La prima (video)intervista della neo senatrice Lucia Esposito

Sabato 30 settembre 2017, presso la sede della Pro Loco di San Nicola la Strada in Piazza Parrocchia: a dieci giorni dall’ingresso a Palazzo Madama, la neo senatrice LUCIA ESPOSITO ha concesso la sua prima VIDEOintervista al Corriere di San Nicola, il quotidiano della sua città.
A formulare domande e a ripercorrere le tappe più importanti della carriera politica del primo sannicolese membro del Parlamento italiano, il direttore Nicola Ciaramella con Giovanna Tramontano. 
(Riprese di Ubaldo Di Leva)


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LE DOMANDE:

-Il 19 settembre 2017 non si è trattato più di sedersi tra i banchi di un consiglio comunale, di un consiglio provinciale o di una giunta provinciale o di una assise regionale. All’ordine del giorno non più un problema locale. Stavolta i banchi di un ramo del Parlamento, si parla di Italia.
Ecco, oltre a chiederti cosa hai sentito dentro nel momento in cui sei entrata a Palazzo Madama da senatrice, ti chiediamo anche quanto hai sentito “lontana” San Nicola la Strada?

-Le tappe della tua carriera politica si possono dividere in due periodi. Cominciamo dal primo, quello dal 1993 al 2006, che vogliamo chiamare ”Nei confini di San Nicola la Strada”. Sei stata tre volte eletta in consiglio comunale, due al fianco di Nicola Tiscione, anche nella veste di presidente del consiglio comunale.
Cosa ha rappresentato per te e quanto ha inciso sulla tua carriera un grande personaggio come lui?

-Hai tentato due volte di diventare sindaco della tua città. Nel 2006, dopo aver comunque conquistato il posto di consigliera comunale, decidesti, forse, di dire basta?

-Il secondo periodo della tua carriera, quello in corso, iniziato già nel 2005, ti ha visto assessora provinciale, consigliera regionale, prima donna alle primarie parlamentarie del Pd, prima dei non eletti al Senato, presidente del Partenariato economico e sociale della regione Campania ed ora senatrice.
Quale valore hanno avuto per te queste esperienze che vogliamo definire “Oltre i confini di San Nicola la Strada”?

-Hai cominciato a fare politica quando le donne erano, per la politica, ancora quasi un “oggetto misterioso”. Era verso la fine dell’anno 1992.
Cosa è cambiato, secondo te, da allora? Credi che, oltre ai discorsi sulla pari opportunità, sulle “quote rosa” o altro del genere, ci sia ancora molto da fare?

-Molti giovani sono oggi al Parlamento. I “vecchietti” stanno scomparendo, forse, un po’ alla volta, anche se ci vorrà ancora del tempo.
Secondo te, i politici giovani sono riusciti o stanno riuscendo a “ringiovanire” la politica, oppure, appena vanno lì, diventano subito “vecchi”?

-Si dice, appena l’Istat annuncia uno zero virgola qualcosa in più, che va tutto ok; che la "ripresa" è in atto; che l’economia è ripartita alla grande; che le tasse sono diminuite; che si può brindare con lo champagne.
I numeri ufficiali, invece, dicono che va tutto male; che stavamo quasi per fare la fine della povera Hellas; che siamo tra gli ultimi in Europa in tema di crescita; che il carico fiscale è al picco storico; che sono sempre tantissimi i giovani in mezzo alla strada (e non per fare i vigili urbani); che sono moltissime di più le aziende che chiudono rispetto a quelle che aprono; che agli ospedali sono stati tolti i soldi anche per i cerotti; che l’unica bevanda disponibile per un prosit è l’acqua fresca, sperando che non sia inquinata.
Tu, da senatrice della repubblica, sei tra quelli che appena sentono un più zero virgola qualcosa credono che la crisi sia finita oppure che ci vuole ancora tempo per brindare?

-Cosa farà Lucia Esposito, per quanto le potrà essere possibile nel suo nuovo ruolo di senatrice, per tenersi sempre “vicina” alla sua città di San Nicola la Strada?