D’AMBROSIO SI AUTOINTERVISTA


La leader dell’Udc invoca l’unità del centro-destra in vista delle comunali di giugno. Su Delli Paoli: “A ripristinare la giustizia ci penseranno gli elettori”

COMUNICATO STAMPA DELL’UDC CHE PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE

Come si sta muovendo l’UDC a San Nicola in questa fase iniziale del 2006?

Innanzitutto, per quanto riguarda l’attività interna, siamo impegnati nella fase di completamento del Tesseramento 2005, anche se il Consiglio Nazionale – al quale ho partecipato lunedì 23 gennaio – ha deliberato uno slittamento dello stesso tesseramento  per la concomitanza degli impegni elettorali. Nello stesso Consiglio Nazionale, è stato presentato il logo del nuovo simbolo UDC con la scritta “CASINI” ed  è stata anche decisa la Conferenza Programmatica Nazionale che si svolgerà a Roma nei gg. 9 - 10 e 11 febbraio c.a. a cui parteciperò per dare voce alle periferie.

Ed a livello locale ?

Per quanto attiene invece la preparazione delle amministrative 2006, come primo partito della coalizione ci siamo assunti il compito di convocare degli interpartitici della CDL in modo da focalizzare innanzitutto l’attenzione sui principali punti  programmatici. Nella CDL a San Nicola, costituita a tutt’oggi da UDC, AN, NUOVO PSI, PRI e DC (in attesa delle decisioni che prenderà FI impegnata in un accordo programmatico con la giunta Pascariello fino alla fine della Legislatura ed attanagliata da fratture intestine),  c’è armonia e spirito collaborativo. I dirigenti locali, che sono la massima espressione dei partiti e conoscono bene la realtà politica sannicolese, sanno bene che, solo stando uniti, si riafferma il primato della politica.

Quale è la sua valutazione su questo momento politico per l’UDC?

Molto positiva per il nostro partito dal momento che, per il consenso ottenuto, ma anche per le azioni concrete riguardanti  le tematiche che stanno a cuore dei cittadini (come la sicurezza ed il rispetto delle normative in campo urbanistico), l’UDC è non solo principale forza di aggregazione per la CDL, ma diventa anche, come partito moderato, punto di riferimento per eventuali altre alleanze costruite nell’interesse della collettività.

E l’avversione dei Comunisti Italiani nei confronti dell’UDC?

Non la giudico affatto, è una polemica che non ci appartiene ed è stata tutta interna all’Unione. Devo però sottolineare che, chi si fregia del titolo di classe dirigente politica, dovrebbe sapere che ha una grande responsabilità e cioè quella di guidare i processi politici. Se, in un qualsiasi paese, la realtà locale richiede una coalizione forte ed allargata per superare quelle forze palesi ed occulte che si frappongono alla restituzione della politica ai partiti e soprattutto per fare in modo che la politica stessa non sia più relegata agli interessi dei “soliti noti” camuffati in liste civiche, una classe dirigente matura deve sapere valutare questa opportunità. Io definisco questo processo “la politica si riappropria della politica”. L’UDC si muove in  questa direzione.

Come giudica la decisione del Consiglio Comunale sull’incompatibilità del consigliere Delli Paoli?

Con rammarico. Speravo che il diritto non dovesse chiedere asilo in un’aula di Consiglio Comunale e che prevalesse sulle logiche di appartenenza. Invece un’acclarata incompatibilità (visti i rapporti in corso tra ACSA CE3 e Comune di San Nicola la Strada) è stata invece dichiarata non tale e coperta da una votazione dichiarata “secondo coscienza” e non come avrebbe dovuto essere cioè secondo legge, come se il consigliere comunale possa anteporre i propri convincimenti alle leggi vigenti ed alla loro osservanza. E’ stata scritta un’altra pagina nera di questa consiliatura.

Ricorrerà al Tribunale Ordinario?

Vorrei premettere che il Delli Paoli, in quanto parte in causa, non doveva e non poteva partecipare né alla conferenza dei capigruppo, preparatoria del consiglio comunale, né a quest’ultimo con un’arringa in sua difesa. Noblesse obblige. Solo questo basterebbe per un ricorso alla magistratura. Ma è una logica che non mi appartiene. Il Consiglio Comunale dovrebbe essere il centro del dibattito, del confronto e soprattutto del rispetto della legge. Così non è stato. Non sarà il Tribunale Ordinario a ripristinare la giustizia e la legalità, ma la collettività con il suo voto.

(D.ssa Gabriella D’Ambrosio, segretario cittadino dell’Udc di San Nicola la Strada)