianco c’è il peggior nemico. Ma questo è solo un altro fra i tanti punti di vista, condivisibile o meno.

Giovanna Angelino