Difensore Civico, chi era costui?

Se ne dicono e se ne leggono tante sulla figura dell’ “ombudsman” che fu soppressa con la finanziaria del 2010. Ne ripercorriamo la storia, attraverso l’archivio del Corriere di San Nicola, fino alle attuali convenzioni con i difensori civici regionali.


Non sono poche le voci che negli ultimi tempi hanno sollevato l’interrogativo concernente l’assenza del Difensore Civico nel nostro Comune.
Memori dell’ampio spazio che anni fa il Corriere di San Nicola dedicò alle vicende legate alla sua istituzione, alcuni vecchi lettori, che ringraziamo, ci hanno chiesto di “rispolverare”, attraverso la nostra “enciclopedia”, una antica questione per conoscere quale sia l’attuale situazione in merito all’esistenza di questa importantissima figura (nota anche, soprattutto in ambito bancario, come “ombudsman”) diffusa in diversi ordinamenti statali, seppure con caratteristiche differenti ma tutte riconducibili alla sua funzione di garanzia a tutela del cittadino nei rapporti con un soggetto che eroga un servizio (nella fattispecie un “avvocato dei cittadini”, “ponte” tra cittadino e pubblica amministrazione).

Dunque, facciamo chiarezza, ripercorrendone un po’ la storia, che inizia e si conclude interamente durante le due amministrazioni guidate dal sindaco Angelo Pascariello.

Il regolamento relativo all’istituzione del Difensore Civico fu approvato il 28 settembre 2001 all’unanimità dal Consiglio Comunale, col diretto coinvolgimento dell’opposizione.

Nel dicembre dello stesso anno, si chiuse il bando di concorso con la registrazione di ben 23 candidati.

Nell’aprile del 2002, in un convegno presso il Salone Borbonico, nel quale intervennero, tra gli altri, alcuni degli aspiranti ed il presidente della Provincia Riccardo Ventre, furono spiegati dettagliatamente gli aspetti e l’importanza istituzionale di questa figura, alla quale si chiedeva di riuscire, con assoluta imparzialità, a tutelare la richiesta di trasparenza dell’operato della Pubblica Amministrazione, muovendosi nei più svariati settori e nelle più svariate materie con competenza non esclusivamente nel campo giuridico. Il Difensore Civico come Difensore, insomma, e non esclusivamente Avvocato dei cittadini.

Il 7 maggio 2002 il voto quasi unanime del consiglio comunale elegge l’Avvocato Rita Zuccaro, pescarese di origine e casertana d’adozione, primo Difensore Civico di San Nicola la Strada.

Poco dopo l’elezione il candidato Francesco Ciaramella si rivolge al Tar per ottenere l’annullamento della nomina, a causa dell’inesistenza dei requisiti del bando (Zuccaro non avrebbe maturato dieci anni di esperienza nell’avvocatura).
Il Tar accoglie il ricorso, mentre l’Amministrazione Comunale discute sull’interpretazione del regolamento comunale (basandosi sul conseguimento della laurea, piuttosto che sull’avvocatura in sé).
Alle aspre critiche “professionali” si aggiungono, in seguito, altre ombre con un procedimento penale che vede il sindaco e i consiglieri comunali che avevano votato la Zuccaro accusati del reato di abuso d’ufficio e la Zuccaro stessa accusata di falso.

Il “dopo-Zuccaro” comincia nel gennaio del 2007 con le candidature per il nuovo difensore civico.

Il 23 settembre ad essere eletto è l’avvocato casertano Domenico Santonastaso, che resta in carica soltanto per cinque mesi: nella primavera del 2008, infatti, si dimette a causa dell’incompatibilità con la candidatura alle politiche.

Arriviamo, infine, al 23 febbraio 2010. La figura del Difensore Civico, il garante a tutela del cittadino col compito di segnalare abusi, disfunzioni, carenze e ritardi dell’amministrazione, è soppressa.
A sancirlo è la nuova normativa statale prevista per l’approvazione del bilancio di previsione, che stabilisce, tra l’altro,
minori gettiti, taglio del numero dei consiglieri e degli assessori comunali nonché la soppressione di alcune figure come il Difensore Civico e il Direttore Generale.
Giuridicamente, quindi, la norma nazionale da quel momento confligge con le facoltà degli enti locali, lasciando ad essi comunque la possibilità di avvalersi dell’esercizio dei difensori civici regionali nelle questioni comunali (attraverso convenzioni firmate dai Sindaci ai sensi della legge 42/2010).
I difensori civici sono insorti a livello nazionale cercando una riforma seria dell’istituto introdotto in Italia negli anni Novanta e da allora il quadro è pressoché identico, arricchendosi inoltre dei rapporti inter-statali coi mediatori europei. In definitiva, con buona pace, la misura non è ascrivibile all’amministrazione comunale, per quanto la soppressione sia (tecnicamente) attuata dall’ente locale.

Antonio Dentice d’Accadia

 

Nella foto in alto, i titoli del Corriere di San Nicola che annunciavano, nel 2002, l'elezione del primo difensore civico e, nel 2008, le dimissioni del secondo.

Qui sotto, alcuni stralci di articoli riguardanti la materia pubblicati sul Corriere di San Nicola tra il 2001 e il 2002.
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