Chiara e le nuove giostrine

Giovedi 27 luglio, alle ore 19, si inaugura il primo "PARCO GIOCHI INCLUSIVO" di San Nicola la Strada.
Papà Michele ci scrive
i pensieri che gli ha trasmesso la sua dolce figlioletta, che taglierà il nastro...


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Ho fatto parlare Chiara -ci ha detto il papà Michele Tarallo, che ringraziamo per le meravigliose foto- forse per una sorta di continuità con la lettera alla scuola. Ho preferito che parlasse Chiara per ribadire che davvero due giostre non sono poche e che il sindaco e l'amministrazione comunale sono da ringraziare per il bello che stanno portando in città. La vivibilità non passa solo per le strade aggiustate o altro di simile, ma soprattutto attraverso l'ascolto attento e sentito delle diverse realtà cittadine".

«Papà! Mamma! Ma questa città di San Nicola dove abitiamo è davvero sorprendente! Non solo la scuola mi ha regalato emozioni indescrivibili grazie alle insegnanti di classe e di sostegno, grazie alla preside, ai compagni, e perfino grazie ai collaboratori scolastici sempre attenti e premurosi. Ora ci si mette anche il Comune con questa splendida iniziativa del parco giochi inclusivo.
D’accordo, non cammino, non parlo e non gesticolo e quindi sarà più complicato, oserei dire quasi impossibile arrampicarmi, scivolare, dondolare. Ma grazie a voi e alle mie amichette del cuore potrò pur sempre toccarle, sentirne le vibrazioni del dondolio, percepire, insomma, le vostre identiche sensazioni, ma utilizzando metodologie diverse.
Diciamola tutta: un parco giochi inclusivo non è solamente un parco con delle giostrine accessibili a bimbi disabili, ma è molto, molto di più. Basti considerare che su gran parte delle giostrine bisogna salirci uno per volta. Senza alcun dubbio scivolare in due abbracciati stando attaccati pancia e schiena è fattibile, ma la giostra in se è omologata perché venga utilizzata da un bambino solo. Quelle “speciali”, invece, necessitano che un altro debba spingere, frenare, assistere aiutare a salire e tanto altro ancora. Fosse solo perché noi ci si possa sentir dire “Guarda qui che bello … uh e guarda che succede se spingo così” vale la pena costruirlo un parco così.
E poi chi ha stabilito che più giostrine rendono il parco più interessante? Intendo dire, che sia una giostra, o due o dieci non è questo che ci rende felice. Assolutamente no. Ciò che veramente rende felici è che qualcuno diverso da noi, o per meglio dire qualcuno normodotato, ha pensato al nostro benessere d’animo. I nostri genitori hanno provato un barlume di comprensione imprevista. Un semplice gesto per regalare un ulteriore sorriso alla città. E non è questa felicità? Le cose sono andate più o meno così: qualcuno del Comune ha visto che dei soldini, pochi indubbiamente, provenienti dall'Europa, tornavano utili ad impiantare giostre accessibili nella piazza della Rotonda di San Nicola ed ha stilato un progetto. Ha dedicato tempo per raggiungere un risultato. Ha perso tempo contrastando i soliti pareri disfattisti: Ma a che serve … tanto le scassano subito". E la persona in questione, con gentilezza e lungimiranza, ha spiegato: "Proviamoci … poi da cosa nasce cosa ".
Insomma, volere un parco giochi inclusivo è un fatto dal sapore di nuovo. E il nuovo desta curiosità, aspettativa. Non conta quante giostrine, o quanti disabili ci saranno o ci giocheranno. Non conta se domani leggeremo “atti vandalici alla rotonda di San Nicola”. Non conta se tra qualche mese o anno si aggiungeranno altre giostre, altri servizi sia per i genitori di figli disabili che per quelli non disabili. No, davvero non conta tutto questo. Conta, piuttosto, che questa persona, il sindaco e tutta l’amministrazione comunale, hanno compreso che vivere la città significa anche mostrare pubblicamente alcune risposte a vecchie e nuove problematiche sociali. Un passo per volta. Indubbiamente molti di voi potrebbero dirmi: "Sei una bambina, per giunta disabile e quindi che ne sai di Politica?”. La risposta ce l’ho e si racchiude nella frase più bella che abbia mai sentito nei miei lunghissimi otto anni di vita … e l’ho sentita proprio oggi a confronto con la persona di cui sopra. Mi ha detto: “Sai, Chiara, che cos’è la politica?". Lasciamo perdere i miei pensieri in quel momento che avevo capito avesse detto Pollitica e quindi credevo si riferisse ai polli … ma lasciamo perdere. Mi ha detto emozionata: "La politica è sapere ascoltare la gente. Io, noi ce la stiamo mettendo proprio tutta".
Beh, cari amici, il mio papà mi ha chiesto di salutarvi e rimandare la prossima questione sannicolese a dopo l’inaugurazione … esattamente dopo il grandissimo evento di Giovedi 27 Luglio ore 19 nella piazza della Rotonda di San Nicola la Strada. CHIARA».

(Corriere di San Nicola)

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