La nuova sede degli Accollatori

L’associazione guidata da Giuseppe Costantino, che ha lo scopo primario di organizzare e disciplinare l’attività dei “portatori a spalla” della barca con il Santo Patrono durante la processione del martedi in albis, si è trasferita in Via Bronzetti nei locali del sodalizio “La barca di Teseo”.
Il Corriere di San Nicola ne ripercorre la storia con il presidente, che, animato come tutti da amore per la tradizione, confida nell’apporto dei giovani e rivela il vero significato della Ballata del Santo: “E’ un segno della croce a ritmo di musica”.

 

Domenica 28 gennaio si è svolto in via Pilade Bronzetti un evento importante per la tradizione di San Nicola la Strada. L’Associazione Cattolica Accollatori San Nicola, guidata dal presidente Giuseppe Costantino, ha inaugurato la sua nuova sede, che si è trasferita nei locali dell’Associazione “La Barca di Teseo” dopo essere stata ospitata dal 2014 dalla Pro Loco.
Siamo felici e ben disposti nel creare una durevole e proficua collaborazione”: queste le parole con cui il vice presidente della “Barca di Teseo” Germano Iacelli, presente alla cerimonia assieme a tanti rappresentanti della sua associazione, ha accolto l’iniziativa.
Alla presenza degli organizzatori, del sindaco Vito Marotta, dell’assessore alla cultura Maria Natale, dei consiglieri comunali Nicola D'Andrea, Raffaele Della Peruta, Tullio Vaccari ed Eligia Santucci, nonché di molti confratelli della Confraternita di San Nicola, il parroco Don Francesco Catrame, circondato da un folto pubblico di cittadini, ha impartito una solenne benedizione augurando di vero cuore agli accollatori del Santo Patrono di San Nicola la Strada di “mantenere sempre vive le tradizioni, di credere sempre in ciò che si fa e di coinvolgere sempre i cittadini sannicolesi nelle loro  attività”.
Tanti i momenti che hanno emozionato i presenti; il più significativo è stato quello in cui, dopo il taglio del nastro e della solenne benedizione, è stata scoperta la targa su cui è incisa la scritta “Associazione Accollatori San Nicola” a dimostrazione che l’associazione è reale e che si impegnerà a tenere viva la fiamma dell’amore nel portare a spalla il Santo Patrono per le strade della città ancora per moltissimo tempo.
Il presidente Giuseppe Costantino si è calato con visibile soddisfazione nel clima festoso in cui si è svolta la mattinata: il tutto allietato dalle bellissime note intonate dalla rappresentanza della Banda Musicale di Caserta accorsa per festeggiare gli amici accollatori e supervisionato, ai fini della sicurezza, dagli agenti della Locale Polizia Municipale.
Grazie agli amici della Barca di Teseo –ha detto- per aver messo a disposizione questa sede, più consona alle nostre esigenze. Sono contento del legame di stima e di collaborazione che così si è creato tra i soci di entrambi i sodalizi. E grazie a tutti coloro che hanno creduto in me e nei miei sforzi tesi a creare un gruppo di accollatori coesi e pronti ad affrontare le varie difficoltà”.

Giuseppe Costantino prima di essere presidente di un’associazione sannicolese così importante per il suo valore nell’ambito della tradizione locale, è anzitutto un accollatore del Santo Patrono, fedelissimo ed animato da un amore infinito per San Nicola. Egli non nasconde la sua passione e si è ben offerto a rispondere ad alcune nostre domande, consapevole che il Corriere di San Nicola, unico e storico quotidiano presente sul territorio comunale, è sempre pronto a condividere e a mettere in risalto tutte le attività che le varie associazioni sannicolesi svolgono con dedizione ed amore.
Costantino ha voluto far sapere e ribadire con forza che gli accollatori saranno sempre presenti come associazione nel collaborare a tutte le iniziative e che il loro impegno nei confronti della città andrà ben oltre il portare in spalla il Santo Patrono una volta l’anno.
Ho cercato di essere il collante che tiene unito il gruppo”, ha subito precisato, soffermandosi poi su un punto a cui ci tiene moltissimo: “Sì, ci sono i vari organi direttivi, come in qualsiasi associazione riconosciuta, ma noi siamo un gruppo e le decisioni per qualsiasi cosa le prendiamo assieme, si discute fino a notte fonda, fino a quando non si trova un punto di unione. Noi prima di essere un’associazione che conta 71 iscritti siamo amici con la A maiuscola; certo, di screzi ce ne sono, ma si fa di tutto per superali ed andare avanti”.
Ha poi voluto rivolgere, nostro tramite, i suoi ringraziamenti anche a Pio Vincenzo Feola, “figlio del nostro compianto cittadino Vincenzo Feola che donò agli accollatori lo stendardo che oggi, restaurato, torna a rappresentarci, per essere qui a testimoniare un passato che non va dimenticato”.
«L’Associazione Cattolica Accollatori San Nicola nacque nel 2014 -ci racconta Giuseppe Costantino- e la sua prima ubicazione fu presso la sede della Pro Loco in Piazza Parrocchia con il presidente Carlo D’andrea, che ci accolse in modo mirabile e che saluto per ringraziarloSiamo un’associazione iscritta all’albo delle associazioni del territorio sannicolese dal 2017 ed abbiamo da subito collaborato con l’Associazione Nostra Signora di Lourdes, con il Comitato festeggiamenti di San Nicola e creato un bellissimo gemellaggio con l’Associazione Cattolica Accollatori Sant’Anna di Caserta. La nostra è una passione che ci porta a superare qualsiasi difficoltà; credetemi, non è facile; ognuno di noi deve essere responsabile per tutti, perché quando si è spalla sotto allo stecchino devi muoverti al motto di uno per tutti e tutti per uno. I comandi ”Spal a sott…sott” e “Ferm…pos” (come ci ricorda anche lo storico sannicolese Franco Nigro- ndr), che il Maestro posto davanti alla barca ci impartisce, vanno eseguiti alla perfezione, perché ne vale la sicurezza di tutti gli accollatori».
Naturale chiedergli cosa accadeva per il “reclutamento” degli accollatori fino al 2013… «Prima di costituirci in associazione -ci spiega Costantino- venivamo etichettati come gli “accollatori del Sabato Santo”, perché non essendovi un regolamento ognuno poteva iscriversi nella lista per accollare il Santo il martedi dopo la Santa Pasqua. Si entrava liberamente, insomma, nel gruppo degli accollatori e la maglietta si acquistava o con un’offerta personale oppure affidandosi al buon cuore dei benefattori sannicolesi. Oggi effettivamente siamo 55 accollatori, disposti in maniera crescente, al di sotto dello stecchino, dal più basso al più alto considerando anche la stazza per creare un certo equilibrio. Abbiamo anche 6 accollatori simpatizzanti e visto che siamo ben disposti ad accogliere le donne, svecchiando il sistema, ne abbiamo 8 simpatizzanti e ben 7 accollatrici effettive, che purtroppo non ancora possono partecipare concretamente perché non raggiungono il numero minimo ed il peso che servono per portare uno stecchino in spalla. Sia le donne che gli uomini simpatizzanti sono forniti di una pettorina raffigurante San Nicola e fanno un po' da servizio di sicurezza quando il Santo Patrono sfila per le vie della Città».
Autofinanziamento e generosità dei cittadini; la passione incrollabile che cancella la fatica; il significato della “ballata di San Nicola”: ovvero la gioia di Costantino di rispondere alle nostre domande.
«E’ un’associazione, la nostra, -ci dice il presidente- che si autofinanzia e che beneficia delle offerte fatte dai cittadini sannicolesi. Per noi è sì un sacrificio, ma è fatto con amore. Il giorno della processione noi accollatori ci dedichiamo anima e corpo nel portare a spalla la barca con la statua di San Nicola per le strade cittadine fino al suo rientro presso la Parrocchia Santa Maria degli Angeli, premurandoci che il suo saluto, o come tutti dicono “la ballata di San Nicola”, avvenga nel migliore dei modi. La famosa ballata di San Nicola sul sagrato della chiesa, davanti ai cittadini accorsi per l’evento, rispecchia un disegno ben preciso; sembra che la barca balli e ondeggi come se si trovasse davvero in mare; ma è un segno della croce quello che a ritmo di musica la barca vuole rappresentare. Noi accollatori siamo animati da passione, una passione che ci portiamo dentro e che ci fa credere in quello che facciamo. Speriamo di coinvolgere anche altri giovani sannicolesi, animati come noi dall’amore per il nostro paese, per far si che le tradizioni non vengano mai dimenticate”.

Giovanna Tramontano